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🎯 O I DATI O I SOLDI

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#GDPR

Molte testate giornalistiche italiane stanno attuando una politica di raccolta dati sui loro lettori online che possiamo definire “aggressiva”.

Perché dico questo?

🧐 Queste testate, anche famose, stanno ponendo agli utenti che atterrano sull’articolo, una scelta:
o paghi l’abbonamento alla testata o vieni profilato attraverso i cookie.

Questo è un comportamento poco corretto perché mette l’utente nella posizione di una scelta parzialmente libera: “o paghi in denaro o paghi con i tuoi dati”.

Il Garante della privacy italiano è intervenuto con un comunicato stampa che, dal mio punto di vista, deve essere attenzionato: infatti, in questo comunicato viene affermato che ancora non sono state prese delle decisioni, ma non si esclude la possibilità di subordinare l’accesso al contenuto al consenso alla profilazione.

Questo mi fa riflettere molto.

Circa un anno fa, è successo un caso simile in Spagna: una banca aveva chiesto il pagamento di 5 Euro, in alternativa chi non pagava doveva dare il consenso marketing per ricevere comunicazioni via mail. Il Garante spagnolo è intervenuto sanzionando questo comportamento.

Questo caso della Spagna non è poi così distante dal comportamento che stanno avendo queste testate giornalistiche. Questo fatto potrebbe essere considerato come uno pseudo precedente.

Se la direzione del Gdpr è quella di andare verso un consenso libero, informato e positivo dove, io utente, ho la libertà totale di decidere cosa fare con i miei dati, condizionare la lettura di un contenuto al conferimento dei dati con la profilazione è una scelta che potrebbe creare un fatto senza precedenti, potenzialmente una rivoluzione del Gdpr.

Dato che per ora possiamo fare solo supposizioni, restiamo in attesa di una risposta oggettiva da parte del Garante. Intanto ci domandiamo: “ma veramente dopo i vari provvedimenti e dopo che viene seguita una linea che è sempre più a tutela dell’utente, si vuole andare in un’altra direzione?”

👉 Meglio saperlo in modo da dare uno spazio di manovra ai nostri clienti.
⚽️ I MONDIALI SONO UN PROBLEMA PER LA PRIVACY!

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#GDPR

Ieri sono partiti mondiali più carichi di polemiche e di morti della storia...

Non voglio entrare sui temi politici, di diritti civili o altro perché non è questa la sede ma anche livello privacy c'è un gran problema...

La Commissione Federale tedesca per la protezione dei dati personali avvisa gli utenti dei rischi che si possono correre installando le app ufficiali Qatar World Cup sugli smartphone.

In particolare puntano il dito alla raccolta di dati che vanno “molto al di là” di quanto effettivamente dichiarato nella privacy policy delle app in questione, che strano...

Ma non solo, si consiglia di usare un telefono separato soltanto per le app e di «non condividere nessun altro dato personale come numeri di telefono, immagini o audio su questo dispositivo», dato che queste informazioni vengono trasmesse a un server centrale qatariota. Il pericolo è che da questa app si dia accesso a tutto!!!

Ci rendiamo conto dei voli pindarici che facciamo con i dati negli Usa e poi con il calcio stiamo regalando tutti i nostri dati, foto, video, testi e informazioni a un moderatissimo e tollerantissimo Stato come quello qatariota.

E il nostro Garante che dice???

Per ora silenzio, tanto a noi che ci frega, non giochiamo mica i mondiali 😜