💀 Sfortunatamente, non vi sarà possibile: lo smartphone che vedete nell’immagine, denominato “Project Gem”, è stato l’ultimo prodotto sul quale la startup Essential abbia lavorato - evidentemente senza successo, poiché ha dichiarato bancarotta proprio in queste ore. L’azienda, creata e diretta dal co-fondatore di Android Andy Rubin, si fece notare nel mercato della telefonia per la produzione di un singolo modello, l’Essential PH-1, tiepidamente apprezzato sia dalla critica che dalle vendite. Nonostante le aspettative, Essential non ha mai prodotto un successore del PH-1, preferendo concentrarsi sullo sviluppo del Project Gem; sembra che tuttavia il tempo a disposizione sia finito. Non ci saranno più dunque aggiornamenti ai device Essential, mentre l’app di posta Newton Mail, di proprietà della società, chiuderà i battenti il 30 aprile (grazie a Tommaso per la segnalazione della notizia su @appelmeggiando).
🇮🇹 Cattive notizie per il mercato della telefonia italiano: è emerso infatti il testo del decreto sulla copia privata, preparato dall’attuale ministro della Cultura Dario Franceschini. Il decreto aggiusta le quote previste dal meccanismo della “copia privata”, una tassa che viene applicata su quei dispositivi capaci di creare copie di materiali (già in proprio possesso) protetti dal diritto d’autore, come smartphone, schede SD e così via, i cui proventi vengono poi girati alla SIAE ed agli aventi diritto per rimborsarli del danno (eventuale) cagionato dalla copia creata dall’utente. Nonostante l’anacronismo della tassa, con il nuovo decreto i costi aumenteranno: 2,90€/smartphone fino a 8GB; 3,90€/8GB-16GB; 4,80€/16GB-32GB; 5,60€/32GB-64GB; 6,30€/64GB-128GB e 6,90€ per smartphone oltre i 128GB. Nel nuovo computo sono stati poi inclusi anche smartwatch e fitness tracker, ma Assorologi si è già scagliata contro il provvedimento, definendolo “obsoleto”.
🇪🇸 Il Mobile World Congress è stato cancellato: la conferma è arrivata dalla GSM Association, che ha citato il coronavirus quale causa scatenante la decisione di rimandare al 2021 il prossimo appuntamento dei produttori di smartphone; per forza di cose Xiaomi, OPPO e Motorola hanno dovuto rimandare il lancio dei loro nuovi prodotti (grazie a Davide per la segnalazione della notizia su @appelmeggiando).
Tag: #Essential, #Android, #AndyRubin, #NewtonMail, #CopiaPrivata, #Italia, #Smartphone, #Tasse, #MWC.
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🇮🇹 Cattive notizie per il mercato della telefonia italiano: è emerso infatti il testo del decreto sulla copia privata, preparato dall’attuale ministro della Cultura Dario Franceschini. Il decreto aggiusta le quote previste dal meccanismo della “copia privata”, una tassa che viene applicata su quei dispositivi capaci di creare copie di materiali (già in proprio possesso) protetti dal diritto d’autore, come smartphone, schede SD e così via, i cui proventi vengono poi girati alla SIAE ed agli aventi diritto per rimborsarli del danno (eventuale) cagionato dalla copia creata dall’utente. Nonostante l’anacronismo della tassa, con il nuovo decreto i costi aumenteranno: 2,90€/smartphone fino a 8GB; 3,90€/8GB-16GB; 4,80€/16GB-32GB; 5,60€/32GB-64GB; 6,30€/64GB-128GB e 6,90€ per smartphone oltre i 128GB. Nel nuovo computo sono stati poi inclusi anche smartwatch e fitness tracker, ma Assorologi si è già scagliata contro il provvedimento, definendolo “obsoleto”.
🇪🇸 Il Mobile World Congress è stato cancellato: la conferma è arrivata dalla GSM Association, che ha citato il coronavirus quale causa scatenante la decisione di rimandare al 2021 il prossimo appuntamento dei produttori di smartphone; per forza di cose Xiaomi, OPPO e Motorola hanno dovuto rimandare il lancio dei loro nuovi prodotti (grazie a Davide per la segnalazione della notizia su @appelmeggiando).
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👁 Uno studio di alcune università europee (compresa l’Università dell’Aquila) segnala che molte app raccolgono indebitamente informazioni sensibili. Sono state analizzate 14.324 applicazioni del Play Store, e 7.886 app open-source; ebbene, il 30% delle app del primo gruppo (e solo il 3% del secondo) fa uso degli Installer Applications Methods di Android, o IAM, i quali non sono classificati come “sensibili” da parte del S.O. ma consentono comunque di raccogliere dati riguardo le altre app utilizzate dall’utente, e di rivenderle per fini commerciali senza farne menzione. Non tutte le applicazioni hanno però finalità malevole: launcher, firewall e molte altre se ne servono per scopi legittimi - ma si tratta solo di una piccola parte (ad esempio, il 70% dei giochi e delle app per fumetti ne fa uso, senza giustificazione) del totale; inoltre, si tratta chiaramente di una violazione del GDPR.
🇨🇳 Huawei non ha fretta di lanciare il proprio ecosistema di applicazioni. Nonostante le notizie degli ultimi giorni, il CEO della compagnia Richard Yu ha mostrato ottimismo nel corso di un’intervista pubblicata oggi dal mensile Wired: più volte ripete che Huawei desidera tornare a fare affari con Google e riaprire i propri canali diplomatici con gli Stati Uniti, riportando così le app ed i servizi di Google nei propri telefoni. Le prospettive non sono infatti rosee per la società: la crisi del mercato della telefonia in Cina ha fatto crollare Huawei dietro a Xiaomi, sua diretta concorrente; la figlia del fondatore della società è ancora agli arresti in Canada, mentre - per stessa ammissione di Yu - ci vorranno almeno due anni perché lo store proprietario di app, AppGallery, diventi davvero competitivo.
📨 Newton Mail potrebbe tornare in vita una terza volta? Lo suggerisce un comunicato dell’applicazione, nel quale si riporta che l’azienda - nonostante la chiusura imminente a fine aprile, a causa del fallimento della compagnia che l’aveva acquistata, Essential - sarebbe in contatto con diversi compratori, non meglio specificati, interessati all’app per email.
Tag: #Android, #Privacy, #Huawei, #Google, #NewtonMail.
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🇨🇳 Huawei non ha fretta di lanciare il proprio ecosistema di applicazioni. Nonostante le notizie degli ultimi giorni, il CEO della compagnia Richard Yu ha mostrato ottimismo nel corso di un’intervista pubblicata oggi dal mensile Wired: più volte ripete che Huawei desidera tornare a fare affari con Google e riaprire i propri canali diplomatici con gli Stati Uniti, riportando così le app ed i servizi di Google nei propri telefoni. Le prospettive non sono infatti rosee per la società: la crisi del mercato della telefonia in Cina ha fatto crollare Huawei dietro a Xiaomi, sua diretta concorrente; la figlia del fondatore della società è ancora agli arresti in Canada, mentre - per stessa ammissione di Yu - ci vorranno almeno due anni perché lo store proprietario di app, AppGallery, diventi davvero competitivo.
📨 Newton Mail potrebbe tornare in vita una terza volta? Lo suggerisce un comunicato dell’applicazione, nel quale si riporta che l’azienda - nonostante la chiusura imminente a fine aprile, a causa del fallimento della compagnia che l’aveva acquistata, Essential - sarebbe in contatto con diversi compratori, non meglio specificati, interessati all’app per email.
Tag: #Android, #Privacy, #Huawei, #Google, #NewtonMail.
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📳 L’NFC Forum, l’ente regolatore della tecnologia Near-Field-Communication, ha annunciato una nuova modalità di ricarica wireless - la cui potenza di ricarica non sembrerebbe tuttavia essere in grado di reggere il confronto con la più popolare Qi, capace di raggiungere i 5W di velocità di ricarica (con punte fino ai 10W) mentre il nuovo standard NFC non riuscirebbe a superare il singolo Watt di potenza. Ma l’NFC Forum non punta al mercato degli smartphone - bensì, a quello dei dispositivi indossabili: l’NFC non richiede bobine di larghe dimensioni (al contrario della tecnologia Qi) e con la stessa antenna è in grado di trasmettere dati e ricevere energia allo stesso tempo; in tal modo sarà possibile utilizzare power bank e persino il proprio smartphone (se dotato di tecnologia NFC) come fonte di ricarica “d’emergenza” per il proprio device indossabile.
🔐 Come se la cavano gli italiani con le password e con la loro gestione in generale? Panda Security ha effettuato una ricerca presso un campione di 2048 persone - e le risposte pervenute non sono particolarmente rassicuranti. Il 20% degli intervistati sostiene di possedere più di 5 account e il 37% non si ricorda nemmeno il numero preciso - tanto che, per comodità, si riduce ad utilizzare sempre la stessa password. Il 34% delle persone è infatti abituato ad usare lo stesso codice (che magari modifica ogni tanto, con piccole varianti), mentre il 49% cambia password una volta all’anno, o non la cambia proprio. Ma gli italiani sono soprattutto un popolo di mnemonici: ben il 38% si affida alla propria memoria per ricordarsi la password, il 25% se le appunta su un foglio di carta e solo il 7,4% usa un password manager.
🧟♂️ Newton Mail ritorna (ancora!) dalle ceneri: la popolare app di email sarebbe dovuta chiudere nelle prossime a causa del fallimento di Essential, società di produzione di smartphone che l’aveva salvata dalla disattivazione acquisendola nel 2017: invece, è stata comprata da due appassionati utenti dell’app (Maitrik Kataria e Justin Mitchell) che ne hanno annunciato il ritorno all’operatività.
Tag: #NFC, #Batterie, #Password, #Statistiche, #Italia, #NewtonMail, #Email.
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🔐 Come se la cavano gli italiani con le password e con la loro gestione in generale? Panda Security ha effettuato una ricerca presso un campione di 2048 persone - e le risposte pervenute non sono particolarmente rassicuranti. Il 20% degli intervistati sostiene di possedere più di 5 account e il 37% non si ricorda nemmeno il numero preciso - tanto che, per comodità, si riduce ad utilizzare sempre la stessa password. Il 34% delle persone è infatti abituato ad usare lo stesso codice (che magari modifica ogni tanto, con piccole varianti), mentre il 49% cambia password una volta all’anno, o non la cambia proprio. Ma gli italiani sono soprattutto un popolo di mnemonici: ben il 38% si affida alla propria memoria per ricordarsi la password, il 25% se le appunta su un foglio di carta e solo il 7,4% usa un password manager.
🧟♂️ Newton Mail ritorna (ancora!) dalle ceneri: la popolare app di email sarebbe dovuta chiudere nelle prossime a causa del fallimento di Essential, società di produzione di smartphone che l’aveva salvata dalla disattivazione acquisendola nel 2017: invece, è stata comprata da due appassionati utenti dell’app (Maitrik Kataria e Justin Mitchell) che ne hanno annunciato il ritorno all’operatività.
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