💊 Alla diffusione del coronavirus corrisponde, proporzionalmente, un aumento dei prezzi dei prodotti che aiutano, o dovrebbero aiutare a difendersi dalla diffusione del contagio: mascherine e disinfettanti avranno tuttavia vita difficile nelle principali piattaforme di e-commerce. A partire da eBay, che applicherà infatti un ban a tutti i prodotti che contengono nel proprio titolo o descrizione qualunque riferimento al coronavirus, per evitare truffe e modifiche ai prezzi tali da lucrare sull’attuale crisi; allo stesso modo Amazon, che già nei giorni scorsi ha ricorso al ban di migliaia di prodotti, sta prendendo in considerazione l’idea di fare causa ai venditori che applicano una simile strategia. Facebook ha invece bandito sia le pubblicità che gli annunci di vendita all’interno del marketplace di mascherine sanitarie.
📺 Quibi arriverà ufficialmente sul mercato il 6 aprile. Il servizio di streaming si propone come un giocatore completamente differente nel mercato delle piattaforme digitali: innanzitutto, per via della sua natura essenzialmente mobile-friendly, in quanto i suoi contenuti saranno fruibili sia in modalità verticale che in quella orizzontale, a tutto schermo. In secondo luogo, la natura mordi-e-fuggi dei contenuti, la maggior parte dei quali della durata di meno di dieci minuti e tali da risultare godibili nei piccoli momenti di pausa della giornata. Inizialmente la piattaforma (che non sappiamo ancora se giungerà in Italia per l’estate) proporrà cinquanta show, che arriveranno a 175 in arrivo entro l’anno. Tra questi, segnaliamo “The shape of pasta”, che ripercorrerà le forme meno conosciute e dimenticate della pasta in un tour svolto dallo chef Evan Funke lungo l’Italia.
🔐 Samsung renderà obbligatoria l’autenticazione a due fattori (che cos’é?) per tutti gli account Samsung: la decisione è giunta in seguito probabilmente alla fuga di dati che ha colto il sito inglese del produttore coreano, le cui dinamiche non risultano ancora oggi completamente chiare.
Tag: #Salute, #Coronavirus, #Facebook, #Amazon, #eBay, #Quibi, #StreamingVideo, #Samsung, #AutenticazioneADueFattori.
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📺 Quibi arriverà ufficialmente sul mercato il 6 aprile. Il servizio di streaming si propone come un giocatore completamente differente nel mercato delle piattaforme digitali: innanzitutto, per via della sua natura essenzialmente mobile-friendly, in quanto i suoi contenuti saranno fruibili sia in modalità verticale che in quella orizzontale, a tutto schermo. In secondo luogo, la natura mordi-e-fuggi dei contenuti, la maggior parte dei quali della durata di meno di dieci minuti e tali da risultare godibili nei piccoli momenti di pausa della giornata. Inizialmente la piattaforma (che non sappiamo ancora se giungerà in Italia per l’estate) proporrà cinquanta show, che arriveranno a 175 in arrivo entro l’anno. Tra questi, segnaliamo “The shape of pasta”, che ripercorrerà le forme meno conosciute e dimenticate della pasta in un tour svolto dallo chef Evan Funke lungo l’Italia.
🔐 Samsung renderà obbligatoria l’autenticazione a due fattori (che cos’é?) per tutti gli account Samsung: la decisione è giunta in seguito probabilmente alla fuga di dati che ha colto il sito inglese del produttore coreano, le cui dinamiche non risultano ancora oggi completamente chiare.
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💸 Non siamo impazziti: più semplicemente, ci riferiamo ai dati diffusi dal sito di permuta di cellulari BankMyCell sulle tendenze del mercato degli smartphone usati. Stando al report, non c’è molta distinzione tra Top di Gamma (700$+ di valore) e telefoni di media gamma (350$+ di valore): entrambe le fasce si svalutano velocemente, perdendo quasi il -50% del valore iniziale dopo appena un anno di vita; al contrario gli iPhone, che invece subiscono un calo pari solo al -23,45%. Il marchio poi fa la differenza: Motorola (-59,41%), LG (-56,76%) e Google (-51,68%) sono tra quelli che si svalutano più velocemente - il Pixel 3a è poi tra i modelli che hanno perso più valore dallo scorso anno in termini percentuali (-55,28%); al Samsung S10+, che è calato di -373$, va invece il podio per la maggiore perdita monetaria assoluta. L’unico brand a non subire tracolli è Nokia, i cui device calano solo del -27,68% in un anno dall’uscita del modello.
📺 Chi vuole uccidere AV1? Se lo chiede la Alliance for Open Media, un’organizzazione formata da multinazionali come Google, Netflix ed Apple e specializzata nello sviluppo di standard comuni per i file multimediali; AV1, tecnologia ad alte prestazioni e basso costo per la compressione dei video, avrebbe dovuto debuttare su smartphone a breve - ma a raffreddare gli entusiasmi ci ha pensato Sisvel. Azienda specializzata nella protezione di brevetti, lussemburghese ma di origini italiane (è nata da una costola dell’italiana Inderit, oggi parte della Whirpool Corporation), sostiene che per l’uso su dispositivi mobili della nuova tecnologia occorra acquistare permessi per i 1.050 brevetti che i clienti che rappresenta detengono, pena azioni legali. I brevetti specifici non sono però stati nominati direttamente da Sisvel, aumentando i dubbi dell’AOM in merito a queste richieste.
👨🏻⚖️ E sempre a proposito di brevetti, è venuta alla luce una disputa legale tra Quibi, il servizio di streaming video mobile che dovrebbe debuttare a breve, ed Eko, una società con sede a New York, la quale ha accusato Quibi di aver rubato il brevetto relativo alla funzione più innovativa della sua piattaforma - Turnstyle, feature capace di adattare il filmato in riproduzione a seconda dell’orientamento verticale o orizzontale dello schermo.
Tag: #Smartphone, #Android, #iPhone, #Statistiche, #Usato, #StreamingVideo, #Quibi.
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📺 Chi vuole uccidere AV1? Se lo chiede la Alliance for Open Media, un’organizzazione formata da multinazionali come Google, Netflix ed Apple e specializzata nello sviluppo di standard comuni per i file multimediali; AV1, tecnologia ad alte prestazioni e basso costo per la compressione dei video, avrebbe dovuto debuttare su smartphone a breve - ma a raffreddare gli entusiasmi ci ha pensato Sisvel. Azienda specializzata nella protezione di brevetti, lussemburghese ma di origini italiane (è nata da una costola dell’italiana Inderit, oggi parte della Whirpool Corporation), sostiene che per l’uso su dispositivi mobili della nuova tecnologia occorra acquistare permessi per i 1.050 brevetti che i clienti che rappresenta detengono, pena azioni legali. I brevetti specifici non sono però stati nominati direttamente da Sisvel, aumentando i dubbi dell’AOM in merito a queste richieste.
👨🏻⚖️ E sempre a proposito di brevetti, è venuta alla luce una disputa legale tra Quibi, il servizio di streaming video mobile che dovrebbe debuttare a breve, ed Eko, una società con sede a New York, la quale ha accusato Quibi di aver rubato il brevetto relativo alla funzione più innovativa della sua piattaforma - Turnstyle, feature capace di adattare il filmato in riproduzione a seconda dell’orientamento verticale o orizzontale dello schermo.
Tag: #Smartphone, #Android, #iPhone, #Statistiche, #Usato, #StreamingVideo, #Quibi.
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👋 Quibi, servizio di streaming video a misura di smartphone (utilizzato da almeno l’1% dei partecipanti al sondaggio di ieri), chiuderà i battenti nei prossimi mesi. La notizia, trapelata dal WSJ e confermata dal management della piattaforma, giunge appena un giorno dopo la presentazione dell’app di Quibi per dispositivi Apple TV e Google TV. Specializzata in serie TV girate in formato ritratto - e quindi da guardare quasi esclusivamente su smartphone, in verticale - Quibi non sembra per ora un futuro imprenditoriale benché il suo CEO, Jeff Katzemberg (co-fondatore di DreamWorks) avesse sondato il terreno presso la NBCUniversal e persino Apple, senza suscitare però sufficiente interesse da giungere ad una proposta d’acquisto; partita con grandi aspettative ed un ricco portafogli da 1,75 miliardi di dollari, Quibi esce (per ora) di scena con appena 350 milioni di dollari rimanenti.
📛 Pare che la strategia statunitense di isolare la Cina dal mercato dei chipset per smartphone stia avendo successo. Nonostante gli investitori statunitensi stiano lasciando un vuoto considerevole nel mercato dei chipset, a causa della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, il governo comunista ha dato l’alt a qualsiasi progetto di espansione industriale nel settore. La Commissione nazionale per le riforme ha infatti annunciato che non finanzierà più alcun progetto imprenditoriale nel business dei semiconduttori. Benché strategico, specie dopo l’esclusione da parte dell’americana Intel degli investitori cinesi dalla gara d’acquisto della sua divisione chipset (aggiudicata dalla coreana SK Hynix), il governo cinese teme che l’ingresso nel mercato di imprenditori privi di esperienza e di talento provochi l’implosione del sistema e il suo collasso economico, fallimento dopo fallimento.
💘 Facebook Dating arriva anche in Italia: il social network ha reso disponibile anche in Europa (e nel Belpaese) la versione “dating” della sua piattaforma, per quanto molti utenti ricevano - al termine della fase di setup del profilo - un messaggio che riporta che il servizio “non è momentaneamente disponibile”.
Tag: #Quibi, #StreamingVideo, #Chiusura, #Cina, #Chipset, #Facebook, #Dating, #FacebookDating.
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📛 Pare che la strategia statunitense di isolare la Cina dal mercato dei chipset per smartphone stia avendo successo. Nonostante gli investitori statunitensi stiano lasciando un vuoto considerevole nel mercato dei chipset, a causa della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, il governo comunista ha dato l’alt a qualsiasi progetto di espansione industriale nel settore. La Commissione nazionale per le riforme ha infatti annunciato che non finanzierà più alcun progetto imprenditoriale nel business dei semiconduttori. Benché strategico, specie dopo l’esclusione da parte dell’americana Intel degli investitori cinesi dalla gara d’acquisto della sua divisione chipset (aggiudicata dalla coreana SK Hynix), il governo cinese teme che l’ingresso nel mercato di imprenditori privi di esperienza e di talento provochi l’implosione del sistema e il suo collasso economico, fallimento dopo fallimento.
💘 Facebook Dating arriva anche in Italia: il social network ha reso disponibile anche in Europa (e nel Belpaese) la versione “dating” della sua piattaforma, per quanto molti utenti ricevano - al termine della fase di setup del profilo - un messaggio che riporta che il servizio “non è momentaneamente disponibile”.
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