🇨🇳 Debuttato alla Borsa di Hong Kong, Xiaomi non ha ricevuto il più caloroso dei benvenuti da parte degli investitori asiatici e stranieri: la società ha aperto le quotazioni con un prezzo di vendita assai basso (2,12$ per azione) diminuito a 2,04$ prima di recuperare. Il colosso cinese ha raccolto 4,7 miliardi raggiungendo una valutazione di 54 miliardi di dollari: la deludente performance è da ricondurre alle prospettive in ribasso del mercato degli smartphone, ritenuto troppo affollato, e dalla crescente guerra commerciale in corso tra USA e Cina.

🇵🇹 Se però le ostilità tra le due potenze commerciali ha portato Huawei all'espulsione dal territorio statunitense, potrebbe essere l'Europa a trarne vantaggio: la compagnia cinese - in linea con le strategie del governo di Pechino, che desidera "potenziare" l'area europea in chiave anti-USA - investirà massicciamente in Portogallo nel campo della connettività 5G. Stando alle previsioni di Huawei, già nel 2020 le modifiche all'infrastruttura potrebbero consentire agli utenti portoghesi di navigare in 5G con device abilitati nativamente alla connessione.

📛 E sempre rimanendo in tema di vecchie/nuove tecnologie, sembra che Android P non supporterà la connessione sicura WPS tra smartphone e router WiFi, considerato ormai come standard ormai superato.

Tag: #Xiaomi, #Cina, #IPO, #Borsa, #5G, #Huawei, #Portogallo, #WPS, #AndroidP, #WiFi.

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