🇮🇹 Secondo il report di Comscore relativo al 2020, l’anno scorso 40,6 milioni di italiani hanno navigato in Rete - un dato pari al 73% della popolazione maggiorenne, superiore del +3% rispetto al 2019. Se fenomeni di marginalizzazione economica e scarsa alfabetizzazione digitale mantengono ancora basse le percentuali a confronto con altri Paesi europei (nel Regno Unito il dato è dell’86%, in Spagna dell’84%), chi già naviga ha aumentato la propria permanenza online: 2 ore e 46 minuti al giorno (+26% dal 2019), specie i più giovani (18-24 anni) che raggiungono le 3 ore e 34 minuti. Tra i settori più esplorati troviamo naturalmente l’educazione (+69%), i servizi amministrativi (+60%) e la salute (+31%), mentre tra le app più scaricate ci sono Teams, Zoom, Google Classroom, IO e PosteID.

📉 La “crisi dei processori” durerà ancora a lungo: la pandemia ha infatti aumentato la richiesta di prodotti che integrano processori - smartphone, automobili, computer e laptop - portando i profitti delle aziende del settore alle stelle ma aumentando al contempo una domanda che non può essere soddisfatta. Se da una parte dunque Qualcomm registra profitti per 8,24 miliardi di dollari (+62%), dall’altra deve ammettere che la crisi dei semiconduttori, la cui produzione si basa esclusivamente su una manciata di fabbriche in Asia, si sta aggravando; i processori sarebbero ora un componente tanto prezioso da aver spinto il governo taiwanese a proporre lo scambio tra dosi di vaccino e chip per automobili. Qualcomm prevede tuttavia che verso la metà del 2021 i ritmi di produzione aumenteranno.

📵 Continua la repressione in Birmania dei social network, usati dai manifestanti contrari al regime militare appena instauratosi per protestare contro la deposizione del precedente governo: dopo il blocco di Facebook, la giunta al potere ha ordinato la sospensione di Instagram e Twitter nel Paese.

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