🛒 Una ricerca di Adobe indica che una percentuale sempre superiore di consumatori ha utilizzato il proprio smartphone per fare acquisti: il 39% degli utenti ha infatti fatto compere dal proprio device durante il Black Friday (+6%) per un valore di 2,9 miliardi di dollari - un aumento di 800 milioni di dollari dal 2018; in generale, le spese effettuate unicamente online hanno raggiunto i 7,2 miliardi di dollari, superando di un miliardo di dollari i precedenti dati visto il costo medio di ogni acquisto (168$). Tra le ragioni di una simile propensione alla spesa, si ipotizza la diffusione di sistemi di transazione elettronica convenzionati, come Apple Pay e Google Pay. Tra i prodotti più desiderati durante questo weekend naturalmente ha capeggiato l’elettronica: Smart TV Samsung, dispositivi Apple - e specialmente le cuffie AirPods - nonché console Nintendo Switch tra i più acquistati.
🇨🇳 L’evoluzione delle tecnologie di riconoscimento facciale in Cina potrebbe costituire un pericolo per la privacy per buona parte del mondo. Non si tratterebbe dunque di un semplice timore, fomentato dalle ultime notizie in merito all’obbligatorietà in Cina di associare ad ogni nuova SIM o piano dati anche la faccia del suo proprietario, tramite scansione facciale; ma contribuirebbero anche le mosse di ZTE, Dahua e China Telecom presso le Nazioni Unite. Le tre società, implicate nello sviluppo di tecnologie per il riconoscimento facciale, si stanno adoperando per la creazione di standard per l’uso di tali soluzioni di sorveglianza presso l’International Telecommunication Union dell’ONU: il timore è che vengano approvati regolamenti stringenti e oppressivi e che questi vengano poi adottati da Paesi incapaci di svilupparne di propri, come quelli africani, ai quali poi tali aziende venderebbero le proprie tecnologie.
🏦 L’aumento della spesa media negli acquisti digitali è dovuto anche alla diffusione di nuove forme di credito online? Forse; fatto è che le banche digitali, comodamente accessibili da smartphone, prendono piede anche in Italia nonostante permangano le resistenze: secondo la banca Hype, chi possiede un conto digitale ha nell’82% dei casi anche un conto in una banca tradizionale, e solamente il 21% affiderebbe ad una banca online “gran parte o tutti i propri risparmi”.
Tag: #BlackFriday, #Offerte, #Smartphone, #Statistiche, #Cina, #Privacy, #Italia, #BancheOnline.
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🇨🇳 L’evoluzione delle tecnologie di riconoscimento facciale in Cina potrebbe costituire un pericolo per la privacy per buona parte del mondo. Non si tratterebbe dunque di un semplice timore, fomentato dalle ultime notizie in merito all’obbligatorietà in Cina di associare ad ogni nuova SIM o piano dati anche la faccia del suo proprietario, tramite scansione facciale; ma contribuirebbero anche le mosse di ZTE, Dahua e China Telecom presso le Nazioni Unite. Le tre società, implicate nello sviluppo di tecnologie per il riconoscimento facciale, si stanno adoperando per la creazione di standard per l’uso di tali soluzioni di sorveglianza presso l’International Telecommunication Union dell’ONU: il timore è che vengano approvati regolamenti stringenti e oppressivi e che questi vengano poi adottati da Paesi incapaci di svilupparne di propri, come quelli africani, ai quali poi tali aziende venderebbero le proprie tecnologie.
🏦 L’aumento della spesa media negli acquisti digitali è dovuto anche alla diffusione di nuove forme di credito online? Forse; fatto è che le banche digitali, comodamente accessibili da smartphone, prendono piede anche in Italia nonostante permangano le resistenze: secondo la banca Hype, chi possiede un conto digitale ha nell’82% dei casi anche un conto in una banca tradizionale, e solamente il 21% affiderebbe ad una banca online “gran parte o tutti i propri risparmi”.
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