✅ BILANCIO DEL PRIMO SEMESTRE 2022
Tag: #legaltech
Penso che fare periodicamente il punto della situazione aziendale sia l’unico modo per capire come veramente stanno andando le cose.
Tutto questo è molto logico per non dire banale, ma quanti di noi lo fanno davvero e con costanza?
Mi riferisco in concreto a:
- Andamento fatturato
- Tipologia di prodotti venduti
- Tipologia di clienti
- Canale di acquisizione dei clienti
- % di conversione
- Rapporto costo/conversione per canale di acquisizione
- Impatto dei nuovi progetti
- … (lunga lista)
Tutto questo va poi confrontato con i dati di periodo dell’anno precedente.
Ebbene devo che sono abbastanza soddisfatto!
Legal for Digital è in crescita costante su tutto, non come vorrei (su certi servizi) ma io sono sempre quello del bicchiere mezzo vuoto
Comunque alcuni dei dati alla mano:
- 109 adeguamenti privacy siti web/ecommerce
- 56 marchi tra Italia/UE/internazionali
- 94 contratti di digital marketing
- 47 ecommerce/marketplace
- 39 gestioni di controversie stragiudiziali
Siamo delle piccole macchine da guerra, pensando che per ora siamo in 4 legali e ogni attività è personalizzata, certo che il processo lavorativo iper organizzato ci aiuta a performare bene e ridurre al minimo le ore uomo non investite in consulenza, redazione documentale e studio.
Per quanto riguarda le percentuali rispetto ai dati dello stesso periodo 2021, passiamo da un +34% dei marchi al +92% per gli adeguamenti privacy. Bene ma possiamo fare molto di più.
Senza troppi filtri, questo è quello che sento che mi manchi:
- un/una giovane legale con la fame e la voglia di crescere tanto (abbiamo fatto 4 tentativi in questi 6 mesi ma ahimè forse sono troppo esigente)
- finire il grande progetto 2022 che vedrà la luce a fine anno (questo è davvero grosso e ci lavoriamo da inizio anno, sarà il vero completamento di Legal for Digital)
- lanciare i 4 nuovi servizi in esclusiva per agenzie e freelance
- un po’ di ferie… si ma anche no, nel senso che quando il lavoro è una passione, alla fine ti piace proprio e fai fatica a staccare
E quindi?
Un grande grazie per gli oltre 300 (430 in tutto il 2021) che ci hanno scelto/confermato in questo 2022!
Il sogno è la scintilla, ma la benzina sono la costanza e determinazione.
Questo è un canale di formazione legale sul digitale ma oggi ci tenevo a condividere qualche riflessione un po’ più imprenditoriale e personale, sperando che sia utile agli altri imprenditori “in erba” come me. Proprio 12 mesi fa oggi aprivo la mia prima società.
Tag: #legaltech
Penso che fare periodicamente il punto della situazione aziendale sia l’unico modo per capire come veramente stanno andando le cose.
Tutto questo è molto logico per non dire banale, ma quanti di noi lo fanno davvero e con costanza?
Mi riferisco in concreto a:
- Andamento fatturato
- Tipologia di prodotti venduti
- Tipologia di clienti
- Canale di acquisizione dei clienti
- % di conversione
- Rapporto costo/conversione per canale di acquisizione
- Impatto dei nuovi progetti
- … (lunga lista)
Tutto questo va poi confrontato con i dati di periodo dell’anno precedente.
Ebbene devo che sono abbastanza soddisfatto!
Legal for Digital è in crescita costante su tutto, non come vorrei (su certi servizi) ma io sono sempre quello del bicchiere mezzo vuoto
Comunque alcuni dei dati alla mano:
- 109 adeguamenti privacy siti web/ecommerce
- 56 marchi tra Italia/UE/internazionali
- 94 contratti di digital marketing
- 47 ecommerce/marketplace
- 39 gestioni di controversie stragiudiziali
Siamo delle piccole macchine da guerra, pensando che per ora siamo in 4 legali e ogni attività è personalizzata, certo che il processo lavorativo iper organizzato ci aiuta a performare bene e ridurre al minimo le ore uomo non investite in consulenza, redazione documentale e studio.
Per quanto riguarda le percentuali rispetto ai dati dello stesso periodo 2021, passiamo da un +34% dei marchi al +92% per gli adeguamenti privacy. Bene ma possiamo fare molto di più.
Senza troppi filtri, questo è quello che sento che mi manchi:
- un/una giovane legale con la fame e la voglia di crescere tanto (abbiamo fatto 4 tentativi in questi 6 mesi ma ahimè forse sono troppo esigente)
- finire il grande progetto 2022 che vedrà la luce a fine anno (questo è davvero grosso e ci lavoriamo da inizio anno, sarà il vero completamento di Legal for Digital)
- lanciare i 4 nuovi servizi in esclusiva per agenzie e freelance
- un po’ di ferie… si ma anche no, nel senso che quando il lavoro è una passione, alla fine ti piace proprio e fai fatica a staccare
E quindi?
Un grande grazie per gli oltre 300 (430 in tutto il 2021) che ci hanno scelto/confermato in questo 2022!
Il sogno è la scintilla, ma la benzina sono la costanza e determinazione.
Questo è un canale di formazione legale sul digitale ma oggi ci tenevo a condividere qualche riflessione un po’ più imprenditoriale e personale, sperando che sia utile agli altri imprenditori “in erba” come me. Proprio 12 mesi fa oggi aprivo la mia prima società.
🎯LA RIFATTURAZIONE AL CLIENTE
Tag: #legaltech
Quanto ne sai di advertising su Facebook?
Le policy della piattaforma prevedono la necessità che l’advertiser o l’agenzia di comunicazione, siano inseriti come partner sul business manager del cliente.
🔺 Evitiamo di analizzare tutte le problematiche legate alla:
- mancanza di un business manager da parte del cliente
- mancanza degli accessi
- problematiche legate all’uso dell’advertising da agenzie o freelance poco corretti o poco preparati.
Oggi ci occupiamo di rifatturazione. Ovvero il momento in cui, in modo organizzato e con una strategia alle spalle, l’agenzia decide di rifatturare le campagne di advertising al cliente.
🤔Perché potrebbe succedere questo?
Sostanzialmente per due motivi:
1️⃣ Economico: quando l’agenzia si occupa di rifatturare al cliente l’advertising, normalmente viene chiesta una percentuale per le somme investite. Per esperienza posso dirti che, solitamente, la percentuale richiesta varia dal 5% al 15%, raggiungendo al massimo il 20%. Questo meccanismo, infatti, può essere un'ulteriore fonte di guadagno per l’agenzia marketing.
2️⃣Pratico: capita spesso che i tempi per autorizzare le attività si dilatano nel tempo per le aziende, specialmente se si tratta di una sede italiana con holding estera. Per cui è l’agenzia che procede alle attività di advertising, pagando direttamente la piattaforma.
In questo caso non c’è alcun problema legale, al di là delle indicazioni delle policy della piattaforma.
⚠️Ma possono esserci altri problemi. Infatti, se il cliente non vuole pagare alcune fatture, non solo avrai un mancato guadagno, ma avrai una perdita vera e propria. Questo perché le somme investite in advertising sono già state pagate dall’agenzia.
E quindi?
Non c’è una soluzione legale. Però all’interno del tuo contratto puoi definire nel dettaglio la rifatturazione con eventuali percentuali, valutando a livello strategico se ti conviene questo tipo di attività.
Questo è uno dei contenuti usciti in academy qualche settimana fa.
In academy vogliamo aiutarti a gestire al meglio il tuo business, fornendoti input sempre nuovi e rispondendo a tutti i tuoi dubbi.
Vuoi fare un salto di qualità?
Candidati e consolida le tue competenze!
Tag: #legaltech
Quanto ne sai di advertising su Facebook?
Le policy della piattaforma prevedono la necessità che l’advertiser o l’agenzia di comunicazione, siano inseriti come partner sul business manager del cliente.
🔺 Evitiamo di analizzare tutte le problematiche legate alla:
- mancanza di un business manager da parte del cliente
- mancanza degli accessi
- problematiche legate all’uso dell’advertising da agenzie o freelance poco corretti o poco preparati.
Oggi ci occupiamo di rifatturazione. Ovvero il momento in cui, in modo organizzato e con una strategia alle spalle, l’agenzia decide di rifatturare le campagne di advertising al cliente.
🤔Perché potrebbe succedere questo?
Sostanzialmente per due motivi:
1️⃣ Economico: quando l’agenzia si occupa di rifatturare al cliente l’advertising, normalmente viene chiesta una percentuale per le somme investite. Per esperienza posso dirti che, solitamente, la percentuale richiesta varia dal 5% al 15%, raggiungendo al massimo il 20%. Questo meccanismo, infatti, può essere un'ulteriore fonte di guadagno per l’agenzia marketing.
2️⃣Pratico: capita spesso che i tempi per autorizzare le attività si dilatano nel tempo per le aziende, specialmente se si tratta di una sede italiana con holding estera. Per cui è l’agenzia che procede alle attività di advertising, pagando direttamente la piattaforma.
In questo caso non c’è alcun problema legale, al di là delle indicazioni delle policy della piattaforma.
⚠️Ma possono esserci altri problemi. Infatti, se il cliente non vuole pagare alcune fatture, non solo avrai un mancato guadagno, ma avrai una perdita vera e propria. Questo perché le somme investite in advertising sono già state pagate dall’agenzia.
E quindi?
Non c’è una soluzione legale. Però all’interno del tuo contratto puoi definire nel dettaglio la rifatturazione con eventuali percentuali, valutando a livello strategico se ti conviene questo tipo di attività.
Questo è uno dei contenuti usciti in academy qualche settimana fa.
In academy vogliamo aiutarti a gestire al meglio il tuo business, fornendoti input sempre nuovi e rispondendo a tutti i tuoi dubbi.
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