👨🏻‍⚖️ Nel 2010 infatti Google è stata coinvolta dallo scandalo “Wi-Spy”, insieme all’attuale CEO di Pokémon GO (ne abbiamo parlato in QUESTO articolo): l’azienda venne infatti accusata di avere raccolto i dati sensibili di decine di milioni di cittadini attraverso le riprese effettuate dalle automobili del servizio Street View; oggi, una corte di San Francisco ha condannato l’azienda al pagamento di 13 milioni di dollari, che tuttavia verranno suddivisi ai gruppi di rappresentanza della privacy dei consumatori e non ai 20 singoli partecipanti alla class-action. Altre 227 persone saranno invece rimborsate dalla multa di 11 milioni di dollari inflitta a Google, poiché discriminati dall’azienda in sede d’assunzione per via dell’età.

🇨🇳 Come cambierà la situazione per Huawei, nel mondo? Mentre infatti negli Stati Uniti il Presidente Trump ha assicurato alle multinazionali della tecnologia - estremamente legate ai rapporti commerciali con l’azienda cinese - che presto verrà stabilito con chiarezza se l’azienda può ancora accedere al sistema di licenze commerciali, in Inghilterra le cose sono differenti. Per quanto infatti il governo eviti di stabilire definitivamente se Huawei rappresenti o meno un pericolo, un nuovo documento pubblicato sul rapporto dell’azienda con le telecomunicazioni britanniche sottolinea la necessità di rafforzare e restringere il suo margine d’azione nel Paese.

👶🏻 Guai anche per Facebook: un bug, presente nell’app Messenger Kids, avrebbe consentito ad adulti non autorizzati di avviare conversazioni con minori che, teoricamente, sarebbero dovuti essere protetti proprio dall’app.

Tag: #Google, #StreetView, #GoogleMaps, #Multe, #UK, #USA, #Huawei, #Privacy, #Messenger.

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👨🏻‍⚖️ Vi è mai capitato di ricevere una proposta estremamente vantaggiosa da parte di un vostro vecchio operatore, e scoprire poi - ma solo una volta eseguito il transito da un provider all’altro - che insieme al costo iniziale è necessario spendere altri soldi, oppure che l’offerta ha dei vincoli ben precisi e difficilmente adatti alla vostra situazione? Probabilmente sì, e soprattutto se siete utenti o ex-utenti Wind o Vodafone: l’Antitrust ha infatti multato di 4,3 milioni la prima e di 6 milioni di euro la seconda per aver nascosto informazioni essenziali alla valutazione di una promozione cosiddetta “windback” da parte dell’utente. Dopo due istruttorie, l’Antitrust ha individuato un chiaro modus operandi da parte dei due operatori, che consisteva nell’inviare SMS contenenti unicamente prezzo e traffico incluso di una promozione ma omettendo ulteriori dettagli, comunque fondamentali.

📊 Quanto è diffuso lo smartphone nelle case degli italiani? Dal 2009 ad oggi, c’è stata una vera rivoluzione da parte di un popolo che se dieci anni fa usufruiva dei servizi dei telefoni intelligenti solamente per il 15% (dato Censis), oggi è salito al 73,8%; com’era prevedibile, sono i giovani a classificarsi come la fascia più attiva da questo punto di vista, passati dal 26,5% dei primi tempi all’86,3% di oggi - ma sono i cosiddetti “giovani adulti”, compresi tra i 30 ed i 44 anni, a conquistarsi la testa del podio con il 90,3%. Ogni famiglia in media dispone di 4,3 device. Lo smartphone è d’altronde diventato parte integrante della vita delle persone: il 25,8% dichiara di non uscire di casa senza un caricabatterie al seguito, mentre una percentuale doppia asserisce di controllare il telefono come prima cosa al mattino e come ultima cosa alla sera, prima di andare a letto.

☎️ Concludiamo un notiziario tutto italiano con un’ottima notizia: l’Agcom ha aperto un numero verde (800 44 22 99) da telefonare per verificare l’attivazione di servizi premium ad abbonamento sul proprio numero di cellulare ed eventualmente disattivarli, qualora fossero stati attivati per errore o con l’inganno.

Tag: #WindTre, #Vodafone, #Operatori, #Italia, #Multe, #Statistiche, #Smartphone, #Salute.

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🎧 Lo ha annunciato al CES di Las Vegas il Bluetooth SIG (acronimo per Bluetooth Special Interest Group): la novità prende il nome di “Bluetooth Low-Energy Audio”, che si inserirà nel gruppo di standard a bassa energia già messi a disposizione dei produttori, e promette di rivoluzionare il mercato delle cuffie indossabili. Il nuovo standard non solo raddoppierà la durata delle batterie degli auricolari abbattendo i consumi, ma grazie ad un inedito algoritmo di compressione manterrà intatta la qualità del contenuto riprodotto. Inoltre consentirà l’ascolto di contenuti da più fonti contemporaneamente, eliminando - o quasi - i problemi di sincronizzazione tra le cuffie wireless (allo stato attuale, una cuffia deve “rimbalzare” il contenuto in riproduzione dallo smartphone all’altra cuffia perché entrambe funzionino correttamente).

🆕 La WiFi Alliance ha poi annunciato anche un nuovo standard per la connessione WiFi. Chiamato WiFi 6E, aprirà all’interno della fascia dei 6GHz ben 14 nuovi canali all’interno dello spettro degli 80MHz, oltre ad altri 7 canali da 160MHz; questo dovrebbe portare ad una velocizzazione delle connessioni Internet, grazie alla diluizione del traffico. Ma non finisce qui! Pare infatti che Google Play Film introdurrà nel 2020 la tecnologia HDR10+, che consentirà allo store di modulare l’intensità dei colori a seconda della scena in riproduzione di un film, al fine di offrire la migliore qualità possibile. Infine, ha fatto il suo debutto su smartphone la tecnologia THX Spacial Audio, che dà l’impressione di ascoltare una riproduzione audio a 360° da parte di dispositivi tecnologicamente incapaci di offrirne nativamente una - come gli smartphone.

🇮🇹 La Camera dei deputati italiana si appresta invece a discutere nuove normative che, se approvate, farebbero la loro introduzione nel Codice della Strada. In particolare, si vorrebbero inasprire le multe per chi guida con lo smartphone in mano, portando le sanzioni a variare da 422€ a 1687€, e fino a tre mesi di sospensione della patente in caso di recidiva.

Tag: #Bluetooth, #Smartphone, #WiFi6E, #WiFi, #PlayStore, #HDR10, #THXAudio, #Multe, #Italia, #Legge.

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📣 I più attenti guarderanno al primo dei due, notando la dicitura “Ad” a fianco del link. E si tratta dell’unica, vera differenza che sussiste tra i link pubblicitari e quelli “normali”, che un utente potrà mai notare dopo che il motore di ricerca ha deciso di modificare la grafica della propria versione desktop, al fine di uniformarla all’interfaccia già in uso da oltre un anno su smartphone. Secondo i critici, si tratta dell’ultimo passaggio di un processo evolutivo in atto dal 2013, ossia dall’anno nel quale i risultati di ricerca promozionali persero la caratteristica icona colorata che li contraddistingueva visivamente dai risultati dovuti ad un posizionamento organico, per scivolare lentamente nella sostanziale nullificazione delle differenze grafiche di oggi - e portare così gli utenti ad interagire più spesso con le unità pubblicitarie.

🇮🇳 WhatsApp e Telegram potrebbero essere costretti a rendere tracciabili i messaggi inviati sulla propria piattaforma: il governo indiano starebbe discutendo una legge che renderebbe obbligatoria per un servizio di messaggistica l’applicazione di forme di tracciabilità per un messaggio, qualora richiesto da un’autorità giudiziaria. Null’altro è noto finora, dato che lo stesso disegno di legge è stato condiviso solo presso un ristretto numero di parlamentari; l’adozione di una simile legge sarebbe giustificata dal profondo grado di penetrazione di WhatsApp nella cultura indiana, e specialmente tra le classi meno istruite. L’app viene spesso usata come mezzo per la diffusione di fake news, con effetti devastanti: solo quale mese fa un ingegnere di Google è stato linciato da una folla inferocita dopo che una notizia fasulla circolata sull’app di messaggistica aveva portato alla loro identificazione come criminali.

🇮🇹 L’Agcom ha multato di 696mila euro a testa i tre principali operatori italiani (TIM, Vodafone e Wind) per pratiche contrattuali scorrette: i carrier avrebbero attivato senza l’esplicito consenso degli utenti delle modalità di connessione straordinaria ai loro servizi in caso di credito esaurito, addebitando loro tuttavia un importo maggiorato.

Tag: #Google, #Ads, #WhatsApp, #Telegram, #India, #Privacy, #Agcom, #WindTre, #Vodafone, #Tim, #Multe.

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🍎 La multa, di “appena” 25 milioni di euro, è stata imposta ad Apple dall’ente anti-frode francese per aver mentito ai propri utenti riguardo i problemi di gestione della batteria occorsi ai modelli di iPhone 6, 7 ed SE in seguito all’aggiornamento dei dispositivi alle versioni 10.2.1 e 11.2 di iOS. Secondo l’accusa, Apple non avrebbe avvertito con sufficiente chiarezza i suoi utenti che gli update avrebbero ridotto le performance dei dispositivi; l’azienda si è poi difesa sostenendo che la scelta non mirava a spingere gli utenti a cambiare iPhone con un modello più aggiornato (dato che molti utenti riconducevano i problemi di rallentamento ad un naturale deterioramento del dispositivo), ma anzi erano stati progettati con l’intento di adattare la potenza di calcolo alle prestazioni delle batterie al litio, che con il tempo tendono a degradarsi ed a perdere capacità di carica.

📊 Quale browser è il più popolare su smartphone? Una domanda che non può che avere una risposta: Chrome. Il browser di Google è - secondo Statcounter - il più usato dagli utenti mobili, con il 61,77% di presenza di mercato, grazie soprattutto alla sua disponibilità sia su Android che su iOS; Safari occupa invece la seconda posizione, coprendo il 22,6% del settore grazie appunto alla diffusione dei dispositivi Apple nel mondo. Agli altri browser non rimangono che le briciole: Samsung Browser al terzo posto dovrebbe probabilmente ringraziare il produttore coreano per il 6,4% di diffusione; segue poi UC Browser con il 4,76%, Opera con il 2,14% ed infine Firefox con lo 0,4%, con la stessa percentuale dei browser pre-installati dai produttori.

🎶 La fine di Google Play Music potrebbe essere dietro l’angolo? Lo sostiene un’indiscrezione di una fonte vicina al team di YouTube Music, secondo la quale l’applicazione sarebbe pronta ad introdurre il supporto al caricamento di brani musicali dal dispositivo, una funzionalità già in possesso di Play Music che si suppone verrà abbandonato nel corso del 2020.

Tag: #Apple, #Francia, #Multe, #Google, #Chrome, #Statistiche, #Browser, #YouTubeMusic, #YouTube, #PlayMusica.

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🎙 Preparatevi a vedere molti più audiolibri su Spotify: l’app di streaming musicale, da sempre attiva anche nel settore podcast, ha acquisito oggi la società Findaway, americana, dotata di un catalogo di oltre 325.000 audiolibri nonché di una piattaforma che aiuta i creatori di contenuti e le case editrici a creare i “propri” audiolibri. (seguiteci su 👉 @appelmoladg)

Tag: #Ecologia, #5G, #AGCOM, #WindTre, #Multe, #Spotify, #Audiolibri, #StreamingAudio.

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Tag: #Samsung, #Findomestic, #Agcm, #Multe, #Android13, #Android, #Signal, #MoxieMarlinspike.

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