🎼 In seguito ad un’indagine della rivista Rolling Stones, è stato scoperto che molti artisti utilizzavano un espediente per aumentare la propria posizione nelle classifiche musicali di YouTube, le YouTube Music Charts. Grazie alle pubblicità TrueView, gli artisti potevano aumentare il numero di visualizzazioni dei propri video musicali, anche se queste provenivano da pubblicità e non da una ricerca organica sulla piattaforma. Ed è per questo, specialmente dopo che molti artisti di grosso calibro si sono dichiarati o scoperti colpevoli - come Taylor Swift, o il rapper Badshah (che ha realizzato 74 milioni di visualizzazioni in un giorno con questo “trucco”) - YouTube calcolerà solamente le visualizzazioni organiche, principalmente dunque da ricerca, anche nei nuovi video e nei debutti nelle 24 ore.
🛒 Amazon ha “truccato” l’algoritmo di ricerca per favorire i propri prodotti? Lo sostiene un report del Wall Street Journal, secondo il quale l’azienda avrebbemodificato l’algoritmo che gestisce le ricerche dei prodotti per favorire, seppure indirettamente, i profitti derivanti dalla vendita dei propri articoli. Le modifiche infatti non hanno infatti portato vantaggi diretti all’esposizione degli oggetti venduti da Amazon nei risultati di ricerca, ma hanno piuttosto modificato l’impatto di parametri secondari che, complessivamente, aumentavano la profittabilità della piattaforma. Amazon ha tuttavia respinto le accuse, senza però negare direttamente la sostanza del report.
🇪🇺 Apple è pronta a presentare ricorso contro la multa infertale dall’Unione Europea nel 2016. L’azienda era stata sanzionata per 13 miliardi di euro per aver favorito di un sistema di tassazione agevolato in Irlanda, pratica ritenuta scorretta da parte delle autorità anti-concorrenziali dell’unione: a guidare il ricorso sarà l’italiano Luca Maestri, CFO dell’azienda.
Tag: #YouTube, #YouTubeMusic, #Apple, #UE, #Amazon.
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🛒 Amazon ha “truccato” l’algoritmo di ricerca per favorire i propri prodotti? Lo sostiene un report del Wall Street Journal, secondo il quale l’azienda avrebbemodificato l’algoritmo che gestisce le ricerche dei prodotti per favorire, seppure indirettamente, i profitti derivanti dalla vendita dei propri articoli. Le modifiche infatti non hanno infatti portato vantaggi diretti all’esposizione degli oggetti venduti da Amazon nei risultati di ricerca, ma hanno piuttosto modificato l’impatto di parametri secondari che, complessivamente, aumentavano la profittabilità della piattaforma. Amazon ha tuttavia respinto le accuse, senza però negare direttamente la sostanza del report.
🇪🇺 Apple è pronta a presentare ricorso contro la multa infertale dall’Unione Europea nel 2016. L’azienda era stata sanzionata per 13 miliardi di euro per aver favorito di un sistema di tassazione agevolato in Irlanda, pratica ritenuta scorretta da parte delle autorità anti-concorrenziali dell’unione: a guidare il ricorso sarà l’italiano Luca Maestri, CFO dell’azienda.
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🏴☠️ Broadband Genie ha condotto una ricerca nel Regno Unito in merito: il 18% degli intervistati, pur essendo iscritto ad un servizio di streaming, ha ammesso di aver utilizzato la pirateria per recuperare particolari contenuti, ma la percentuale potrebbe salire al 37% qualora il mercato dello streaming video si frammentasse ulteriormente; il 60% sostiene che se fosse costretto a tagliare le spese date dallo streaming, investirebbe i soldi risparmiati in una VPN utile per recuperare tramite la pirateria determinati contenuti. Cresce infatti un sentimento di frustrazione nei confronti dell’alto numero di piattaforme e applicazioni alle quali è necessario iscriversi a pagamento per la fruizione di film e serie TV, con un 67% che sostiene di spendere già troppo per i vari abbonamenti mensili (15£ di media).
🕵🏻️♀️ Facebook potrebbe essere messo sotto inchiesta dal Dipartimento di Giustizia, secondo alcune fonti statunitensi. Si tratterebbe della quarta indagine per il social network da affrontare in contemporanea con le cause in corso contro la FTC (che indaga sull’acquisizione di WhatsApp ed Instagram), la Commissione Giudiziaria della Camera (che ispeziona i comportamenti di Apple, Facebook, Amazon e Google alla ricerca di pratiche anti-concorrenziali) ed un gruppo di procuratori generali che ha avviato una maxi-inchiesta alla ricerca di politiche commerciali condotte da Facebook che avrebbero potuto limitare la scelta dei consumatori. Tuttavia, non è chiaro su quale ambito il Dipartimento di Giustizia condurrà le sue indagini.
🎶 Addio Google Play Music, benvenuta YouTube Music: Google ha annunciato che tutti i nuovi smartphone con Android 10 o Android Pie verranno equipaggiati con YouTube Music quale app di default per la riproduzione musicale.
Tag: #Pirateria, #Statistiche, #Streaming, #Facebook, #USA, #YouTubeMusic.
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🕵🏻️♀️ Facebook potrebbe essere messo sotto inchiesta dal Dipartimento di Giustizia, secondo alcune fonti statunitensi. Si tratterebbe della quarta indagine per il social network da affrontare in contemporanea con le cause in corso contro la FTC (che indaga sull’acquisizione di WhatsApp ed Instagram), la Commissione Giudiziaria della Camera (che ispeziona i comportamenti di Apple, Facebook, Amazon e Google alla ricerca di pratiche anti-concorrenziali) ed un gruppo di procuratori generali che ha avviato una maxi-inchiesta alla ricerca di politiche commerciali condotte da Facebook che avrebbero potuto limitare la scelta dei consumatori. Tuttavia, non è chiaro su quale ambito il Dipartimento di Giustizia condurrà le sue indagini.
🎶 Addio Google Play Music, benvenuta YouTube Music: Google ha annunciato che tutti i nuovi smartphone con Android 10 o Android Pie verranno equipaggiati con YouTube Music quale app di default per la riproduzione musicale.
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🇺🇸 La Federal Trade Commission (FTC) sarebbe infatti timorosa di ogni possibile ed ulteriore rafforzamento della famiglia di app di Facebook, e pertanto sarebbe pronta a bloccare la fusione delle piattaforme di messaggistica di Messenger, Instagram e WhatsApp che il fondatore della piattaforma aveva rivelato al mondo qualche mese fa (trovate QUI ulteriori approfondimenti). Si tratta di una misura preventiva, spiegano le fonti che hanno fornito lo scoop al quotidiano Journal: qualora in futuro si dovesse ricorrere ad uno “spezzamento” di Facebook per ragioni anticoncorrenziali sarebbe molto più difficile agire se le app della piattaforma fossero collegate tra loro. Secondo le indiscrezioni, l’ingiunzione della FTC che bloccherebbe la fusione sarebbe in arrivo già nel gennaio 2020.
📬 Gli SMS non sono una forma sicura di comunicazione? Sì, ma Google ha intenzione di porre rimedio alla scarsa credibilità di questo formato di messaggistica, specialmente alla luce della recente introduzione del formato RCS (scoprite QUI come attivare i messaggi RCS) sul quale l’azienda sembra puntare tutte le sue carte. La nuova feature “Verified RCS” è stata già introdotta in alcuni Paesi americani ed europei, tra cui Spagna, Francia e Regno Unito ed è probabile che in futuro raggiungerà anche l’Italia: si tratta di un badge che verrà inserito all’interno delle conversazioni tra gli utenti e le aziende, e garantirà l’autenticità di quest’ultima agli occhi dell’interlocutore. Nel frattempo, l’app Telefono di Google ha introdotto una funzione di protezione contro le chiamate SPAM negli Stati Uniti, che in un futuro prossimo verrà diffusa anche nel resto del mondo.
🎁 Siete abbonati al servizio di streaming musicale di Google Play Music, o a YouTube Music? Allora controllate la vostra casella email: è possibile che vi sia stato recapitato un Nest Mini gratis, un omaggio che Google ha deciso di recapitare a tutti i suoi utenti di abbonamenti a pagamento!
Tag: #Facebook, #USA, #FTC, #Antitrust, #SMS, #Messaggi, #PlayMusic, #YouTubeMusic, #NestMini.
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📬 Gli SMS non sono una forma sicura di comunicazione? Sì, ma Google ha intenzione di porre rimedio alla scarsa credibilità di questo formato di messaggistica, specialmente alla luce della recente introduzione del formato RCS (scoprite QUI come attivare i messaggi RCS) sul quale l’azienda sembra puntare tutte le sue carte. La nuova feature “Verified RCS” è stata già introdotta in alcuni Paesi americani ed europei, tra cui Spagna, Francia e Regno Unito ed è probabile che in futuro raggiungerà anche l’Italia: si tratta di un badge che verrà inserito all’interno delle conversazioni tra gli utenti e le aziende, e garantirà l’autenticità di quest’ultima agli occhi dell’interlocutore. Nel frattempo, l’app Telefono di Google ha introdotto una funzione di protezione contro le chiamate SPAM negli Stati Uniti, che in un futuro prossimo verrà diffusa anche nel resto del mondo.
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📊 Se vi foste posti questa domanda la settimana scorsa, non avreste trovato risposta: per la prima volta nella sua storia, YouTube ha pubblicato oggi i guadagni ricavati dalla sua piattaforma e dai servizi collegati. Si scopre dunque che nel 2019 YouTube ha generato 15 miliardi di dollari, risultato in crescita del +36% rispetto al 2018; YouTube Music Premium, il servizio di streaming musicale di YouTube a pagamento, e YouTube Premium constano di 20 milioni di utenti complessivamente, e hanno apportato alle casse dell’azienda ben 3 miliardi di dollari di guadagni. YouTube TV, servizio televisivo che al costo di 49,99$/mese permette di aggiungere 70 canali alla propria libreria, ha raddoppiato il numero di utenti in proprio possesso nel 2018, raggiungendo i 2 milioni di spettatori paganti.
🔓 Cattive notizie nel campo della sicurezza mobile. Da una parte infatti Google Photos, il quale ha notificato gli utenti che tra le date del 21 e del 25 novembre avevano effettuato il download di tutti i propri dati, che per effetto di un errore tecnico alcuni video privati (nello 0.01% dei casi) sono stati erroneamente inclusi nei download di altre persone. Dato che Google ha impiegato più di tre mesi per notificare il danno alla privacy, si potrebbe perfino profilare una multa per infrazione del GDPR, che richiede che certe segnalazioni siano effettuate immediatamente. Twitter ha invece ammesso l’esistenza di un bug che avrebbe consentito ad attori malevoli di mettere le mani sui numeri di telefono associati ai profili della piattaforma - una conferma di una notizia che vi avevamo già riportato qualche settimana fa.
💊 Huawei, Oppo, Vivo, Xiaomi e Asus potrebbero subire devastanti contraccolpi da parte del coronavirus: la malattia, che ha già causato diverse problematiche per i produttori di smartphone occidentali, provocherà secondo le stime un calo del 10-20% nella produzione di pannelli LED e OLED, colpendo in particolare i produttori cinesi.
Tag: #YouTube, #YouTubeMusic, #YouTubePremium, #Statistiche, #Google, #GooglePhotos, #Sicurezza, #Cina, #Smartphone, #Schermi.
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🔓 Cattive notizie nel campo della sicurezza mobile. Da una parte infatti Google Photos, il quale ha notificato gli utenti che tra le date del 21 e del 25 novembre avevano effettuato il download di tutti i propri dati, che per effetto di un errore tecnico alcuni video privati (nello 0.01% dei casi) sono stati erroneamente inclusi nei download di altre persone. Dato che Google ha impiegato più di tre mesi per notificare il danno alla privacy, si potrebbe perfino profilare una multa per infrazione del GDPR, che richiede che certe segnalazioni siano effettuate immediatamente. Twitter ha invece ammesso l’esistenza di un bug che avrebbe consentito ad attori malevoli di mettere le mani sui numeri di telefono associati ai profili della piattaforma - una conferma di una notizia che vi avevamo già riportato qualche settimana fa.
💊 Huawei, Oppo, Vivo, Xiaomi e Asus potrebbero subire devastanti contraccolpi da parte del coronavirus: la malattia, che ha già causato diverse problematiche per i produttori di smartphone occidentali, provocherà secondo le stime un calo del 10-20% nella produzione di pannelli LED e OLED, colpendo in particolare i produttori cinesi.
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🍎 La multa, di “appena” 25 milioni di euro, è stata imposta ad Apple dall’ente anti-frode francese per aver mentito ai propri utenti riguardo i problemi di gestione della batteria occorsi ai modelli di iPhone 6, 7 ed SE in seguito all’aggiornamento dei dispositivi alle versioni 10.2.1 e 11.2 di iOS. Secondo l’accusa, Apple non avrebbe avvertito con sufficiente chiarezza i suoi utenti che gli update avrebbero ridotto le performance dei dispositivi; l’azienda si è poi difesa sostenendo che la scelta non mirava a spingere gli utenti a cambiare iPhone con un modello più aggiornato (dato che molti utenti riconducevano i problemi di rallentamento ad un naturale deterioramento del dispositivo), ma anzi erano stati progettati con l’intento di adattare la potenza di calcolo alle prestazioni delle batterie al litio, che con il tempo tendono a degradarsi ed a perdere capacità di carica.
📊 Quale browser è il più popolare su smartphone? Una domanda che non può che avere una risposta: Chrome. Il browser di Google è - secondo Statcounter - il più usato dagli utenti mobili, con il 61,77% di presenza di mercato, grazie soprattutto alla sua disponibilità sia su Android che su iOS; Safari occupa invece la seconda posizione, coprendo il 22,6% del settore grazie appunto alla diffusione dei dispositivi Apple nel mondo. Agli altri browser non rimangono che le briciole: Samsung Browser al terzo posto dovrebbe probabilmente ringraziare il produttore coreano per il 6,4% di diffusione; segue poi UC Browser con il 4,76%, Opera con il 2,14% ed infine Firefox con lo 0,4%, con la stessa percentuale dei browser pre-installati dai produttori.
🎶 La fine di Google Play Music potrebbe essere dietro l’angolo? Lo sostiene un’indiscrezione di una fonte vicina al team di YouTube Music, secondo la quale l’applicazione sarebbe pronta ad introdurre il supporto al caricamento di brani musicali dal dispositivo, una funzionalità già in possesso di Play Music che si suppone verrà abbandonato nel corso del 2020.
Tag: #Apple, #Francia, #Multe, #Google, #Chrome, #Statistiche, #Browser, #YouTubeMusic, #YouTube, #PlayMusica.
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📊 Quale browser è il più popolare su smartphone? Una domanda che non può che avere una risposta: Chrome. Il browser di Google è - secondo Statcounter - il più usato dagli utenti mobili, con il 61,77% di presenza di mercato, grazie soprattutto alla sua disponibilità sia su Android che su iOS; Safari occupa invece la seconda posizione, coprendo il 22,6% del settore grazie appunto alla diffusione dei dispositivi Apple nel mondo. Agli altri browser non rimangono che le briciole: Samsung Browser al terzo posto dovrebbe probabilmente ringraziare il produttore coreano per il 6,4% di diffusione; segue poi UC Browser con il 4,76%, Opera con il 2,14% ed infine Firefox con lo 0,4%, con la stessa percentuale dei browser pre-installati dai produttori.
🎶 La fine di Google Play Music potrebbe essere dietro l’angolo? Lo sostiene un’indiscrezione di una fonte vicina al team di YouTube Music, secondo la quale l’applicazione sarebbe pronta ad introdurre il supporto al caricamento di brani musicali dal dispositivo, una funzionalità già in possesso di Play Music che si suppone verrà abbandonato nel corso del 2020.
Tag: #Apple, #Francia, #Multe, #Google, #Chrome, #Statistiche, #Browser, #YouTubeMusic, #YouTube, #PlayMusica.
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📛 A partire dal 3 agosto 2020, tutte le nuove applicazioni che richiedono l’accesso alla posizione dello smartphone in background dovranno sottoporsi ad una revisione da parte dei responsabili del Play Store, che dovranno certificare la legittimità della richiesta; dal 3 novembre 2020 in poi la stessa analisi sarà applicata anche alle app già presenti su Google Play. Google segue così Apple, che a partire da iOS 13 ha stretto le maglie dei permessi sulle posizioni - a differenza di Apple, tuttavia, Google sottoporrà anche le proprie app alla medesima revisione, senza preferenze di sorta. Inoltre la casa di Mountain View ha annunciato l’introduzione di un nuovo algoritmo di machine learning che consentirà di individuare ed eliminare dal Play Store quelle app che visualizzano pubblicità a tutto schermo non contestuali, ossia al di fuori del loro normale utilizzo.
🎶 Addio Google Play Music, benvenuto YouTube Music: dopo le prime indiscrezioni di qualche giorno fa, Google ha ufficializzato le modalità di caricamento dei brani musicali in possesso di ogni utente all’interno di una “libreria cloud” associata a YouTube Music. Questa libreria, accessibile da ogni dispositivo associato al proprio account Google/YouTube Music, anche offline, oltre che completamente gratuita; le canzoni saranno caricabili attraverso il sito web music.youtube.com, oppure dall’applicazione ufficiale. Sarà possibile riprodurre i brani da smart speaker, ma non saranno condivisibili con altri utenti, né singolarmente né sottoforma di playlist. YouTube Music supporterà canzoni e brani nei formati FLAC, M4A, MP3, OGG e WMP; il servizio sarà poi privo di pubblicità.
🔐 Windows Defender arriverà su Android: lo storico antivirus di Microsoft, recentemente ribattezzato Microsoft Defender ATP in seguito al suo sbarco su MacOS, giungerà anche su Android ed iOS alla fine del 2020; si tratterà tuttavia di un servizio almeno inizialmente indirizzato alle aziende.
Tag: #Google, #Android, #Privacy, #Ads, #Sicurezza, #YouTube, #YouTubeMusic, #StreamingMusicale, #MicrosoftDefender, #Antivirus.
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🎶 Addio Google Play Music, benvenuto YouTube Music: dopo le prime indiscrezioni di qualche giorno fa, Google ha ufficializzato le modalità di caricamento dei brani musicali in possesso di ogni utente all’interno di una “libreria cloud” associata a YouTube Music. Questa libreria, accessibile da ogni dispositivo associato al proprio account Google/YouTube Music, anche offline, oltre che completamente gratuita; le canzoni saranno caricabili attraverso il sito web music.youtube.com, oppure dall’applicazione ufficiale. Sarà possibile riprodurre i brani da smart speaker, ma non saranno condivisibili con altri utenti, né singolarmente né sottoforma di playlist. YouTube Music supporterà canzoni e brani nei formati FLAC, M4A, MP3, OGG e WMP; il servizio sarà poi privo di pubblicità.
🔐 Windows Defender arriverà su Android: lo storico antivirus di Microsoft, recentemente ribattezzato Microsoft Defender ATP in seguito al suo sbarco su MacOS, giungerà anche su Android ed iOS alla fine del 2020; si tratterà tuttavia di un servizio almeno inizialmente indirizzato alle aziende.
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💊 Come già detto negli scorsi giorni, l’autoisolamento ha portato ad un utilizzo quasi estremo, per le infrastrutture delle varie piattaforme social, di funzionalità dedicate alla comunicazione, sia privata che di gruppo; tuttavia, non sempre si tratta di una buona notizia per le suddette piattaforme:
☎️ per Facebook soprattutto: stando ai dati, l’utilizzo delle app del gruppo (quindi non soltanto Facebook e Messenger, ma anche Instagram e WhatsApp) è infatti aumentato del +70%, mentre le videochiamate di gruppo eseguite da almeno 3 persone sono cresciute del +1.000%. I ricavi di Facebook non sono tuttavia aumentati di pari passo, dato che le aziende, a causa della chiusura forzata, hanno diminuito gli investimenti sulle pubblicità;
📺 ad ogni modo, per adeguarsi alle richieste dell’Unione Europea, anche Facebook e Instagram diminuiranno il bitrate dei video trasmessi sui social network;
🧐 Instagram diminuirà poi la visibilità di post e Storie riguardanti il nuovo coronavirus - e molti altri argomenti - che i propri fact-checker hanno contrassegnato come “false”, mentre tutti i post riguardanti la malattia pubblicati sul social network da fonti non considerate “ufficiali” non saranno raccomandati nella sezione “Esplora”;
🐦 per favorire invece la diffusione di notizie attendibili sul COVID-19, Twitter donerà un milione di dollari a due organizzazioni giornalistiche: il Committee to Protect Journalists e la International Women’s Media Foundation;
🏪 non fate troppo affidamento a Google per conoscere gli orari di apertura del vostro negozio di alimentari: l’azienda, per via della riduzione del personale dovuta alla pandemia, ritarderà o sospenderà le revisioni degli orari nonché dei giorni di lavoro delle attività commerciali, avendo attribuito la priorità alle strutture mediche o sanitarie.
📳 Vi ricordate del Project Soli? Introdotto da Google lo scorso anno in esclusiva per il proprio Top di Gamma, si tratta di una nuova tecnologia che consente di interagire con lo smartphone senza effettivamente toccarlo. Il Project Soli consiste in un radar da 60GHz che, insieme ad alcune antenne con campo di visione a 180°, analizza i dati forniti dalle onde elettromagnetiche che, rimbalzando sulla superficie del corpo dell’utente, ne studia i movimenti e le risposte da fornire da parte del sistema. Google ha raccontato le difficoltà incontrate nello sviluppo di questa tecnologia: per quanto acerba, è stata il frutto di centinaia di ore di lavoro su migliaia di gesture, fornite da qualche centinaio di volontari che per giorni interi hanno effettuato decine di movimenti generici, necessari per allenare l’IA.
🎶 Buone notizie per gli utilizzatori di YouTube Music: grazie alla partnership con LyricFind, l’applicazione è in grado di visualizzare il testo delle canzoni in riproduzione - per quanto non tutti i brani siano ancora supportati.
Tag: #Salute, #Coronavirus, #Facebook, #Instagram, #Statistiche, #Twitter, #Google, #ProjectSoli, #YouTube, #YouTubeMusic, #StreamingMusicale.
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☎️ per Facebook soprattutto: stando ai dati, l’utilizzo delle app del gruppo (quindi non soltanto Facebook e Messenger, ma anche Instagram e WhatsApp) è infatti aumentato del +70%, mentre le videochiamate di gruppo eseguite da almeno 3 persone sono cresciute del +1.000%. I ricavi di Facebook non sono tuttavia aumentati di pari passo, dato che le aziende, a causa della chiusura forzata, hanno diminuito gli investimenti sulle pubblicità;
📺 ad ogni modo, per adeguarsi alle richieste dell’Unione Europea, anche Facebook e Instagram diminuiranno il bitrate dei video trasmessi sui social network;
🧐 Instagram diminuirà poi la visibilità di post e Storie riguardanti il nuovo coronavirus - e molti altri argomenti - che i propri fact-checker hanno contrassegnato come “false”, mentre tutti i post riguardanti la malattia pubblicati sul social network da fonti non considerate “ufficiali” non saranno raccomandati nella sezione “Esplora”;
🐦 per favorire invece la diffusione di notizie attendibili sul COVID-19, Twitter donerà un milione di dollari a due organizzazioni giornalistiche: il Committee to Protect Journalists e la International Women’s Media Foundation;
🏪 non fate troppo affidamento a Google per conoscere gli orari di apertura del vostro negozio di alimentari: l’azienda, per via della riduzione del personale dovuta alla pandemia, ritarderà o sospenderà le revisioni degli orari nonché dei giorni di lavoro delle attività commerciali, avendo attribuito la priorità alle strutture mediche o sanitarie.
📳 Vi ricordate del Project Soli? Introdotto da Google lo scorso anno in esclusiva per il proprio Top di Gamma, si tratta di una nuova tecnologia che consente di interagire con lo smartphone senza effettivamente toccarlo. Il Project Soli consiste in un radar da 60GHz che, insieme ad alcune antenne con campo di visione a 180°, analizza i dati forniti dalle onde elettromagnetiche che, rimbalzando sulla superficie del corpo dell’utente, ne studia i movimenti e le risposte da fornire da parte del sistema. Google ha raccontato le difficoltà incontrate nello sviluppo di questa tecnologia: per quanto acerba, è stata il frutto di centinaia di ore di lavoro su migliaia di gesture, fornite da qualche centinaio di volontari che per giorni interi hanno effettuato decine di movimenti generici, necessari per allenare l’IA.
🎶 Buone notizie per gli utilizzatori di YouTube Music: grazie alla partnership con LyricFind, l’applicazione è in grado di visualizzare il testo delle canzoni in riproduzione - per quanto non tutti i brani siano ancora supportati.
Tag: #Salute, #Coronavirus, #Facebook, #Instagram, #Statistiche, #Twitter, #Google, #ProjectSoli, #YouTube, #YouTubeMusic, #StreamingMusicale.
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🎶 Sin dal lancio di YouTube Music, era diventato chiaro a tutti che Google Play Music sarebbe stata prima o poi deprecata - ma sono occorsi ben due anni alla casa di Mountain View per decidersi ad avviare il processo di sostituzione. Google ha infatti annunciato che Play Music sarà chiusa entro la fine del 2020, invitando gli utenti a spostare le proprie librerie musicali all’interno dell’app di YouTube Music. L’operazione di trasferimento - che includerà ogni dato: musica scaricata e acquistata, playlist, cover, persino preferenze espresse attraverso la funzione “Mi piace”/”Non mi piace” - potrà essere avviata interagendo con la notifica mostrata all’interno di Play Music, oppure accedendo al sito dedicato; ogni utente riceverà comunque un’email da parte di Google contenente tutte le istruzioni necessarie per il completamento dell’operazione. I podcast invece saranno trasferiti sull’app Google Podcast.
👨🏻⚖️ Lavorare come moderatore per Facebook può essere molto pericoloso, dovendosi occupare della revisione manuale di centinaia di video dai contenuti violenti e scabrosi - decapitazioni trasmesse in live-streaming, torture, uccisioni. Per aver mancato di fornire adeguate protezioni e sistemi di supporto psicologici, Facebook è stata condannata oggi a pagare almeno 1.000$ di rimborso agli oltre 11mila moderatori assunti negli Stati Uniti tramite aziende di terze parti. Secondo le previsioni di uno degli avvocati coinvolti nel processo, almeno la metà dei moderatori coinvolti potrà godere di ulteriori rimborsi (fino a 50mila dollari) a causa dei traumi sviluppati durante l’attività lavorativa, molti classificabili all’interno della categoria degli Stress-Post-Traumatici (PTSD). Un processo simile è in corso in Irlanda, e coinvolge i moderatori di origine europea.
📛 Instagram ha annunciato l’arrivo di nuove feature per aiutare gli utenti ad arginare fenomeni di cyberbullismo e attività persecutorie organizzate online: innanzitutto sarà concessa la facoltà ai creatori dei post di cancellare fino a 25 commenti alla volta, nonché di limitare a determinati profili la possibilità di commentare; è poi in fase di test una funzione che consenta di “pinnare” un commento in particolare, all’inizio della sezione dei commenti.
Tag: #YouTubeMusic, #YouTube, #GooglePlayMusic, #Facebook, #Salute, #Moderatori, #Instagram, #Bullismo.
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👨🏻⚖️ Lavorare come moderatore per Facebook può essere molto pericoloso, dovendosi occupare della revisione manuale di centinaia di video dai contenuti violenti e scabrosi - decapitazioni trasmesse in live-streaming, torture, uccisioni. Per aver mancato di fornire adeguate protezioni e sistemi di supporto psicologici, Facebook è stata condannata oggi a pagare almeno 1.000$ di rimborso agli oltre 11mila moderatori assunti negli Stati Uniti tramite aziende di terze parti. Secondo le previsioni di uno degli avvocati coinvolti nel processo, almeno la metà dei moderatori coinvolti potrà godere di ulteriori rimborsi (fino a 50mila dollari) a causa dei traumi sviluppati durante l’attività lavorativa, molti classificabili all’interno della categoria degli Stress-Post-Traumatici (PTSD). Un processo simile è in corso in Irlanda, e coinvolge i moderatori di origine europea.
📛 Instagram ha annunciato l’arrivo di nuove feature per aiutare gli utenti ad arginare fenomeni di cyberbullismo e attività persecutorie organizzate online: innanzitutto sarà concessa la facoltà ai creatori dei post di cancellare fino a 25 commenti alla volta, nonché di limitare a determinati profili la possibilità di commentare; è poi in fase di test una funzione che consenta di “pinnare” un commento in particolare, all’inizio della sezione dei commenti.
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💰 L’acquisto di beni online ed il loro pagamento sono due funzioni che Google attualmente svolge tramite due app ben distinte: Google Shopping e Google Pay. Stando ad alcune indiscrezioni diffuse dal quotidiano online The Information, sembra che l’azienda sia però intenzionata ad espandere il raggio d’azione di Google Pay a detrimento di Google Shopping: in un prossimo futuro potrebbe dunque essere possibile acquistare beni di prima necessità e pagare servizi all’interno di Google Pay, con un focus particolare su prodotti a basso costo e attività locali, quali ristoranti, pompe di benzina, minimarket… Ovviamente tutto ciò avrà luogo qualora Google riuscisse a convincere un numero adeguato di attività e aziende di consegna a partecipare alla piattaforma. L’iniziativa potrebbe collegarsi alle notizie di una carta di debito che Google pianificherebbe di rilasciare tramite appunto Google Pay.
🔥 Ma le novità che Google ha in serbo per gli utenti delle sue applicazioni o del suo sistema operativo non si concludono certo qui:
📷 innanzitutto, una buona notizia: sembra che Android 11 abbia rimosso il limite di 4GB di dimensione per i video registrati da smartphone - a causa di una vecchia restrizione facente riferimento alle API dei dispositivi a 32-bit, riprese superiori ai 4GB venivano separate in molteplici file di dimensioni inferiori;
🗑 stando alle analisi, Android 11 disporrebbe di una funzionalità “Cestino” che, proprio come accade su Windows, consentirebbe di spostare i file eliminati all’interno di una cartella nascosta, nella quale stazionerebbero fino a 30 giorni dalla loro iniziale eliminazione - terminati i quali vengono rimossi definitivamente dalla memoria del device. La funzione sarebbe accessibile solo dai file manager compatibili, non dal sistema in sé, e sappiamo ancora se sia stata inclusa nella Beta;
🔐 sempre a proposito di cartelle, pare che Files by Google (il file manager sviluppato da Google) introdurrà presto una funzione di “cartella sicura”, denominata “Safe folder” e protetta da un PIN selezionato dall’utente;
☎️ Duo, l’app di videochat di Google, sarebbe intenzionata a portare tra le sue funzioni anche l’abilità di effettuare condivisioni del proprio schermo agli altri partecipanti della videochiamata, in maniera simile a quanto accade su Google Meet;
🎶 volete trasferire la vostra musica da Google Play Music a YouTube Music? Dovrete aspettare: pare infatti che nuovi trasferimenti vengano messi in “pausa” da parte di Google a causa della richiesta superiore alle aspettative.
👋 Light, azienda specializzata in tecnologie fotografiche molto precise e molto costose, ha dichiarato la sua uscita dal mercato degli smartphone, nel quale si era impegnata insieme al produttore cinese HMD e alla casa finlandese Nokia, per la quale aveva prodotto le fotocamere del modello Nokia 9.
Tag: #Google, #GooglePay, #Android11, #Android, #FilesByGoogle, #Duo, #GoogleCard, #YouTubeMusic, #GooglePlayMusic, #Light, #Nokia.
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🔥 Ma le novità che Google ha in serbo per gli utenti delle sue applicazioni o del suo sistema operativo non si concludono certo qui:
📷 innanzitutto, una buona notizia: sembra che Android 11 abbia rimosso il limite di 4GB di dimensione per i video registrati da smartphone - a causa di una vecchia restrizione facente riferimento alle API dei dispositivi a 32-bit, riprese superiori ai 4GB venivano separate in molteplici file di dimensioni inferiori;
🗑 stando alle analisi, Android 11 disporrebbe di una funzionalità “Cestino” che, proprio come accade su Windows, consentirebbe di spostare i file eliminati all’interno di una cartella nascosta, nella quale stazionerebbero fino a 30 giorni dalla loro iniziale eliminazione - terminati i quali vengono rimossi definitivamente dalla memoria del device. La funzione sarebbe accessibile solo dai file manager compatibili, non dal sistema in sé, e sappiamo ancora se sia stata inclusa nella Beta;
🔐 sempre a proposito di cartelle, pare che Files by Google (il file manager sviluppato da Google) introdurrà presto una funzione di “cartella sicura”, denominata “Safe folder” e protetta da un PIN selezionato dall’utente;
☎️ Duo, l’app di videochat di Google, sarebbe intenzionata a portare tra le sue funzioni anche l’abilità di effettuare condivisioni del proprio schermo agli altri partecipanti della videochiamata, in maniera simile a quanto accade su Google Meet;
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👋 Light, azienda specializzata in tecnologie fotografiche molto precise e molto costose, ha dichiarato la sua uscita dal mercato degli smartphone, nel quale si era impegnata insieme al produttore cinese HMD e alla casa finlandese Nokia, per la quale aveva prodotto le fotocamere del modello Nokia 9.
Tag: #Google, #GooglePay, #Android11, #Android, #FilesByGoogle, #Duo, #GoogleCard, #YouTubeMusic, #GooglePlayMusic, #Light, #Nokia.
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📳 Il rilascio di “Nearby Share” è stato già avviato su alcuni modelli di device Pixel e Samsung, mentre “molti altri” arriveranno entro la fine di agosto: occorrerà solamente disporre di un device con Android 6.0. Come potete notare dalla GIF qui sopra, il funzionamento di “Nearby Share” è (per fortuna) molto semplice: una volta cliccato sul bottone di condivisione di un contenuto, “Nearby Share” apparirà nella schermata di condivisione rapida, in cima alla lista delle opzioni di trasmissione. Una volta selezionata, lo smartphone scansionerà le vicinanze alla ricerca di dispositivi abilitati alla ricezione (si potrà aprire la propria visibilità a tutti, o solo a contatti selezionati), selezionando automaticamente la tipologia di connessione migliore (tra Bluetooth, BLE, peer-to-peer WiFi o WebRTC) per trasmettere velocemente i file. Sarà anche possibile optare per una condivisione “anonima".
⚔️ La vendita di TikTok a Microsoft potrebbe essere più complicata del previsto: secondo alcune fonti anonime, Apple sarebbe interessata all’acquisto del social network; tuttavia, nessuno dei rumor sarebbe partito dall’azienda stessa e anzi alcuni rappresentanti di Apple avrebbero smentito la notizia. Molto più concrete sono invece le invettive lanciate da un editoriale apparso sulla prima pagina del China Daily, uno dei principali quotidiani statali cinesi: secondo l’articolo, la vendita del settore statunitense di TikTok a Microsoft sarebbe “un furto”, al quale la Cina avrebbe “più di un modo” per controbattere. Dello stesso tenore è stato l’intervento del direttore di un altro quotidiano governativo cinese, il Global Times, a dimostrazione della crescente ostilità del governo cinese all’operazione. Nel frattempo Instagram ha avviato la distribuzione globale dei Reels, la Instagram-versione dei TikTok.
👋 Non avete alcuna intenzione di abbandonare Google Play Music a favore di YouTube Music? Sarà bene che vi rassegnate: Google ha annunciato che Google Play Music cesserà di funzionare definitivamente entro ottobre 2020, mentre a partire da fine agosto lo store di MP3, così come il player musicale per desktop, smetteranno di funzionare.
Tag: #NearbyShare, #Android, #Apple, #Microsoft, #TrumpVsTikTok, #TikTok, #Cina, #USA, #Instagram, #GooglePlayMusic, #YouTubeMusic, #Google.
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⚔️ La vendita di TikTok a Microsoft potrebbe essere più complicata del previsto: secondo alcune fonti anonime, Apple sarebbe interessata all’acquisto del social network; tuttavia, nessuno dei rumor sarebbe partito dall’azienda stessa e anzi alcuni rappresentanti di Apple avrebbero smentito la notizia. Molto più concrete sono invece le invettive lanciate da un editoriale apparso sulla prima pagina del China Daily, uno dei principali quotidiani statali cinesi: secondo l’articolo, la vendita del settore statunitense di TikTok a Microsoft sarebbe “un furto”, al quale la Cina avrebbe “più di un modo” per controbattere. Dello stesso tenore è stato l’intervento del direttore di un altro quotidiano governativo cinese, il Global Times, a dimostrazione della crescente ostilità del governo cinese all’operazione. Nel frattempo Instagram ha avviato la distribuzione globale dei Reels, la Instagram-versione dei TikTok.
👋 Non avete alcuna intenzione di abbandonare Google Play Music a favore di YouTube Music? Sarà bene che vi rassegnate: Google ha annunciato che Google Play Music cesserà di funzionare definitivamente entro ottobre 2020, mentre a partire da fine agosto lo store di MP3, così come il player musicale per desktop, smetteranno di funzionare.
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🔐 La nuova funzione, introdotta nell’ultimo aggiornamento dell’applicazione, consiste in una “Cartella di sicurezza”: una cartella alla quale è possibile associare un PIN senza il quale non è possibile accedere ai contenuti archiviati al suo interno. Google ha spiegato che la feature è stata ideata per consentire alle persone che condividono il proprio smartphone con altri membri della famiglia (situazione comune specialmente in aree economicamente depresse o non sviluppate) di possedere uno spazio privato dove archiviare i propri documenti. Va notato che ogni elemento incluso nella cartella non sarà più visualizzabile altrove (la galleria del device, ad esempio) e che una volta cancellata l’app File di Google, anche i materiali contenuti al suo interno saranno eliminati - poiché l’app non è sincronizzata con il cloud ma salva i file solo localmente.
🏥 Google e Apple hanno rilasciato un (gradito) aggiornamento alle API delle app contact-tracing: innanzitutto, Immuni potrà ora funzionare anche con tutte le altre applicazioni di contact-tracing in Europa; questa novità è frutto dell’accordo raggiunto a giugno tra i governi dell’Unione Europea, che hanno acconsentito alla condivisione delle notifiche di esposizione tra tutti i servizi di tracciamento dei contatti decentralizzati (la sincronizzazione non funzionerà invece con i servizi centralizzati, come quello adottato in Francia). Secondariamente, Google permetterà a tutti gli utenti con Android 11 di disabilitare la condivisione della posizione per utilizzare il tracciamento dei contatti, necessario invece per tutte le versioni inferiori per Android. Infine, è stato garantito ai governi la possibilità di modificare e raffinare i parametri che stabiliscono l’avvenuto contagio tramite contatto tra utenti.
👋 Cattive notizie per gli utenti Wear OS: Google ha confermato che l’app di Google Play Music per smartwatch verrà presto disattivata; tuttavia, l’app di YouTube Music per indossabili non sarà pronta se non entro “qualche mese” - di conseguenza, gli utenti Wear OS si troveranno privi di un’app che garantisca loro di controllare la riproduzione della musica direttamente da smartwatch, senza uno smartphone associato.
Tag: #FilesByGoogle, #Sicurezza, #Immuni, #Google, #Apple, #ContactTracing, #GooglePlayMusica, #YouTubeMusic.
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🏥 Google e Apple hanno rilasciato un (gradito) aggiornamento alle API delle app contact-tracing: innanzitutto, Immuni potrà ora funzionare anche con tutte le altre applicazioni di contact-tracing in Europa; questa novità è frutto dell’accordo raggiunto a giugno tra i governi dell’Unione Europea, che hanno acconsentito alla condivisione delle notifiche di esposizione tra tutti i servizi di tracciamento dei contatti decentralizzati (la sincronizzazione non funzionerà invece con i servizi centralizzati, come quello adottato in Francia). Secondariamente, Google permetterà a tutti gli utenti con Android 11 di disabilitare la condivisione della posizione per utilizzare il tracciamento dei contatti, necessario invece per tutte le versioni inferiori per Android. Infine, è stato garantito ai governi la possibilità di modificare e raffinare i parametri che stabiliscono l’avvenuto contagio tramite contatto tra utenti.
👋 Cattive notizie per gli utenti Wear OS: Google ha confermato che l’app di Google Play Music per smartwatch verrà presto disattivata; tuttavia, l’app di YouTube Music per indossabili non sarà pronta se non entro “qualche mese” - di conseguenza, gli utenti Wear OS si troveranno privi di un’app che garantisca loro di controllare la riproduzione della musica direttamente da smartwatch, senza uno smartphone associato.
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🇮🇹 Immuni non è mai stata attiva in Veneto - non del tutto: la notizia, scoperta ieri dal Corriere del Veneto, ha sollevato un piccolo polverone. Non sarebbe un caso isolato: interrogati dal quotidiano online Il Post, benché senza prova o conferma responsabili della regione Veneto hanno suggerito che altre regioni avrebbero tardato ad approntare la piattaforma di collegamento tra AUSL e Immuni. Nel frattempo, il personale sanitario si dimostra preparato solo in parte nella gestione dell’app: interrogati in merito dai giornalisti del Post, quattro AUSL differenti hanno faticato a definire le procedure di segnalazione della positività - addirittura, in un caso un Dipartimento di Prevenzione ha negato che la segnalazione debba essere fatta. A Milano, il direttore dell’ATL avrebbe invece definito Immuni “una rottura di scatole”, piena di “passaggi farraginosi che la rendono una perdita di tempo”.
💀 Utenti di Google Play Music - disunitevi! L’app di riproduzione musicale, collegata ad uno store online di musica, sta lentamente cedendo il passo alla sua più recente alternativa, YouTube Music. Forse troppo lentamente; pertanto Google ha deciso di accelerare i tempi: il negozio di musica è stato smantellato, segnando definitivamente l’uscita della casa di Mountain View dal mercato musicale online. Tutte le canzoni acquistate saranno rese disponibili nell’app di YouTube Music una volta completato il trasferimento dei dati da Google Play Music; nel frattempo, pare che anche gli smart speaker con Google Assistant integrato abbiano terminato il supporto a Google Play Music, che non può più essere utilizzato per la riproduzione di playlist e canzoni.
👀 OnePlus starebbe per presentare un modello di smartwatch? Lo suggerisce un tweet del profilo di OnePlus India, secondo il quale “altre cose stanno per arrivare nell’ecosistema OnePlus” in riferimento all’immagine di alcuni schizzi di uno smartwatch OnePlus, noto per essere stato in sviluppo sin dal 2016 e successivamente abbandonato.
Tag: #Immuni, #Veneto, #ContactTracing, #Italia, #GooglePlayMusic, #YouTubeMusic, #Google, #OnePlus, #Smartwatch.
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💀 Utenti di Google Play Music - disunitevi! L’app di riproduzione musicale, collegata ad uno store online di musica, sta lentamente cedendo il passo alla sua più recente alternativa, YouTube Music. Forse troppo lentamente; pertanto Google ha deciso di accelerare i tempi: il negozio di musica è stato smantellato, segnando definitivamente l’uscita della casa di Mountain View dal mercato musicale online. Tutte le canzoni acquistate saranno rese disponibili nell’app di YouTube Music una volta completato il trasferimento dei dati da Google Play Music; nel frattempo, pare che anche gli smart speaker con Google Assistant integrato abbiano terminato il supporto a Google Play Music, che non può più essere utilizzato per la riproduzione di playlist e canzoni.
👀 OnePlus starebbe per presentare un modello di smartwatch? Lo suggerisce un tweet del profilo di OnePlus India, secondo il quale “altre cose stanno per arrivare nell’ecosistema OnePlus” in riferimento all’immagine di alcuni schizzi di uno smartwatch OnePlus, noto per essere stato in sviluppo sin dal 2016 e successivamente abbandonato.
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🔉 Nonostante YouTube sia considerato una piattaforma per lo streaming video, una buona percentuale dei suoi utenti ne usufruisce senza che lo schermo venga guardato: secondo i dati ufficiali, il 50% degli utenti registrati ascolta almeno 10 minuti di musica su YouTube ogni giorno, mentre almeno 2 miliardi di persone guardano un video musicale al mese - il 60% dei quali da smartphone. Bisogna considerare anche il successo di formule che consentono di riprodurre musica in background: gli abbonamenti a YouTube Music/Premium sono aumentati del +50% dal 2019, raggiungendo i 30 milioni di sottoscrizioni. Per questo motivo YouTube metterà a disposizione degli advertiser un nuovo format pubblicitario “audio”: lungo al massimo 30 secondi, sarà sviluppato affinché il messaggio promozionale sia concentrato nella sua dimensione auditiva, similmente alle pubblicità su Spotify.
🐦 Twitter ha dei guai con i suoi “nuovi” Fleets: benché la funzione fosse già sbarcata in Italia lo scorso maggio, molti utenti in ogni parte del mondo stanno scoprendo solo ora alcune vulnerabilità alla sicurezza che i Fleets permettono ad attori malevoli di sfruttare a proprio vantaggio. I Fleets sono infatti la versione “su misura di Twitter” delle Storie di Instagram, e come queste ultime si comportano: pertanto, rispondere ad un Fleet comporta l’invio di un messaggio privato all’utente che ha condiviso il Fleet, anche nel caso in cui quest’ultimo abbia impostato il blocco dei messaggi privati. La piattaforma ha promesso che risolverà il problema, così come aggiungerà una notifica per le condivisioni dei tweet in Fleets altrui, assenza che nelle ultime ore ha consentito a profili troll di scatenare “tweetstorm” a danno di account particolarmente controversi.
👋 Non ci sarà nessun “Istituto Italiano di Cybersicurezza”: la norma contenuta nella bozza di legge di bilancio è stata per il momento stralciata sotto pressione del partito di maggioranza Italia Viva; secondo Ettore Rosato (vicepresidente della Camera) “era inopportuna e non si capiva a cosa servisse, se non a limitare l’autonomia e la funzionalità dei nostri Servizi di sicurezza”. Si lamentava inoltre l’assenza di un confronto parlamentare su una materia così sensibile.
Tag: #YouTube, #YouTubeMusic, #YouTubePremium, #Twitter, #Fleets, #Italia.
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🐦 Twitter ha dei guai con i suoi “nuovi” Fleets: benché la funzione fosse già sbarcata in Italia lo scorso maggio, molti utenti in ogni parte del mondo stanno scoprendo solo ora alcune vulnerabilità alla sicurezza che i Fleets permettono ad attori malevoli di sfruttare a proprio vantaggio. I Fleets sono infatti la versione “su misura di Twitter” delle Storie di Instagram, e come queste ultime si comportano: pertanto, rispondere ad un Fleet comporta l’invio di un messaggio privato all’utente che ha condiviso il Fleet, anche nel caso in cui quest’ultimo abbia impostato il blocco dei messaggi privati. La piattaforma ha promesso che risolverà il problema, così come aggiungerà una notifica per le condivisioni dei tweet in Fleets altrui, assenza che nelle ultime ore ha consentito a profili troll di scatenare “tweetstorm” a danno di account particolarmente controversi.
👋 Non ci sarà nessun “Istituto Italiano di Cybersicurezza”: la norma contenuta nella bozza di legge di bilancio è stata per il momento stralciata sotto pressione del partito di maggioranza Italia Viva; secondo Ettore Rosato (vicepresidente della Camera) “era inopportuna e non si capiva a cosa servisse, se non a limitare l’autonomia e la funzionalità dei nostri Servizi di sicurezza”. Si lamentava inoltre l’assenza di un confronto parlamentare su una materia così sensibile.
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🎶 Utenti YouTube Music, gioite! Dal 3 novembre sarà possibile ascoltare i brani musicali riprodotti online anche in background; la funzione prima era appannaggio degli abbonati a pagamento. La novità riguarderà primariamente gli utenti canadesi, e sarà poi estesa a tutti gli utenti nel corso dell'anno. (via @appelmoladg)
Tag: #Facebook, #WhatsApp, #Instagram, #Down, #YouTube, #YouTubeMusic, #StreamingMusicale.
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📌 Google su 📈 | Twitter ti paga? 🐦 | YouTube in sciopero ✊
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📌 SPiD salvo 🇮🇹 | YouTube podcast 🎙 | No a TikTok 📛
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📌 X ha penalizzato i siti "antipatici" ✖️ | Google lancerà un nuovo chatbot 🤖 | YouTube Music lancia un nuovo feed 🪩
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