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🇮🇹 Lo dice un report dell'AGCOM, secondo il quale su 40 città in oggetto di esame, ben 26 dispongono di dati in crescita rispetto al 2017. Le reti Wind, Tre, Vodafone e TIM sarebbero dunque state potenziate un po' in tutto il Paese, disponendo ora di un valore medio di download di 31Mbps (+21% risptto al 2017) e di upload di 20Mbps (+10%); Bologna registra una delle velocità in download più alte (quasi 40Mbps, +10%), seguita da Bari (34Mbps, +16%) e Milano (32Mbps, +3%); particolarmente positivi i risultati di crescita di Roma (l'ulpoad a 30Mbps cresce del 30% rispetto all'anno scorso), ma non del tutto invece per Napoli, città dove le velocità di download (21Mbps, +7%) e upload (16Mbps, +10%) rimangono sotto la media.

📊 Quali sono invece i produttori migliori sul mercato? Ce lo racconta la piattaforma AOSMark, un nuovo benchmark che tenta di stilare una classifica dei produttori più affidabili: pur non rivelando i parametri di classificazione, all'interno di una scala da 6 (miglior risultato) a 1 (peggior risultato) Google viene posizionato al primo posto con un punteggio di 3,8, seguito da OnePlus (2,75), Nokia (1,82) e Sony (1,63); Samsung si posiziona all'ottavo posto con un risultato di 1,28, mentre Huawei, Xiaomi e Asus chiudono la Top 20 fermandosi agli ultimi cinque posti, con un punteggio rispettivamente di 0,98, 0,93 e 0,77 (il peggiore di tutti).

🎭 Nuove critiche travolgono Zuckerberg: il suo post di fine anno, dove afferma di "essere fiero dei progressi fatti" in riferimento a Facebook, stride infatti con una realtà davvero nera per il social network, che ha appena trascorso quello che gli analisti hanno definito "il suo peggiore anno di sempre".

Tag: #AGCOM, #Italia, #Statistiche, #Rete, #AOSMark, #Smartphone, #OEM, #MarkZuckerberg, #Facebook.

💬 Come scrivo un commento?
♻️ Stando ad un’analisi tecnica condotta dai colleghi di XDA, pare che Google renderà obbligatoria l’implementazione delle partizioni A/B a partire da Android 11. Anche se a prima vista non vi dirà molto, si tratta di una novità molto importante, in quanto consente al sistema di installare nuove versioni di Android nello smartphone senza che l’utente sia costretto ad interrompere le proprie attività per installare l’aggiornamento. In questo modo inoltre si preverrà che lo smartphone vada incontro a problemi durante l’update, essendo sempre disponibile un backup del sistema operativo in una delle due partizioni. A partire da Android 11, i produttori che non adotteranno questa funzione non saranno dunque in grado di usare le Google App: una decisione drastica, ma che dovrebbe costringere Huawei e Samsung ad implementarla sui propri device.

💊 Sfortunatamente, non abbiamo solo buone notizie - la crisi dovuta alla pandemia persiste a colpire il settore tecnologico, che risponde con le armi a propria disposizione:
🇮🇹 la rete in Italia continua a soffrire il carico dovuto alla quarantena, con prestazioni calate del -25% circa nel settore mobile. Il CTO di Vodafone ha infatti specificato che nelle ultime settimane la connessione Internet ha subito un aumento del +50% delle richieste, specialmente nel pomeriggio, con un +25% per la rete mobile ed un +35% per quella fissa;
📛 e rimanendo in tema di rete, Google ha annunciato il ban nei confronti di pubblicità che promuovono teorie cospirazioniste contro il 5G e le sue (fasulle) connessioni con la pandemia, sia sul motore di ricerca che su YouTube;
👁 tenetevi strette le vostre password Zoom: il laboratorio d’analisi Sixgil ha scoperto all’interno di un popolare forum nel dark web un post, nel quale venivano distribuite credenziali relative a 352 account Zoom, alcuni dei quali proprietari di abbonamenti a pagamento;
🐦 Jack Dorsey, CEO di Twitter, ha creato un fondo dal valore di un miliardo di dollari (circa il 30% della fortuna del miliardario) che dedicherà ad iniziative ed organizzazioni impegnate nella lotta al coronavirus;
👨🏻‍💻 quando finirà la pandemia? Non chiedetelo a Microsoft, se non volete spaventarvi: l’azienda ha infatti spostato ulteriormente la data di ripresa degli eventi fisici relativi ai propri prodotti, che si terranno online fino a luglio 2021.

💀 Sia Google che Apple saranno responsabili della morte di due brand storici: secondo numerose indiscrezioni, Google potrebbe rinominare la sua suite di videoconferenze Hangouts Meet in “Google Meet”, piantando così un altro chiodo sulla bara della sua storica app di chat; d’altra parte Apple vorrebbe invece eliminare il brand Beats”, concentrando i suoi sforzi unicamente sui prodotti della linea AirPods.

Tag: #Google, #Android, #Android11, #Italia, #Statistiche, #Rete, #Zoom, #Privacy, #YouTube, #5G, #FakeNews, #Microsoft, #JackDorsey, #Twitter, #HangoutsMeet, #Apple, #Beats.

💬 Come scrivo un commento?
💸 In seguito all’aggiornamento del suo white paper (dovuto alle minacce degli enti regolatori), Libra non sarà più una valuta trans-nazionale: rilascerà invece una serie di stablecoins, ossia di monete digitali legate a valute esistenti (ad esempio, i LibraEUR saranno legati agli euro); queste poi andranno a comporre ogni unità della valuta principale (Libra) scambiata sulla piattaforma - si scongiura così il pericolo per cui Libra possa diventare una valuta indipendente, adottata da nazioni economicamente più deboli e prive di una moneta forte. Cade inoltre lo stesso concetto di “blockchain”: il nuovo regolamento limita infatti ai membri della Libra Association la possibilità di gestire i nodi di produzione della valuta, mentre le app che vorranno integrare Libra dovranno inviare una richiesta alla Financial Action Task Force, o sottoporsi a limiti di transazione.

💊 Ma la vicenda di Libra è soltanto una delle tante notizie che hanno coinvolto nelle scorse ore il mondo della tecnologia - molte delle quali, ovviamente, hanno come corresponsabile la pandemia globale da COVID-19:
🕵🏻‍♂️ la più sconcertante è quella riportata da Zillon Labs, secondo il quale Bill Gates è diventato il principale soggetto delle fake news sul coronavirus. Le teorie cospirazioniste che lo coinvolgono nella diffusione della malattia sono state menzionate 1,2 milioni di volte su TV e social network, il 33% in più rispetto al secondo argomento più quotato - la correlazione tra 5G e l’espandersi della pandemia. I 10 video cospirazionisti più popolari su YouTube su Bill Gates sono stati visti oltre 5 milioni di volte, mentre i 16.000 post Facebook sull’argomento rintracciati dal New York Times avevano più di 900mila interazioni;
🔎 rimanendo in tema, Facebook da oggi segnalerà ad ogni utente che abbia interagito con un post sul coronavirus (rivelatosi poi falso) una notifica, contenente una spiegazione di “debunking” sulla fake news fornita dalla WHO;
📨 Google ha poi reso noto che i sistemi di analisi di GMail hanno individuato oltre 18 milioni di email infette (contenenti malware e tecniche di phishing) e 100 milioni di email SPAM, inviate ogni giorno e aventi come tematica la pandemia;
🚫 la ripresa sarà lenta: dopo Microsoft, anche Facebook ha cancellato qualunque evento fisico che preveda la partecipazione di più di 50 persone, da oggi al 2021 - compresa la conferenza Oculus Connect 7;
📶 buone notizie invece dall’Europa: l’Autorità europea per la Regolamentazione delle Comunicazione Elettriche (BEREC) ha dichiarato che, dopo un’iniziale sofferenza, le prestazioni della rete in Europa hanno iniziato a stabilizzarsi.

🔐 Google mette fuori gioco i fleeceware (che cosa sono?): per evitare brutte sorprese, ogni app del Play Store dovrà da oggi chiarire esplicitamente i costi dei propri abbonamenti a pagamento, oltre alle modalità di cancellazione delle prove gratuite - a ridosso della scadenza della demo Google invierà comunque un’email di avviso; ogni volta che poi si disinstallerà un’app con una sottoscrizione attiva, si riceverà una notifica.

Tag: #Libra, #Facebook, #Coronavirus, #Salute, #BillGates, #FakeNews, #GMail, #WHO, #Rete, #PlayStore, #Fleeceware.

💬 Come scrivo un commento?
💳 Si tratta della risposta del mondo Android alla Apple Card. L’immagine che vedete (non definitiva) mostra quale potrebbe essere l’interfaccia dell’app gestionale della carta di debito di Google, chiamata Google Card, la quale dovrebbe diventare la spina dorsale del sistema di pagamento di Google, noto come Google Pay. La carta si appoggerà al circuito VISA - potrebbe quindi essere supportata anche da Mastercard - e disporrà di due numeri seriali: il primo, virtuale, sarà resettabile a piacere in caso di necessità, mentre il secondo sarà legato alla versione fisica della carta; in questo modo, in caso di perdita della seconda, sarà ancora possibile usare la versione digitale per i propri acquisti. A seconda dell’uso che Google potrebbe fare dei dati, la svolta finanziaria potrebbe diventare dunque il secondo mercato per importanza della compagnia, dopo quello delle pubblicità.

💊 Mentre Google lavora alla sua entrata nel mondo del credito, il mondo (tecnologico) in sé continua a combattere contro la pandemia:
💸 a volte la lotta è senza successo: Tor Project, l’azienda responsabile dello sviluppo del browser Tor, ha dovuto annunciare il licenziamento di 13 sviluppatori e impiegati (su 35) a causa della crisi economica provocata dal COVID-19;
🇮🇹 la rete vi è sembrata più lenta in questi giorni? Per forza: secondo Akamai, in Italia si è registrato un aumento del +30% dell’utilizzo della rete Internet tra febbraio e marzo 2020, quando solitamente tale crescita si attesta su un +3%;
☎️ ma spesso l’uso della rete è necessario per alleviare la solitudine: lo sa bene WhatsApp, i cui recenti aggiornamenti al codice della propria applicazione lasciano intendere che presto potrebbe aumentare il numero massimo di partecipanti alle chiamate vocali e alle videochiamate, attualmente fermo a 4 partecipanti;
📺 ogni azienda tecnologica intende comunque fare la propria parte: per questo Netflix ha deciso di rendere disponibile sul proprio canale YouTube (anche in Italia) alcuni documentari normalmente non accessibili ai non abbonati: i temi toccati dalle produzioni Netflix riguardano lo sport, la natura e l’educazione;
👁 ma anche in tempi di bisogno c’è qualcuno che tenta di approfittarne: i ricercatori di Trend Micro hanno scoperto un’app, denominata “Coronavirus Updates” e distribuita dall’azienda Concipit Shop sul Play Store, che nascondeva al suo interno uno spyware.

🚫 Continuano le proteste contro il 5G nel Meridione italiano: il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha firmato un’ordinanza nella quale si vieta l’installazione di torri per il 5G nel territorio comunale, mentre il sindaco di Siracusa Francesco Italia ha dichiarato la propria contrarietà all’introduzione di tecnologia 5G nella propria città.

Tag: #GoogleCard, #Google, #Salute, #Coronavirus, #Statistiche, #Italia, #Rete, #Tor, #WhatsApp, #Netflix, #Sicurezza, #Malware, #5G.

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