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🇮🇹 Immuni non è mai stata attiva in Veneto - non del tutto: la notizia, scoperta ieri dal Corriere del Veneto, ha sollevato un piccolo polverone. Non sarebbe un caso isolato: interrogati dal quotidiano online Il Post, benché senza prova o conferma responsabili della regione Veneto hanno suggerito che altre regioni avrebbero tardato ad approntare la piattaforma di collegamento tra AUSL e Immuni. Nel frattempo, il personale sanitario si dimostra preparato solo in parte nella gestione dell’app: interrogati in merito dai giornalisti del Post, quattro AUSL differenti hanno faticato a definire le procedure di segnalazione della positività - addirittura, in un caso un Dipartimento di Prevenzione ha negato che la segnalazione debba essere fatta. A Milano, il direttore dell’ATL avrebbe invece definito Immuniuna rottura di scatole”, piena di “passaggi farraginosi che la rendono una perdita di tempo”.

💀 Utenti di Google Play Music - disunitevi! L’app di riproduzione musicale, collegata ad uno store online di musica, sta lentamente cedendo il passo alla sua più recente alternativa, YouTube Music. Forse troppo lentamente; pertanto Google ha deciso di accelerare i tempi: il negozio di musica è stato smantellato, segnando definitivamente l’uscita della casa di Mountain View dal mercato musicale online. Tutte le canzoni acquistate saranno rese disponibili nell’app di YouTube Music una volta completato il trasferimento dei dati da Google Play Music; nel frattempo, pare che anche gli smart speaker con Google Assistant integrato abbiano terminato il supporto a Google Play Music, che non può più essere utilizzato per la riproduzione di playlist e canzoni.

👀 OnePlus starebbe per presentare un modello di smartwatch? Lo suggerisce un tweet del profilo di OnePlus India, secondo il quale “altre cose stanno per arrivare nell’ecosistema OnePlus” in riferimento all’immagine di alcuni schizzi di uno smartwatch OnePlus, noto per essere stato in sviluppo sin dal 2016 e successivamente abbandonato.

Tag: #Immuni, #Veneto, #ContactTracing, #Italia, #GooglePlayMusic, #YouTubeMusic, #Google, #OnePlus, #Smartwatch.

💬 Come scrivo un commento?
🇮🇹 Il capo politico ad interim del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, in un intervento pubblico sulle misure che il governo dovrebbe adottare per contrastare l’avanzata dell’epidemia, ha proposto l’obbligatorietà dell’uso dell’app Immuni. Secondo Crimi, occorre “renderla obbligatoria per l'accesso a determinati luoghi o servizi e verificando che tutto il sistema sanitario sia in grado di sfruttarne le potenzialità”; un’opinione che trova riscontro anche in altri settori della società, come il calcio: Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico-Sportiva, ha proposto che Immuni diventi obbligatoria per tutti i calciatori. Ma Immuni funziona quando viene effettivamente utilizzata: secondo il quotidiano La Nuova Sardegna, a causa della mole di lavoro da svolgere l’Ufficio Igiene di Sassari non avrebbe mai aggiornato i database dell’applicazione, che dunque non funziona nel territorio cittadino (ma, suggerisce il giornale, anche di buona parte della Sardegna). (ringraziamo Pagliotz per la segnalazione della notizia nel gruppo @appelmeggiando!)

👁 L’azienda Truepic, in collaborazione con la società di produzione di chipset Qualcomm, svilupperà una tecnologia per l’implementazione nelle fotografie scattate dagli smartphone di metadati precisi e impossibili da eliminare. L’intento delle due compagnie è di combattere il fenomeno dei deepfake: aggiungendo informazioni estremamente precise sulle condizioni di scatto di un’immagine o di un video (come luogo, ora, data...), diventerebbe impossibile farne un utilizzo estraneo a quello originale - fingere l’identità altrui, o appunto creare contenuti multimediali deepfake. I metadati sarebbero implementati tramite la tecnologia proprietaria Foresight, che offre crittografia end-to-end grazie all’uso della piattaforma TrustZone di Qualcomm e ARM; ovviamente, sarà possibile farne uso anche per le app di terze parti.

🚗 Addio Android Auto su smartphone: l’esperienza di guida sui device Google verrà in un prossimo futuro gestita da Google Assistant tramite una sua interfaccia personalizzata, costruita per fornire un’esperienza di guida priva di distrazioni tramite pulsanti molto grandi e di facile accesso. Il rollout, già in arrivo negli Stati Uniti, verrà probabilmente rilasciato in Italia nelle prossime settimane tramite un aggiornamento via-server di Google Maps.

Tag: #Immuni, #Italia, #Sardegna, #Deepfake, #Android, #GoogleAssistant, #AndroidAuto.

💬 Come scrivo un commento?
🔋 Si tratta dell’ultimo esperimento di Xiaomi: tramite un video dimostrativo, l’azienda ha mostrato come un caricabatterie da 80W senza fili sia in grado di ricaricare la batteria da 4.500mAh di uno Xiaomi Mi 10 Pro (opportunamente modificato) dallo 0% al 50% in soli 8 minuti, per concludere poi la ricarica completa in 19 minuti complessivi. Si tratta ovviamente di un prototipo, le cui prestazioni tuttavia battono ogni altro sistema di ricarica mai visto finora. Già OPPO, qualche tempo fa, aveva presentato un progetto di caricatore wireless da 65W, capace di ricaricare uno smartphone completamente in soli 30 minuti. Le prestazioni dei modelli attualmente in commercio non sono così strabilianti, benché in Cina sia già in vendita un caricabatterie wireless Xiaomi da 50W capace di riempire l’energia di un Mi 10 Pro in soli 40 minuti.

🇪🇺 La Commissione per la Protezione della Privacy irlandese, deputata al controllo del rispetto delle politiche della privacy sul territorio europeo, ha avviato nuove indagini su Instagram in merito al trattamento dei dati dei minori da parte della piattaforma. Secondo le segnalazioni, Instagram non farebbe abbastanza per evitare che dati personali di minori, comprese modalità di contatto diretto, siano rese pubbliche. In particolare, la possibilità di trasformare il proprio account in un profilo “business” su Instagram (atto che consente di accedere a metriche più precise riguardo l’interazione da parte dei follower con il proprio account) ha come conseguenza l’accesso pubblico a dati di contatto, come email e numero di telefono, di cui non sempre gli utenti sono consapevoli. Qualora queste indagini dovessero rivelare una violazione del GDPR, Instagram rischia una multa pari sino al 4% del suo fatturato.

🇮🇹 Benché non menzionata nella conferenza stampa del presidente del Consiglio, nel nuovo DPCM governativo ci sono novità anche per l’app Immuni: a partire da oggi, diventa obbligatorio per i responsabili dei Dipartimenti di prevenzione (Asl, Usl, Ats...) caricare i codici di contatto di Immuni qualora segnalati dall’utente risultato positivo in seguito al tampone. La misura spera di arginare i casi di disservizio verificatisi nelle ultime settimane.

Tag: #Xiaomi, #Batteria, #Smartphone, #Instagram, #Privacy, #UE, #Immuni, #ContactTracing.

💬 Come scrivo un commento?
🛒 Si tratta di una novità potenzialmente rivoluzionaria, che potrebbe mettere in difficoltà Telegram e le altre suite di chat “omni-comprensive”: attraverso un video illustrativo, WhatsApp ha annunciato l’arrivo di una suite di pagamento completamente in-app. Stando all’anteprima, gli utenti saranno in grado di chattare con gli esercizi commerciali, visualizzare il catalogo dei prodotti in vendita, effettuare il proprio acquisto e ricevere aggiornamenti sulla loro spedizione - il tutto all’interno di WhatsApp, sfruttando sia già le normali stanze di conversazione, sia nuove schermate introdotte per l’occasione. Pur non essendo stato esplicitato, è probabile che WhatsApp utilizzerà per i suoi pagamenti la suite Facebook/WhatsApp Pay. Le funzioni saranno a pagamento per gli utenti WhatsApp Business, i quali però potranno usufruire anche di servizi di hosting dove archiviare le conversazioni, i cataloghi e la contabilità digitale.

🇮🇹 Pasquale Stanzone, nuovo Presidente dell’Autorità Garante della Protezione dei Dati Personali, si è espresso negativamente nei confronti dell’ipotesi che il governo potesse rendere obbligatorio l’utilizzo dell’app per il contact tracing Immuni, almeno per l’accesso a particolari aree (ristoranti, bar...). Stanzone, interrogato in merito dalla Commissione Affari Costituzionali, ha giudicato con benevolenza le attività finora svolte dal governo in materia di contact-tracing, sottolineando però che l’uso di Immuni deve avvenire su base volontaria e senza alcuna ripercussione giuridica in caso contrario; ha espresso soddisfazione invece per l’istituzione dell’obbligatorietà del caricamento da parte delle Asl dei codici di contatto nei server di Immuni, ricordando che è stata aperta un’istruttoria nei confronti di quelle strutture che avevano mancato di aggiornare i database nelle scorse settimane.

👨🏻‍⚖️ L’Agcom ha multato Google di 100mila euro: il motore di ricerca avrebbe infatti violato le norme a contrasto del gioco d’azzardo favorendo la promozione, attraverso il proprio circuito pubblicitario, di siti web di scommesse e attività di gioco a premi in denaro.

Tag: #WhatsApp, #WhatsAppBusiness, #Immuni, #GarantePrivacy, #ContactTracing, #Google, #Agcom.

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🇮🇹 In Italia, l’AGCM ha aperto un’istruttoria contro Google, accusandola di raccolta di dati a fini pubblicitari secondo modalità che violerebbero l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Google manterrebbe un saldo controllo del mercato della pubblicità online grazie a due macroelementi: innanzitutto, l’utilizzo di dati provenienti dall’ecosistema digitale della compagnia (Android, Chrome...) che permettono una targettizzazione delle pubblicità a livelli irraggiungibili da altri concorrenti. In secondo luogo, adottando una forma di discriminazione commerciale, negando di fornire le chiavi di decriptazione degli ID Google e bloccando i pixel di tracciamento di terze parti. Si tratta di un mercato importante: in Italia ha generato 3,3 miliardi di euro nel 2019, e rappresenta la seconda fonte di entrate per i media. Ieri la Guardia di Finanza ha compiuto un’ispezione alle sedi italiane di Google.

🇪🇺 Secondariamente, il caso europeo: cinque motori di ricerca hanno inviato una lettera alla Commissione Europea, invitandola a considerare un nuovo intervento nei confronti di Google e del suo modello di promozione di motori di ricerca alternativi. Due anni fa, oltre a una multa di 5 miliardi di dollari per strategie anti-concorrenziali, la CE aveva imposto a Google di permettere a tutti i nuovi utenti Android di selezionare il proprio browser e motore di ricerca preferito da una rosa di tre candidati (oltre alle proposte di Google); secondo i sottoscrittori della lettera (i francesi Qwant e Lilo, il tedesco Ecosia, lo statunitense DuckDuckGo e il ceco Sesznam) il modello adottato da Google, basato su aste, penalizzerebbe le possibilità di crescita dei concorrenti più piccoli. I cinque, più che un intervento sanzionatorio, chiedono alla CE di intavolare nuove trattative con Google.

📈 Minaccia di sanzioni contro le Asl inadempienti, crescita esponenziale dei contagi e maggiore promozione dell’applicazione: grazie a questi e altri elementi, Immuni ha registrato un aumento di 300mila download dalla scorsa settimana, raggiungendo i 9,36 milioni di scaricamenti totali; l’app ha poi raddoppiato, in soli 6 giorni, il numero di notifiche di esposizione, passando dalle 19.845 notifiche del 20 ottobre alle 36.231 del 26 ottobre.

Tag: #Google, #Antitrust, #AGCM, #Italia, #Ads, #UE, #Qwant, #Ecosia, #DuckDuckGO, #Lilo, #Sesznam, #Immuni.

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🎶 Spotify ha infatti diffuso i dati relativi al terzo trimestre del 2020, attraverso i quali si può notare come la crescita della piattaforma sia piuttosto stabile. Come promesso, Spotify ha superato la soglia dei 300 milioni di utenti, salendo a quota 320 milioni complessivi (+29% dal 2019) dei quali 144 abbonati a un piano a pagamento (+27%); numeri così generosi sono stati il frutto di un’aggressiva campagna marketing condotta in India, così come dello sbarco di Spotify in Russia (”il migliore lancio finora”) e in 12 mercati collegati. Benché le entrate siano cresciute del +14%, salendo a 1,98 miliardi di euro, l’app registra perdite per 101 milioni a causa della sua strategia di mercato, incentrata sulla distribuzione di abbonamenti scontati per attirare nuovi utenti. Sale inoltre a 1,9 milioni il numero di podcast presenti su Spotify, ascoltati dal 22% (+1% dal Q2 2020) degli utenti attivi al mese.

🇮🇹 Il Decreto Ristori, nato principalmente per fornire un sostegno economico alle imprese del campo della ristorazione in difficoltà a causa della pandemia, nasconde unregaloanche per Immuni. Il governo ha incluso nel decreto l’istituzione di un call center per l’app per il contact-tracing:per tale finalità è stato previsto lo stanziamento di un milione di euro per il 2020 e di tre milioni per il 2021. Il centro supporto, che dovrebbe dunque essere istituito a breve, sarà utilizzabile da tutti coloro i quali necessitino di supporto in caso di contatto con una persona risultata infetta da COVID-19 - e non soltanto dunque da chi ha ricevuto una notifica su Immuni. Il call center (”unico e nazionale”), si evince dal testo, sarà contattabile sia telefonicamente che attraverso via telematica, e sarà gestito dal Ministero della Salute o da un’entità da esso delegata.

📋 Google intende… sostituirci? Scherzi a parte (o forse no), pare che su Google Play sarà introdotta una scheda comparativa che, mettendo a confronto le funzionalità in possesso delle app più popolari di ogni categoria, permetterà di effettuare una scelta più consapevole delle app da scaricare. Potete trovare su @appelmeggiando un breve video illustrativo della funzione.

Tag: #Spotify, #Statistiche, #Podcast, #StreamingAudio, #Immuni, #ContactTracing, #GooglePlay, #PlayStore.

💬 Come scrivo un commento?
🌍 Non parliamo della batteria: sapete quanta CO2 produce il vostro smartphone? Secondo una ricerca del 2018 della McMaster University, gli smartphone impattano per 125 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, su 746 milioni prodotte dall’intero comparto delle telecomunicazioni. Secondo invece l’European Environmental Bureau, solo nel 2019 gli smartphone europei avrebbero prodotto 14 milioni di tonnellate di CO2; per ridurre questo dato, dice la ricerca, bisognerebbe estendere della durata di vita dei dispositivi. Se si adeguasse il “diritto alla riparazione” a smartphone (che mediamente sopravvivono 3 anni), laptop e lavatrici aumentando il loro ciclo vitale di un anno, si risparmierebbero 4 milioni di tonnellate di CO2 all’anno fino al 2030. Solo lati negativi? Non del tutto: grazie all’adozione di tecnologie di comunicazione mobile, nel 2018 è stato possibile risparmiare complessivamente 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 e 1,4 miliardi di megawatt.

🐦 Come se la cava Twitter? Così-così: Twitter stenta infatti ad ampliare la propria platea, perlomeno nel breve periodo. Dal Q2 2020 al Q3 2020 Twitter è passato da 185 a 186 milioni di nuovi utenti - un dato ben al di sotto dei 195 milioni attesi dalla società di analisi FactSet, e tuttavia positivo se confrontato con il 2019 (+29%). Negli USA, il mercato più florido per i social, Twitter rimane a quota 36 milioni di utenti (uguale al Q2 2020, ma +6 milioni dal 2019). Inaspettatamente, salgono i guadagni: Twitter ha registrato entrate per 936 milioni di dollari (+37% dal Q2 2020 e +14% dal 2019) e le entrate pubblicitarie sono cresciute a 808 milioni (+15%); segno che i (pochi) utenti attivi lo sono molto: l’interazione con la piattaforma è cresciuta del +27%. Il successo, secondo gli analisti, è dovuto al ritorno in auge degli eventi live, a causa della pandemia.

🇮🇹 Quanto è diffusa Immuni? Secondo il sito ufficiale, l’app ha raggiunto i 9,5 milioni di download - ma sono ben 11 le regioni dove la percentuale di download sul numero di abitanti è inferiore alla media nazionale (12,5%) - ossia: Veneto, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d’Aosta, Basilicata, Puglia, Molise, Campania, Calabria e Sicilia. Il 73,42% degli utenti di Immuni possiede un device Android; Emilia-Romagna, Lazio e Lombardia superano le altre regioni per numero di notifiche (>2.000) e utenti positivi (>60) registrati settimanalmente.

Tag: #Smartphone, #Statistiche, #Ecologia, #Twitter, #Q32020, #Immuni, #Italia.

💬 Come scrivo un commento?
🇮🇹 Il Corriere della Sera ha infatti effettuato un’analisi del testo che, all’interno del Decreto Ristori, preconizza l’istituzione di un call center per Immuni. Ebbene, dei tre commi di cui si compone il testo, nessuno lascia ben sperare riguardo il futuro del call center:
👉 il Comma 1 innanzitutto è stato “moncato” del Comma 2, riducendo ampiamente la portata del call center: se inizialmente era stato inteso come hub per completare al posto delle Asl il caricamento dei codici di contatto sui server di Immuni (”alleggerendo” il peso sul servizio sanitario nazionale, come previsto nel Comma 2), il Comma 1 da solo limita il call center a mero servizio di direzionamento telefonico verso le Asl locali da parte di chi è positivo al tampone, e (forse) di chi ha ricevuto una notifica di esposizione;
👉 il Comma 3, che specifica che il call center potrà essere sotto la responsabilità del ministro della Salute Speranza o del commissario straordinario Arcuri, è rappresentativo dello stato di arretratezza del progetto, a cui manca ancora una direzione;
👉 il Comma 4 infine promette 4 milioni di euro per il finanziamento del call center. Ciò lascia però intendere che il personale assunto per l’occasione sarà molto inferiore a, per esempio, quello assunto in Germania per il call center della locale app di contact-tracing, che dispone di un operatore ogni 4mila abitanti; se infatti accadesse lo stesso in Italia, il denaro stanziato non pagherebbe che 200€ a ciascun operatore.

📺 Le piattaforme di streaming sono davvero nemiche della TV tradizionale? La società iSpot.tv ha infatti scoperto che nel 2020 (solo negli USA) sono stati spesi più di un miliardo di dollari in spot televisivi (dato triplicato dal 2019) da parte dei servizi di streaming online. A guidare la classifica è Prime Video di Amazon, con 169,9 milioni di dollari, seguita da due proprietà Disney - ossia Hulu (144,6 milioni) e Disney+ (135,3 milioni), e infine Apple TV+ (104,7 milioni). Grande assente Netflix, che preferisce altre forme di promozione, avendo infatti tagliato il budget per la spesa pubblicitaria del -17,6%. Non esistono dati analoghi per l’Italia, di cui però conosciamo già la diffusione delle piattaforme di streaming a settembre 2020: Netflix al primo posto col 32% di diffusione, a cui segue Prime Video con il 27%, Disney+ con il 12%, NowTV con il 6% e Infinity col 5%; gli “altri” si aggirano al 38%.

🕵🏻‍♂️ Bug o funzionalità? Un thread aperto tra gli sviluppatori del browser lascia intendere che presto Chrome permetterà ai suoi utenti di catturare screenshot all’interno della Modalità Incognito - funzione attualmente non disponibile.

Tag: #Immuni, #Italia, #CallCenter, #PrimeVideo, #TV, #DisneyPlus, #Netflix, #Statistiche, #Chrome, #Incognito, #Privacy.

💬 Come scrivo un commento?
📺 Perché un canale tradizionale, e perché proprio in Francia? Si tratta infatti di una scelta inusuale per Netflix, abituata a offrire un servizio on-demand; non sarà però sgradita al pubblico francese il quale, un po’ come quello italiano, è abituato a guardare la televisione tradizionale e pertanto a seguire il flusso della programmazione. Netflix ha così aperto “Direct”, canale interno alla piattaforma nel quale vengono trasmessi i contenuti Netflix più popolari in Francia, 24/7. Il calendario dei programmi viene organizzato ogni cinque giorni, così da consentire agli utenti di pianificare la visione dei contenuti; benché non vi siano piani per un’espansione al di fuori del territorio francese, viste le abitudini dei telespettatori italiani (affini a quelle dei propri omologhi francesi), non ci stupiremmo se “Direct” facesse presto o tardi il suo esordio in Italia.

🎙 A proposito di servizi ad abbonamento, pare che Spotify stia progettando di introdurre un servizio ad abbonamento specializzato in podcast. Spotify, che tramite i suoi investimenti mirati è progressivamente diventato un punto di riferimento per gli appassionati di podcast, avrebbe intenzione di lanciare un servizio a pagamento dotato di vari range di spesa: il più economico, dal costo di 3$/mese, consentirebbe di accedere a “interviste ed episodi esclusivi” pur con intermezzi pubblicitari; il più caro, dal costo di 8$/mese, sarebbe invece privo di caroselli garantendo poi l’ascolto di “contenuti di alta qualità” nonché di ricevere in anticipo gli ultimi episodi dei propri podcaster preferiti. Va notato che nessuno di questi piani includerebbe il catalogo musicale di Spotify, né che sia certo (trattandosi di rumor) che Spotify introdurrà davvero un servizio del genere.

🇮🇹 Crescono i numeri di Immuni, ma non la sua distribuzione territoriale: nonostante la media delle installazioni sia passata dal 12,5% di una settimana fa al 17,5% attuale, sono sempre 11 le regioni laddove il numero di installazioni supera tale media. La testa della classifica è molto combattuta: dopo l’Emilia-Romagna, al primo posto con il 22,3% delle installazioni, seguono Toscana (21,8%), Lazio (21,7%) e Abruzzo (21,5%). Sicilia e Calabria si contendono la “maglia nera” delle installazioni rispettivamente con il 12,5% e il 12,2%.

Tag: #Netflix, #Francia, #TV, #Spotify, #Podcast, #Immuni, #Italia, #Statistiche.

💬 Come scrivo un commento?
🔐 Il trailer che potete vedere qui sopra è uno degli spot promozionali di OSOM Privacy, il nuovo brand di smartphone fondato da un gruppo di ex-dipendenti di Essential - marchio di smartphone fondato dal co-creatore di Android Andy Rubin e fallito qualche mese fa. OSOM Privacy (acronimo per: Out of sight, out of mind) si propone come brand di smartphone focalizzato su privacy e controllo dei dati: la discrezionalità sull’accesso ai dati e ai sensori del telefono sarà completamente in possesso degli utenti - addirittura, si potrà imporre di cancellare i metadati dalle foto catturate dalle applicazioni. OSOM Privacy prevede di immettere sul mercato sette-otto dispositivi entro i prossimi tre anni (non tutti necessariamente degli smartphone), il primo dei quali dovrebbe comparire nel mercato europeo già a partire dalla seconda metà del 2021; il team dell’azienda promette inoltre prezzi accessibili.

🇮🇹 La regione Veneto pubblicherà nei prossimi giorni una nuova applicazione per il contrasto alla pandemia: chiamata Zero Covid, si affiancherà a Immuni nel tracciamento dei contatti positivi, senza tuttavia che le due (apparentemenete) si sovrappongano nelle funzioni. Zero Covid infatti si propone sia come “diario clinico”, sia come app per il tracciamento fai-da-te delle positività, attività resa possibile grazie ai test rapidi da svolgere autonomamente in poco tempo, e la cui sperimentazione è iniziata appunto in Veneto. Tramite l’app gli utenti potranno caricare i propri sintomi clinici, i quali saranno poi segnalati ai medici di famiglia in caso di sospetta coincidenza con le sintomatologie tipiche del coronavirus; inoltre gli utenti potranno caricare anche i risultati dei test rapidifai-da-te”, i quali a loro volta saranno segnalati alle autorità competenti.

🐦 Novità in casa Twitter: il social network azzurro non soltanto ha esteso a tutto il mondo il supporto aiFleets”, le Storie che già avevano fatto la loro comparsa in Italia lo scorso maggio; ma starebbe progettando anche l’introduzione di una nuova funzione di Spaces, ossia stanze virtuali accessibili solo tramite invito all’interno delle quali intraprendere chat vocali con altri utenti.

Tag: #Privacy, #OSOM, #Smartphone, #Essential, #ContactTracing, #Veneto, #Immuni, #Twitter.

💬 Come scrivo un commento?
💉 Gli esperti interrogati dal governo per la formazione del “Piano Vaccini”, finalizzato alla distribuzione del vaccino contro il COVID-19, hanno suggerito l’adozione di un’applicazione per la gestione delle varie fasi della vaccinazione. Similmente a quanto successo per Immuni, il suo download sarebbe facoltativo; essa consentirebbe di prenotare la data di inoculazione del vaccino, che probabilmente avverrà all’interno delle stesse strutture dove oggi vengono effettuati i tamponi, ricevere avvisi sul richiamo e segnalare eventuali reazioni avverse. L’app permetterebbe poi di arricchire il mega-archivio elettronico nazionale dell’anagrafe vaccini in maniera semplice e veloce. Si tratta comunque di un progetto ancora fermo sulla carta, e non ci sono dettagli sulla sua realizzazione effettiva.

🔐 Con la terza versione del suo “Manifesto” (un documento contenente tutti i cambiamenti previsti per l’anno a venire), Google ha annunciato grandi novità per Chrome. In particolare, per le estensioni: dal 2021, esse 1) non potranno più utilizzare codici eseguiti da remoto, fatto che le renderà più sicure e velocizzerà la loro approvazione; 2) consumeranno una quantità molto inferiore di memoria RAM; 3) potranno accedere a una quantità di dati molto più limitata, sulla quale lo stesso utente avrà una certa capacità d’azione (tasto destro sull’estensione > “Può leggere e cambiare i dati dei siti”, ora utilizzabile solo sulle estensioni di Google). Su quest’ultimo punto Google ha collaborato con gli sviluppatori di determinati AdBlocker per evitare che i cambiamenti impediscano alle loro estensioni di funzionare.

👨🏻‍⚖️ Cattive notizie per Facebook: in due differenti cause sottoposte al Dipartimento di Giustizia americano (una da parte della Federal Trade Commission, un’altra da parte di un gruppo di 48 Stati) viene richiesta un’indagine sulle pratiche commerciali della compagnia, ritenute “anticompetitive”. In entrambi i casi, si augura l’obbligatorietà di un permesso governativo per l’acquisizione di una qualsiasi futura società, aprendo ad un possibile “smembramento” di Instagram e WhatsApp da Facebook.

Tag: #Vaccino, #Immuni, #Italia, #Coronavirus, #Chrome, #Estensioni, #Sicurezza, #Privacy, #Browser, #FTC, #Instagram, #Facebook, #USA, #WhatsApp.

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🙅🏻‍♂️ Sulla prestigiosa rivista Science è stato infatti pubblicato uno studio nel quale si tenta di dare una spiegazione al basso tasso di adozione delle app per il contact-tracing che, un po’ ovunque, hanno registrato risultati deludenti. Secondo i ricercatori, le ragioni sono da cercare in un combinato (mancato) di tre effetti differenti: social learning, public trust e design tecnologico. In altre parole i governi, pur di velocizzare lo sviluppo delle app, hanno mancato di coinvolgere le parti sociali nella loro realizzazione, portando il pubblico a percepirle come un prodotto “calato dall’alto”; non sono stati forniti sufficienti stimoli ai cittadini per convincerli a scaricare le app - al di là della “responsabilità sociale” - e lo stesso sviluppo non si è dimostrato abbastanza agile da rispondere in tempo reale ai timori e ai dubbi dei cittadini.

👁 Sicurezza? Non cercatela nei siti della pubblica amministrazione: secondo un report dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), solo il 9% dei portali della pubblica amministrazione possiede un certificato di sicurezza standard (HTTPS) sicuro e ben configurato. Nei rimanenti casi, il 22% risulta avere un certificato male implementato, il 67% ha gravi problemi di sicurezza e il 2% non dispone proprio di nessun certificato. A peggiorare le cose, lo studio è stato conducibile solo su 20mila su oltre 21mila portali, poiché 1.500 non risultavano raggiungibili al momento della stesura del report a causa di problematiche varie - come server spenti, errori tecnici e altro. Inoltre, solo nel 13% dei casi il sistema di gestione di contenuti (CMS) utilizzato risultava aggiornato alla versione più sicura.

👋 Nonostante fosse una notizia già nota, oggi Huawei ha confermato via stampa di aver venduto per 15 miliardi di dollari la propria sussidiaria HONOR a causa delle pressioni subite, implicitamente riferendosi alle politiche anti-Huawei condotte dall’amministrazione USA negli ultimi anni.

Tag: #ContactTracing, #Immuni, #Science, #PA, #Sicurezza, #Huawei, #HONOR.

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🤯 Come specificato nell'articolo di ieri, Telegram ha conosciuto un aumento di oltre 25 milioni di nuovi utenti nei primi giorni di gennaio - ma non è tutto: secondo la società di ricerca App Annie, l'app avrebbe aumentato del +110% la sua base d'utenza in India. Stando invece al fondatore dell'applicazione Pavel Durov, i recenti cambiamenti alla privacy policy di WhatsApp avrebbero spinto due capi di Stato - il presidente turco Erdogan e il suo omologo brasiliano Bolsonaro - ad aprire un canale Telegram personale (@jairbolsonarobrasil e @RTErdogan). Non è tutto rose e fiori, però: interrogato dalla CNN, il portavoce di telegram Remi Vaughn ha confermato che l'app ha chiuso negli ultimi giorni decine di canali Telegram riferiti ai simpatizzanti dei manifestanti che qualche giorno fa hanno occupato la sede del Congresso statunitense, a causa dei numerosi messaggi di violenza e di minacce contenuti al loro interno.

🕵🏻‍♀ La procura di Milano ha accusato l'operatore telefonico Wind di frode informatica: Wind avrebbe guadagnato enormi somme illecite attraverso servizi a pagamento (oroscopo, suonerie...) attivati inconsapevolmente dagli utenti all'operatore sono già stati sequestrati 21,2 milioni di euro corrispondenti alle percentuali incassate nel 2018 attraverso queste attività; a questa somma vanno aggiunti i 12 milioni rimborsati da Wind lo scorso marzo, riferiti tuttavia ad episodi simili accaduti nel 2019, e per il quale erano già stati posti sotto indagine diversi dirigenti della compagnia. La procura si è incaricata di identificare chi fosse il responsabile della segnalazione di questi servizi illeciti a pagamento alle autorità, attività che non risulta sia mai stata svolta nonostante le ripetute segnalazioni della clientela.

🔧 È stata invece risolta la causa dei malfunzionamenti riferiti alla app per il tracciamento dei contatti Immuni: secondo Google un bug (che non è chiaro quanti dispositivi abbia coinvolto) causava un caricamento infinito delle notifiche di segnalazione. L'aggiornamento è stato già diffuso sul Play Store ma potrebbe non essere ancora disponibile per tutti gli utenti.

Tag: #Telegram, #Statistiche, #India, #Brasile, #Turchia, #PavelDurov, #Wind, #WindTre, #Truffa, #Immuni.

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🗣 Avete amici che abbondano con i messaggi vocali? Buone nuove: WhatsApp starebbe testando un pulsante per aumentare la velocità di riproduzione dei vocali - simile a quella già presente oggi su Telegram. (via @appelmoladg)

Tag: #Immuni, #Privacy, #Coronavirus, #ContactTracing, #Netflix, #StreamingVideo, #WhatsApp.

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🇮🇹 Vi ricordate di Immuni? L’app per il contact-tracing italiana potrebbe tornare alla ribalta con l’introduzione del cosiddettopassaporto vaccinale”: il ministro Vittorio Colao, nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, ha infatti affermato che “Immuni non ha avuto un grande successo di pubblico, ma potrebbe avere un'utilità in ottica passaporto vaccinale”. Per ora si tratta tuttavia di una semplice ipotesi. (via @appelmoladg)

Tag: #Google, #Cookie, #FloTC, #Brave, #Vivaldi, #Browser, #2G, #Italia, #Immuni.

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🚫 Buone notizie per gli utenti WindTre: a partire dal 1 gennaio 2022, i servizi VAS (servizi a pagamento normalmente intrusivi, come suonerie, oroscopi e meteo) saranno completamente disattivati sulla rete dell’operatore, ossia non potranno mai più essere attivati nemmeno accidentalmente. (seguiteci su 👉 @appelmoladg)

Tag: #Immuni, #Statistiche, #Coronavirus, #Twitter, #WindTre, #VAS, #Operatori, #Italia.

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📉 Immuni segna un nuovo record negativo: l’app per il tracciamento dei contatti positivi da coronavirus, nonostante abbia raggiunto oltre 18 milioni di download e abbia registrato 725 utenti positivi durante il periodo natalizio, ha provveduto a inviare solamente 1.300 notifiche di contatto positivo - a confronto, nel 2020, 200 casi positivi avevano portato a 5.200 notifiche.

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Tag: #WhatsApp, #Messaggistica, #Chat, #Community, #Telegram, #Beta, #Immuni, #ContactTracing, #Coronavirus.

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📌 Instagram stop 🚫 | Dov'è Immuni? 🤷🏻‍♀️ | Tim Cook a Napoli 🍎

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