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📊 Questo febbraio, diveramente dal gennaio scorso, vede dei risultati confortanti che lasciano ben sperare per il futuro: non soltanto infatti Android Oreo riesce finalmente ad abbattere la soglia dell'1% di distribuzione - anche se è necessario sommare le due versioni disponibili - ma Android Nougat 7.0 diventa finalmente la versione più diffusa, superando dello 0,4% Marshmallow. Di seguito, i dati:

-Android 2.3 - 0.3% (-0.1);
-Android 4.0 - 0.4% (-0.1);
-Android 4.1 - 1.7% (-0.2);
-Android 4.2 - 2.6% (-0.3);
-Android 4.3 - 0.7% (-0.1);
-Android 4.4 - 12% (-0.8);
-Android 5.0 - 5.4% (-0.3);
-Android 5.1 - 19.2% (-0.2);
-Android 6.0 - 28.1% (-0.5);
-Android 7.0 - 22.3% (+1.2);
-Android 7.1 - 6.2% (+1.0);
-Android 8.0 - 0.8% (+0.3);
-Android 8.1 - 0.3% (+0.1).

🚀 Google+ invece continua a ricevere aggiornamenti: il social network della casa di Mountain View, che può contare su una solida base di centinaia di milioni di utenti - tra cui molti anche in Italia - ha ricevuto un update che ne ha aggiornato l'app per Android all'ultima versione dell'architettura disponibile, rifinendo il design dell'interfaccia e potenziando la velocità di navigazione.

⛔️ Chrome si prepara invece all'arrivo delle nuove feature di sicurezza: mentre la versione 65 mostra già le Impostazioni relative all'AdBlocker interno, la feature che protegge gli utenti dai reindirizzamenti maligni sarà introdotta solo ad aprile per via di alcune incompatibilità dell'ultimo minuto - ma potete attivarla da voi accedendo a chrome://flags/#enable-framebusting-needs-sameorigin-or-usergesture.

Tag: #Distribuzione, #Android, #GooglePlus, #Chrome.
💣 Questa è la conclusione a cui è giunta l'associazione Digital Citizens Alliance la quale, in collaborazione con il Global Intellectual Property Enforcement Center (GIPEC) ha effettuato una ricerca sulla diffusione della propaganda dei gruppi terroristici sui principali social media. Facebook, Instagram, YouTube sono ancora popolati da migliaia di contenuti inneggianti alla jihad, ma la vera "terra di nessuno" parrebbe essere Google+, vittima della scarsa attenzione dedicatagli da Google che non ha implementato sul social network gli stessi tool di prevenzione presenti su YouTube.

🇪🇺 Probabilmente anche di questo i parlamentari europei chiederanno conto a Mark Zuckerberg, il quale ha dato la sua disponibilità a rispondere personalmente alle domande che i membri del Parlamento Europeo intendono rivolgergli in materia di privacy e sull'uso dei dati personali effettuato da Facebook. L'incontro si terrà il 22 maggio, ma sarà chiuso a giornalisti e pubblico: un meeting privato con Antonio Tajani, presidente del Parlamento, e alcuni parlamentari; Tajani terrà successivamente una conferenza stampa per riportare quanto concluso nell'incontro.

🔠 Gli aggiornamenti di Google+ sulla lotta al terrorismo possono aspettare: l'applicazione potrebbe presto introdurre infatti tante nuove opzioni per la formattazione dei testi, insieme a nuovi controlli per la privacy in vista del GDPR.

Tag: #Terrorismo, #Facebook, #GooglePlus, #YouTube, #Instagram, #MarkZuckerberg, #UE.

💬 Come scrivo un commento?
🤳 Nonostante infatti il 63% dei cittadini statunitensi scatti selfie abitualmente, sembra che il rimanente 36% li eviti accuratamente, considerandoli "narcisistici" e "fastidiosi": questo è quello che riporta il recente sondaggio della piattaforma YouGov, che rileva comunque che sono tendenzialmente più gli uomini ad avere una concezione così negativa dei selfie (40%, contro il 33% delle donne) mentre è proprio il sesso femminile a ritenere i selfie "trendy" (36% contro il 26%) e "fun" (34% contro il 26%). Tuttavia, ben il 43% degli Americani vorrebbe vedere meno selfie sui social network, mentre più del 60% si è dichiarata d'accordo con la decisione di Disney di vietare i selfie stick all'interno dei suoi parchi di divertimento. E voi? Scrivete in un commento cosa ne pensate!

🇨🇳 Eric Schmidt, ex-CEO di Google, durante un evento a San Francisco ha sostenuto che entro i prossimi 10-15 anni Internet sarà diviso in due: una parte a guida cinese e un'altra a guida non-cinese, presumibilmente americana. Il guru della tecnologia ha infatti sottolineato le grandi percentuali di crescita del Paese asiatico in campo tecnologico, ma nel contempo ha messo in guardia la platea sulle pericolose tendenze autoritarie cinesi, del forte controllo dello stato su ogni attività imprenditoriale e della censura che governa nei prodotti digitali realizzati dal Paese.

🔍 Buone notizie per gli utenti Google+: secondo un'analisi del file APK dell'app, presto il social network integrerà un "nuovo stream dei contenuti", di cui ancora però non si conosce nulla.

Tag: #Selfie, #Statistiche, #USA, #Google, #EricSchmidt, #Cina, #GooglePlus.

💬 Come scrivo un commento?
💪 Instagram ha deciso infatti di andarci pesante con il cyberbullismo: una nuova AI è stata integrata direttamente nel social network e analizzerà le fotografie caricate (presto sarà introdotto il supporto anche per video e IGTV) e, nel caso vengano trovati elementi intimidatori, i contenuti saranno direttamente inviati ai moderatori per un'analisi manuale. Sull'app è poi ora presente, all'interno della voce "Opzioni relative ai commenti" delle impostazioni, un'opzione "Filtro manuale" che permette di inserire parole o frasi che il sistema dovrà oscurare automaticamente se identificate all'interno dei commenti pubblicati sotto i propri post.

📺 Grande assente all'evento "Made by Google" di ieri, la terza generazione di Chromecast è poi apparsa più tardi sullo store online dell'azienda, confermando i rumor: il supporto alla tecnologia Bluetooth è stato dunque rimosso - tuttavia il nuovo Chromecast consente di effettuare streaming video a 1080p @60fps, e di sincronizzarsi con la riproduzione musicale di altri dispositivi smart presenti in casa. Le Pixel Earbuds invece - gli auricolari di Google integrati con il Google Assistant e presentati lo scorso anno - potrebbero raggiungere l'Italia, essendo stati avvistati nei Google Store di Germania e Francia.

👨🏻‍⚖️ Prevedibilmente, due utenti Google+ hanno presentato una denuncia alla corte di New York contro l'azienda di Mountain View, colpevole di avere nascosto per mesi la presenza di una vulnerabilità che ha colpito i dati di 500mila utenti (ne abbiamo parlato in questo articolo).

Tag: #Instagram, #Cyberbullismo, #Chromecast, #Google, #MadeByGoogle, #PixelEarbuds, #GooglePlus.

💬 Come scrivo un commento?
🕵🏻️‍♀️ Probabilmente no, ma sicuramente ne sentiremo parlare nei prossimi tempi: il senatore democratico degli Stati Uniti ha chiesto alla Federal Trade Commission di aprire un'inchiesta su Google in riferimento agli ormai ben noti mesi di ritardo che ha colpevolmente impiegato per segnalare una grossa vulnerabilità che ha esposto i dati di 500mila utenti Google+. Questa nuova indagine potrebbe associarsi alle denunce già presentate a New York e in Connecticut, così come alle ricerche preliminari avviate dagli organismi per la difesa della privacy di Irlanda e Germania, sempre in merito allo stesso tema.

💡 Essential, la società del co-fondatore di Android Andy Rubin e autrice dello smartphone PH-1, potrebbe decidere di "saltare" la produzione di un successore del primo modello per concentrarsi su un nuovo device rivoluzionario: un AI-Phone capace di svolgere attività in totale autonomia. L'intelligenza artificiale dunque sarebbe in grado di rispondere alle email, prenotare appuntamenti e di effettuare tante altre azioni da sé, senza interazione da parte dell'utente (ma dietro sue istruzioni o secondo un processo di machine learning, probabilmente).

🇮🇹 Altroconsumo ha invece avviato la propria class-action contro Facebook riguardo lo scandalo di Cambridge Analytica, accusando il social network di scarsa trasparenza sulla raccolta dei dati degli utenti e chiedendo quinidi un rimborso di 200€ almeno per partecipante alla class-action. Potete iscrivervi QUI se interessati.

Tag: #GooglePlus, #USA, #Essential, #AI, #Smartphone, #CambridgeAnalytica, #Altroconsumo, #Facebook, #Italia.

💬 Come scrivo un commento?
📊 Secondo una ricerca del Pew Institute Center, i social network hanno per la prima volta nella Storia degli Stati Uniti superato i quotidiani come fonte di notizie preferita dai cittadini del Paese: il 20% degli americani che si aggiornano spesso sull'attualità preferisce Facebook, Twitter e altre piattaforme (+2% dal 2016), contro il 16% che invece continua a leggere quotidiani e riviste cartacee (-4% dal 2016); la televisione mantiene il primo posto - soprattutto grazie alle tante emittenti di news locali - con il 49% (-8% dal 2016), mentre crescono i siti web e gli aggregatori di notizie online (+5% dal 2016).

🔑 Google+ chiuderà quattro mesi prima, e per la più spiacevole delle motivazioni: un altro bug scoperto sulla piattaforma durante la seconda settimana di novembre (e subito risolto) avrebbe dato accesso agli sviluppatori ai dati sensibili (ossia, le informazioni non-pubbliche inserite sul proprio profilo, o condivise in privato con altri utenti) di oltre 52 milioni di utenti. Rimasto attivo solo una settimana, il bug non ha riguardato informazioni estremamente sensibili come dati bancari, password o numeri di telefono, e secondo Google non risulta che nessuno sviluppatore ne abbia fatto uso (e abuso); tuttavia, per questo motivo Google+ chiuderà nell'aprile 2019, e tutte le API di Google+ si spegneranno tra 90 giorni.

🎙 Instagram lancia invece i messaggi vocali! "Copiando" la funzione da WhatsApp, i messaggi vocali lanciati tramite Instagram Direct avranno una durata massima di soli 60 secondi, e non scompariranno dopo l'ascolto - a differenza delle immagini o dei video inviati sempre tramite la piattaforma.

Tag: #Statistiche, #SocialMedia, #SocialNetwork, #USA, #GooglePlus, #Privacy, #Instagram.

💬 Come scrivo un commento?
📊 Il nuovo report We Are Social di Hootsuite ci mostra infatti i nuovi dati relativi al digitale del 2019 - e sono davvero tanti. Rispetto al 2018, Telegram mantiene la supremazia in Iran, Etiopia e Uzbekistan, mentre WhatsApp accresce ulteriormente di popolarità in Occidente ai danni di Messenger (che invece si espande in Africa), conquistando Canada e Svezia e non solo. I social media diventano sempre più popolari, guadagnando 288 milioni di nuovi utenti in tutto il mondo (+9%), concentrati principalmente nel settore Asia-Pacifico (+218 milioni); l'Europa cresce in tal senso del +3,2% (+14 milioni), con un grado di penetrazione pari al 53%. Domani tratteremo nello specifico il settore italiano.

👋 Continua il dramma-Huawei, sedicesimo atto: dopo i dubbi espressi dalla Commissione Europea, nuovi report dagli USA indicano che anche i college statunitensi starebbero abbandonando gli OEM di Pechino a favore di soluzioni alternative. Sistemi di videoconferenza e di proiezione e altre infrastrutture fornite da Huawei, ZTE e non solo stanno venendo rimosse come effetto della sottoscrizione del National Defense Authorization Act, che le università americane starebbero adottando in massa per timore di perdere fondi statali.

💀 Cattive notizie per gli utenti Google+: il social network chiuderà il 2 aprile 2019, e a partire da quella data ogni informazione mai caricata o ospitata sul sito sarà irraggiungibile. Già nelle prossime settimane cesseranno di funzionare i pulsanti per il login via-Google+.

Tag: #Statistiche, #Chat, #SocialNetwork, #Europa, #Messenger, #WhatsApp, #Telegram, #Huawei, #USA, #Trump, #GooglePlus.

💬 Come scrivo un commento?
⛔️ Anche per via dei numerosi report che indicano YouTube quale principale fonte di diffusione di fake news, Google ha deciso di correre ai ripari integrando un widget informativo in relazione ai risultati di ricerca più controversi. Per coloro che dunque effettueranno ricerche a proposito di argomenti considerati fasulli o la cui veridicità è pesantemente messa in discussione da parte del team della piattaforma, verrà visualizzata una notifica che esporrà collegamenti a pagine Wikipedia o siti web dediti al fact-cheking delle notizie oggetto della ricerca.

🕵🏻‍♂ Ma anche Facebook e Instagram hanno deciso di prendere di petto il problema delle fake news, specialmente nel campo della disinformazione a proposito dei vaccini: qualsiasi pagina Facebook e Instagram o qualsiasi gruppo Facebook che venga sospettato da parte del team dell'applicazione di diffondere notizie false diventerà irraggiungibile tramite ricerca diretta e non verrà promosso nella sezione "Explore" di Instagram; sarà poi impossibile comprare pubblicità pro-disinformazione.

🔚 Si chiude invece un'epoca per Android, e un'altra si apre su Reddit: il celebre social network americano è stato scelto come nuova sede per la community ufficiale su Google+ di Android Beta, costretta a trasferirsi dall'imminente chiusura del social network.

Tag: #FakeNews, YouTube, #Facebook, #Instagram, #GooglePlus, #Reddit.

💬 Come scrivo un commento?
🤑 Un nuovo report di Bloomberg evidenzia infatti la sostanziale incapacità del team della piattaforma di gestire i contenuti definiti "tossici" o pericolosi, a partire dal suo CEO Susan Wojcicki che si sarebbe rifiutata di affrontare direttamente il problema. La diffusione di simili contenuti è stata, e in parte lo è ancora, sopportata in nome del profitto e dell'engagement, ossia della permanenza dell'utenza all'interno della piattaforma: molti dei video più disturbanti, successivamente eliminati, erano ben noti ma tollerati e nel 2016 venne addirittura sviluppato un nuovo sistema di pagamento per i creator che premiava esclusivamente l'engagement, poi successivamente bocciato dal CEO di Google Sundar Pichai.

Rimanendo all'interno della grande famiglia di Google, è notizia di oggi che la compagnia abbia finalmente raggiunto un accordo con i sindacati dei contractor che per il 54% compongono la propria forza-lavoro. I nuovi accordi prevedono infatti l'applicazione di un nuovo minimo salariale di 15$ all'ora (a partire dal 2020, e a partire dai contractor statunitensi), assistenza sanitaria completa (a partire dal 2022), 12 settimane di congedo parentale per entrambi i genitori e corsi di aggiornamento pagati per un massimo di 5.000$ l'anno.

💀 Oggi è un giorno triste: Google+ e Inbox, due Google App e piattaforme sulle quali molti avevano riposto le proprie speranze, sono state disattivate completamente da Google.

Tag: #YouTube, #Scandali, #Google, #GooglePlus, #Inbox, #MortiDigitali.

💬 Come scrivo un commento?
👨🏻‍💼 Nel 2019 venne scoperta una falla nella privacy di Google+, social network aperto nel 2011 da Google; per quanto non ci fossero prove che il data breach fosse stato sfruttato da qualche agente maligno, Google preferì chiudere la versione pubblica del social e trasformarlo in una piattaforma per il business. A partire dal 6 giugno 2020 Google+ non esisterà più, poiché cambierà definitivamente nome trasformandosi in Google Currents: per quanto il design rimarrà uguale, le funzionalità saranno modificate per aumentare il focus sulla natura aziendale del social - moderatori e amministratori, selezionati dalle compagnie iscritte al social, potranno creare post più rilevanti di altri all’interno del feed, ricevere metriche più dettagliate riguardo all’engagement dei contenuti e direzionare l’interesse degli utenti verso determinati contenuti. Tutti i link plus.google.com saranno trasformati in currents.google.com.

🛒 Il mercato dei pagamenti digitali in India (che nel 2023 varrà un bilione di dollari) è in mano a Google e Walmart, catena di supermercati statunitense. Con oltre 75 milioni di transazioni solo nel mese di maggio, Google Pay è infatti l’app per il mobile banking più usata nel Paese, tallonata però a breve distanza da PhonePe (di proprietà di Walmart) con più di 60 milioni di transazioni. Al terzo posto si posiziona invece Paytm, controllata del fondo di investimenti giapponese SoftBank, ferma a 30 milioni di transazioni (numero però in forte crescita). E Facebook? Le autorità indiane sarebbero restie a garantire le autorizzazioni necessarie per aumentare il bacino d’utenza di WhatsApp Pay oltre al milione di utenti che ne già fa uso, temendo che l’estrema diffusione dell’app di chat si tradurrebbe in un suo monopolio; per questo pare che WhatsApp Pay potrà operare in India solo a partire dal 2021.

💰 Concludiamo questo notiziario segnalandovi che Simple Gallery Pro, ottima applicazione galleria per il telefono, è in offerta su Google Play ed è possibile scaricarla gratuitamente (mentre normalmente costerebbe 0,69€).

Tag: #GooglePlus, #GoogleCurrents, #SocialNetwork, #WhatsApp, #India, #Google, #Offerte.

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Tag: #Google, #Android13, #Privacy, #Android, #Vodafone, #Iliad, #GooglePlus, #Currents.
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