👁 E la notizia arriva in un momento forse inopportuno, ossia proprio il giorno nel quale un nuovo leak rivela la possibile introduzione sul social network di una nuova modalità di autenticazione attraverso il riconoscimento facciale. Facebook ha fatto sapere che, dal momento della chiusura dell’applicazione Gruppi avvenuta lo scorso anno, circa 100 sviluppatori avrebbe mantenuto la possibilità di accedere ai dati degli utenti nonostante le restrizioni applicate dopo Cambridge Analytica, mentre almeno 11 di questi avrebbero messo le mani su tali dati negli scorsi 60 giorni, come foto di profilo, nome utente e altre informazioni non meglio specificate. Facebook sostiene che non ci sono prove attualmente che sia stato fatto un uso improprio dei dati, ma è stato chiesto agli sviluppatori di eliminare quelli ancora in proprio possesso e che saranno condotte verifiche per controllare che gli ordini siano stati eseguiti.
🇨🇳 Un gruppo di senatori statunitensi e di attivisti ha accusato la popolare fiera per la tecnologia mobile e fissa CES (acronimo per Consumer Electronic Show) di aiutare aziende cinesi implicate in casi di violazione dei diritti umani di “ripulire” la loro immagine. In particolare, sono stati indicati i casi delle aziende iFlytek, Hikvision e della controllata statunitense Ezviz: la prima avrebbe fornito alla polizia cinese un software per il riconoscimento vocale nell’ambito delle intercettazioni, mentre la seconda sarebbe stata coinvolta nella fornitura e sviluppo di tecnologie per il riconoscimento facciale utilizzate in un maxi-campo di detenzione dove sono trattenute almeno un milione di persone appartenenti alla minoranza Uigura, Kazaka e di altre minoranze perseguitate. In particolare, iFlytek è stata insignita di un premio all’interno (paradossalmente) della categoria “Tech for a better world”, mentre ad Ezviz è stato riconosciuto un titolo per l’attività di innovazione tecnologica; ora sono state inserite in una “black-list” dell’agenzia del commercio statunitense.
🇪🇺 La Banca Centrale Europea potrebbe ufficializzare già il 5 dicembre la decisione di avviare la creazione di una moneta digitale europea, per contrastare l’attività di Libra: lo sostiene Reuters, che avrebbe visionato la prima bozza di un documento nel quale si sosterrebbe anche la necessità di adottare un approccio comune alle criptovalute, oltre alla possibilità di bloccare in ambito di criptovalute i progetti più rischiosi per i consumatori.
Tag: #Facebook, #Privacy, #Gruppi, #Cina, #CES, #Libra, #UE.
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🇨🇳 Un gruppo di senatori statunitensi e di attivisti ha accusato la popolare fiera per la tecnologia mobile e fissa CES (acronimo per Consumer Electronic Show) di aiutare aziende cinesi implicate in casi di violazione dei diritti umani di “ripulire” la loro immagine. In particolare, sono stati indicati i casi delle aziende iFlytek, Hikvision e della controllata statunitense Ezviz: la prima avrebbe fornito alla polizia cinese un software per il riconoscimento vocale nell’ambito delle intercettazioni, mentre la seconda sarebbe stata coinvolta nella fornitura e sviluppo di tecnologie per il riconoscimento facciale utilizzate in un maxi-campo di detenzione dove sono trattenute almeno un milione di persone appartenenti alla minoranza Uigura, Kazaka e di altre minoranze perseguitate. In particolare, iFlytek è stata insignita di un premio all’interno (paradossalmente) della categoria “Tech for a better world”, mentre ad Ezviz è stato riconosciuto un titolo per l’attività di innovazione tecnologica; ora sono state inserite in una “black-list” dell’agenzia del commercio statunitense.
🇪🇺 La Banca Centrale Europea potrebbe ufficializzare già il 5 dicembre la decisione di avviare la creazione di una moneta digitale europea, per contrastare l’attività di Libra: lo sostiene Reuters, che avrebbe visionato la prima bozza di un documento nel quale si sosterrebbe anche la necessità di adottare un approccio comune alle criptovalute, oltre alla possibilità di bloccare in ambito di criptovalute i progetti più rischiosi per i consumatori.
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💊 Si tratta di una delle tante invenzioni escogitate dalle aziende tecnologiche impegnate nella lotta alla pandemia, finalizzate a rendere più semplice la convivenza con il virus:
🔬 in particolare, quello nell’immagine è un ventilatore polmonare “d’emergenza” sviluppato da Fitbit, azienda produttrice di smartwatch divenuta recentemente di proprietà di Google. Il ventilatore ha ricevuto dalla Food and Drugs Administration il via libera per la produzione in massa: si tratta di una soluzione emergenziale, che non potrà dunque sostituire i ventilatori attualmente utilizzati nei reparti di terapia intensiva ma che per via delle sue caratteristiche di economicità e di facilità d’uso diventano l’ideale in un contesto di scarsità di equipaggiamenti;
🌡 di uso molto più popolare sono invece i due smartphone sviluppati da Huawei (Honor Play 4 e Honor Play 4 Pro) equipaggiati di uno scanner di temperatura con un range compreso tra i -20C° e i 100C°, la cui commercializzazione probabilmente rimarrà confinata in Cina;
💦 per i possessori di smartwatch Samsung c’è invece l’app Hand Wash che, in accordo con uno studio dell’University College London, ricorderà agli utenti che ne faranno uso di lavarsi le mani almeno 10 volte al giorno per almeno 25 secondo consecutivi, oltre che prima dei pasti e dopo le visite alla toilette;
🎪 coronavirus o no, il CES 2021 di Las Vegas si farà: la Consumer Technology Association, organizzatrice di una delle più grandi fiere dell’elettronica al mondo, ha annunciato che saranno impiegate imponenti e scrupolose misure di sicurezza per evitare contagi tra i partecipanti all’evento;
👮🏻♂️ Zoom non integrerà mai la crittografia end-to-end nella versione gratuita della propria piattaforma - disponibile invece per gli utenti a pagamento - poiché in questo modo sarà possibile fornire all’FBI e alle forze dell’ordine nazionali l’accesso alle conversazioni delle videochiamate: secondo il CEO dell’azienda, Zoom viene infatti “utilizzato anche con finalità illegali”.
🕵🏻♂️ Google rischia una multa da cinque miliardi di dollari: è stata registrata in questi giorni una causa presso la corte federale di San Jose, in California, che cita Google a giudizio a causa della Modalità InCognito di Chrome. Il popolare browser di Google è accusato di non essere così “privato” come lascerebbe ad intendere: per la corte la modalità sicura di Chrome consentirebbe comunque di raccogliere dati sull’utente e le sue abitudini di navigazione attraverso servizi come Google Analytics, Google AdManager e piattaforme che effettuano browser “footprinting”, una modalità invasiva di tracciamento che assegna a ciascun utente una “impronta digitale”. La class action potrebbe arrivare ad includere “migliaia di utenti” (tanti quanti sono gli utilizzatori della Modalità InCognito) e raggiungere i 5.000$ di risarcimento a persona.
🛠 A partire da Android 11, installare applicazioni al di fuori del Play Store diventerà più complicato: la beta circolata in questi giorni della nuova versione di Android mostra infatti che, una volta concesso il permesso di installazione di app provenienti da origini non conosciute (ossia, al di fuori di Google Play), il sistema riporta l’utente nella Home del launcher, invece di proseguire con l’installazione (come avviene oggi).
Tag: #Coronavirus, #Salute, #FitBit, #Huawei, #Samsung, #Smartwatch, #CES, #Zoom, #Privacy, #Sicurezza, #Chrome, #InCognito, #Browser, #Google, #Android11.
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🔬 in particolare, quello nell’immagine è un ventilatore polmonare “d’emergenza” sviluppato da Fitbit, azienda produttrice di smartwatch divenuta recentemente di proprietà di Google. Il ventilatore ha ricevuto dalla Food and Drugs Administration il via libera per la produzione in massa: si tratta di una soluzione emergenziale, che non potrà dunque sostituire i ventilatori attualmente utilizzati nei reparti di terapia intensiva ma che per via delle sue caratteristiche di economicità e di facilità d’uso diventano l’ideale in un contesto di scarsità di equipaggiamenti;
🌡 di uso molto più popolare sono invece i due smartphone sviluppati da Huawei (Honor Play 4 e Honor Play 4 Pro) equipaggiati di uno scanner di temperatura con un range compreso tra i -20C° e i 100C°, la cui commercializzazione probabilmente rimarrà confinata in Cina;
💦 per i possessori di smartwatch Samsung c’è invece l’app Hand Wash che, in accordo con uno studio dell’University College London, ricorderà agli utenti che ne faranno uso di lavarsi le mani almeno 10 volte al giorno per almeno 25 secondo consecutivi, oltre che prima dei pasti e dopo le visite alla toilette;
🎪 coronavirus o no, il CES 2021 di Las Vegas si farà: la Consumer Technology Association, organizzatrice di una delle più grandi fiere dell’elettronica al mondo, ha annunciato che saranno impiegate imponenti e scrupolose misure di sicurezza per evitare contagi tra i partecipanti all’evento;
👮🏻♂️ Zoom non integrerà mai la crittografia end-to-end nella versione gratuita della propria piattaforma - disponibile invece per gli utenti a pagamento - poiché in questo modo sarà possibile fornire all’FBI e alle forze dell’ordine nazionali l’accesso alle conversazioni delle videochiamate: secondo il CEO dell’azienda, Zoom viene infatti “utilizzato anche con finalità illegali”.
🕵🏻♂️ Google rischia una multa da cinque miliardi di dollari: è stata registrata in questi giorni una causa presso la corte federale di San Jose, in California, che cita Google a giudizio a causa della Modalità InCognito di Chrome. Il popolare browser di Google è accusato di non essere così “privato” come lascerebbe ad intendere: per la corte la modalità sicura di Chrome consentirebbe comunque di raccogliere dati sull’utente e le sue abitudini di navigazione attraverso servizi come Google Analytics, Google AdManager e piattaforme che effettuano browser “footprinting”, una modalità invasiva di tracciamento che assegna a ciascun utente una “impronta digitale”. La class action potrebbe arrivare ad includere “migliaia di utenti” (tanti quanti sono gli utilizzatori della Modalità InCognito) e raggiungere i 5.000$ di risarcimento a persona.
🛠 A partire da Android 11, installare applicazioni al di fuori del Play Store diventerà più complicato: la beta circolata in questi giorni della nuova versione di Android mostra infatti che, una volta concesso il permesso di installazione di app provenienti da origini non conosciute (ossia, al di fuori di Google Play), il sistema riporta l’utente nella Home del launcher, invece di proseguire con l’installazione (come avviene oggi).
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🎶 Proviamo a riassumervele brevemente in questo post:
📊 innanzitutto, Spotify ha diffuso i risultati del Q2 2020: nel secondo trimestre dell’anno il servizio di streaming ha raggiunto i 138 milioni di utenti paganti (+27%) - inoltre, ogni mese 299 milioni di utenti eseguono l’accesso all’applicazione (+29% dal 2019);
😷 sempre secondo questi dati, gli effetti della pandemia sembrano non aver lasciato traccia nella popolazione: le abitudini d’ascolto sono infatti tornati ai livelli pre-lockdown - solamente, l’ascolto di musica da automobile è calato del -10%;
🎙 il 21% degli utenti della piattaforma ascolta podcast: per aumentare ulteriormente la popolazione degli ascoltatori di questo formato d'intrattenimento, Spotify sta testando delle "card" contenenti citazioni significative dei podcast in riproduzione, da condividere sui social media;
👩🏾💼 ma non è l'unico "pezzo da 90" che Spotify ha in serbo per il mercato dei podcast: a partire da oggi è stato reso disponibile (per tutti gli utenti) il podcast di Michelle Obama, moglie dell'ex-presidente Barack Obama (tra l'altro, ospite del primo episodio della serie);
👥 ma non è tutto: da oggi ogni profilo Premium di Spotify potrà creare delle playlist condivisibili con altri utenti Premium (per un massimo di cinque profili): tutti i profili potranno controllare la riproduzione dei contenuti, sia musicali che podcast.
👨🏻⚖ Si prospetta un mercoledì di fuoco per i CEO delle più grandi aziende tecnologiche americane: nel corso della giornata di oggi Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Sundar Pichai e Tim Cook saranno sottoposti ad interrogatorio da parte dei membri del Congresso statunitense. Sarà una parte clou di una più ampia indagine anti-concorrenziale, la più grande condotta dal governo degli Stati Uniti dal 2001: sono stati raccolti più di 1,5 milioni di documenti e ore di testimonianze contro le quattro aziende, accusate di aver attuato politiche mirate alla soppressione della concorrenza. Amazon, ad esempio, è stata accusata di aver utilizzato i dati dei venditori per sviluppare prodotti alternativi e più economici; Apple di chiedere una tariffa troppo alta sui profitti agli sviluppatori di app; Facebook di aver acquistato tutte le aziende che potevano essere una minaccia al suo business, mentre Google di aver instaurato un predominio nel mercato dei motori di ricerca.
👋 Niente CES per il 2021: il Consumer Electronics Show dell'anno prossimo, una delle più grandi fiere dell'elettronica, si terrà in forma completamente online a causa del perdurare della pandemia negli Stati Uniti.
Tag: #Spotify, #Statistiche, #Q22021, #Podcast, #Facebook, #Amazon, #Google, #Apple, #USA, #Antitrust, #CES, #Coronavirus.
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📊 innanzitutto, Spotify ha diffuso i risultati del Q2 2020: nel secondo trimestre dell’anno il servizio di streaming ha raggiunto i 138 milioni di utenti paganti (+27%) - inoltre, ogni mese 299 milioni di utenti eseguono l’accesso all’applicazione (+29% dal 2019);
😷 sempre secondo questi dati, gli effetti della pandemia sembrano non aver lasciato traccia nella popolazione: le abitudini d’ascolto sono infatti tornati ai livelli pre-lockdown - solamente, l’ascolto di musica da automobile è calato del -10%;
🎙 il 21% degli utenti della piattaforma ascolta podcast: per aumentare ulteriormente la popolazione degli ascoltatori di questo formato d'intrattenimento, Spotify sta testando delle "card" contenenti citazioni significative dei podcast in riproduzione, da condividere sui social media;
👩🏾💼 ma non è l'unico "pezzo da 90" che Spotify ha in serbo per il mercato dei podcast: a partire da oggi è stato reso disponibile (per tutti gli utenti) il podcast di Michelle Obama, moglie dell'ex-presidente Barack Obama (tra l'altro, ospite del primo episodio della serie);
👥 ma non è tutto: da oggi ogni profilo Premium di Spotify potrà creare delle playlist condivisibili con altri utenti Premium (per un massimo di cinque profili): tutti i profili potranno controllare la riproduzione dei contenuti, sia musicali che podcast.
👨🏻⚖ Si prospetta un mercoledì di fuoco per i CEO delle più grandi aziende tecnologiche americane: nel corso della giornata di oggi Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Sundar Pichai e Tim Cook saranno sottoposti ad interrogatorio da parte dei membri del Congresso statunitense. Sarà una parte clou di una più ampia indagine anti-concorrenziale, la più grande condotta dal governo degli Stati Uniti dal 2001: sono stati raccolti più di 1,5 milioni di documenti e ore di testimonianze contro le quattro aziende, accusate di aver attuato politiche mirate alla soppressione della concorrenza. Amazon, ad esempio, è stata accusata di aver utilizzato i dati dei venditori per sviluppare prodotti alternativi e più economici; Apple di chiedere una tariffa troppo alta sui profitti agli sviluppatori di app; Facebook di aver acquistato tutte le aziende che potevano essere una minaccia al suo business, mentre Google di aver instaurato un predominio nel mercato dei motori di ricerca.
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