🇮🇹 FPA ha anche quest'anno stilato la classifica delle città italiane più digitali, inserita poi all'interno del report iCityRank 2020. L'analisi ha coinvolto 107 comuni capoluogo, che sono stati giudicati sulla base di 8 indicatori - tra cui implementazioni di reti WiFi pubbliche, accessibilità on-line dei servizi pubblici e disponibilità di app di pubblica utilità. In cima troviamo la città di Firenze, che guadagna il punteggio più alto grazie alle sue eccellenze nel campo dell'open data e per l'ampia disponibilità del WiFi pubblico; segue Bologna, premiata per l'uso dei social media e delle per le ottime app municipali; terza Milano, grazie soprattutto all'indice di trasparenza, e solo quarta la capitale, Roma. Benché alcuni capoluoghi del Sud si attestino in ottima posizione (tra cui Bari, Palermo, Cagliari e Lecce), è indubbio che l'indice di digitalizzazione - calcolato facendo una media degli gli otto indicatori considerati - sia estremamente basso specialmente tra le città del Meridione, i quali dovranno assolutamente impegnarsi per l'implementazione di politiche tese allo sviluppo tecnologico dei comuni.
🔐 Google in campo per difendere i cookie: in un post pubblicato sul blog italiano della compagnia, Google ha difeso i cookie. Colpiti negli ultimi anni da una legislazione che ne ha limitato l'impiego, nonché da tecnologie che mirano alla loro soppressione, Google ha spiegato che il loro impiego rimane fondamentale nell'economia digitale: non solo nel campo pubblicitario all'interno del quale consentono di visualizzare annunci pertinenti agli interessi degli utenti, ma anche per ragioni meramente tecniche - come la selezione automatica del linguaggio dei risultati di ricerca. Dato che però una parte sempre più vasta di utenza chiede una restrizione dei cookie a favore della privacy, Google ha presentato Privacy Sandbox: un'iniziativa che mira all'implementazione di una nuova tecnologia nota con l'acronimo Flock. Essa consente di elaborare in locale, all'interno dello smartphone, i cookie di navigazione - così che i dati personali legati all'esperienza utente on-line non lascino il telefono, e si hanno dunque protetti.
🆓 TIM, Vodafone e WindTre hanno risposto all'appello del governo: a partire dalle 18:00 del 24 dicembre (ore 00:00 per WindTre) il traffico dati dei tre operatori sarà offerto gratuitamente, così da permettere ai loro utenti di congiungersi famigliarmente via telematica.
Tag: #Italia, #Bologna, #Milano, #Firenze, #Statistiche, #Digitalizzazione, #Privacy, #Google, #Cookie, #TIM, #Vodafone, #WindTre, #Operatori, #Gratis.
💬 Come scrivo un commento?
🔐 Google in campo per difendere i cookie: in un post pubblicato sul blog italiano della compagnia, Google ha difeso i cookie. Colpiti negli ultimi anni da una legislazione che ne ha limitato l'impiego, nonché da tecnologie che mirano alla loro soppressione, Google ha spiegato che il loro impiego rimane fondamentale nell'economia digitale: non solo nel campo pubblicitario all'interno del quale consentono di visualizzare annunci pertinenti agli interessi degli utenti, ma anche per ragioni meramente tecniche - come la selezione automatica del linguaggio dei risultati di ricerca. Dato che però una parte sempre più vasta di utenza chiede una restrizione dei cookie a favore della privacy, Google ha presentato Privacy Sandbox: un'iniziativa che mira all'implementazione di una nuova tecnologia nota con l'acronimo Flock. Essa consente di elaborare in locale, all'interno dello smartphone, i cookie di navigazione - così che i dati personali legati all'esperienza utente on-line non lascino il telefono, e si hanno dunque protetti.
🆓 TIM, Vodafone e WindTre hanno risposto all'appello del governo: a partire dalle 18:00 del 24 dicembre (ore 00:00 per WindTre) il traffico dati dei tre operatori sarà offerto gratuitamente, così da permettere ai loro utenti di congiungersi famigliarmente via telematica.
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🇮🇹 “Misura Internet Mobile 2020” è stato un test, svolto dall’AGCOM in 45 città d’Italia (attraverso uno smartphone Samsung Galaxy S9), per valutare la potenza del segnale di WindTre, Vodafone e TIM - gli unici operatori in possesso di una copertura proprietaria del 50% del territorio nazionale. Secondo i test statici, in Italia gli smartphone viaggiano ad una velocità media di 68Mbps in download e di 28Mbps in upload - mentre se eseguiti in movimento, i risultati scendono rispettivamente a 60Mbps e 26Mbps. Bologna si posiziona in cima alla classifica delle città con migliori performance: 105Mbps in download e 30Mbps in upload; seguono Bari (89Mbps in download e 32Mbps in upload), Firenze (83Mbps in download e 31Mbps in upload) e Verona (74Mbps in download e 31Mbps in upload).
🏃 OnePlus produrrà nel 2021 uno smartwatch - ma prima che possiate mettervi le mani sopra, dovrete “accontentarvi” della OnePlus Bud. Il primo dispositivo indossabile di OnePlus sarà infatti una smartband economica - ma non per questo di bassa qualità. Il dispositivo di riferimento è la Xiaomi Mi Band, considerata un dispositivo a basso prezzo ma in grado di fornire un’esperienza d’uso soddisfacente, e di cui la OnePlus Bud si propone come concorrente. Essa disporrà di uno schermo OLED, resistenza all’acqua, batteria in grado di coprire più giorni consecutivi d’utilizzo nonché di un software sufficiente per tenere traccia delle più basiche attività fisiche. Il prezzo si aggirerà attorno ai 40$.
🎙 Amazon non intende lasciare il mercato dei podcast a Spotify: il gigante dell’e-commerce, dopo aver annunciato l’arrivo dei podcast su Amazon Music lo scorso settembre, ha concluso oggi per la cifra di 300 milioni di dollari l’acquisizione della società di produzione di podcast Wondery, autrice di serie di successo come “Dirty John” e “Dr. Death”. Amazon non era l’unica a puntare a Wondery: anche Apple e Sony erano stati indicati come possibili acquirenti.
Tag: #Bologna, #Italia, #Operatori, #WindTre, #Vodafone, #TIM, #Podcast, #Amazon, #Spotify, #OnePlus, #Smartband, #Wearable.
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🏃 OnePlus produrrà nel 2021 uno smartwatch - ma prima che possiate mettervi le mani sopra, dovrete “accontentarvi” della OnePlus Bud. Il primo dispositivo indossabile di OnePlus sarà infatti una smartband economica - ma non per questo di bassa qualità. Il dispositivo di riferimento è la Xiaomi Mi Band, considerata un dispositivo a basso prezzo ma in grado di fornire un’esperienza d’uso soddisfacente, e di cui la OnePlus Bud si propone come concorrente. Essa disporrà di uno schermo OLED, resistenza all’acqua, batteria in grado di coprire più giorni consecutivi d’utilizzo nonché di un software sufficiente per tenere traccia delle più basiche attività fisiche. Il prezzo si aggirerà attorno ai 40$.
🎙 Amazon non intende lasciare il mercato dei podcast a Spotify: il gigante dell’e-commerce, dopo aver annunciato l’arrivo dei podcast su Amazon Music lo scorso settembre, ha concluso oggi per la cifra di 300 milioni di dollari l’acquisizione della società di produzione di podcast Wondery, autrice di serie di successo come “Dirty John” e “Dr. Death”. Amazon non era l’unica a puntare a Wondery: anche Apple e Sony erano stati indicati come possibili acquirenti.
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