🇮🇹 Questo è il risultato di uno studio compiuto da Magnite su oltre 10.000 consumatori residenti nell'Unione Europea. Dai dati relativi all'Italia scopriamo infatti che l’83% dei nostri connazionali usa una piattaforma di streaming almeno una volta a settimana, mentre poco più di un italiano su due (52%) accede quotidianamente a servizi come Netflix e Prime Video; la passione per queste piattaforme è tale che nonostante in media vengano spesi €24 al mese in abbonamenti di streaming video, il 67% dei rispondenti allo studio sostiene di essere disposto a spendere di più, fino a €31 al mese. Non ci sorprende: per il 57% del campione gli show migliori si trovano solo sulle piattaforme di streaming, mentre solo il 27% pensa che i programmi televisivi siano ancora i più interessanti in circolazione.

🗣 Le videochiamate stanno diventando sempre più una quotidianità e Google Duo, app di videochat di Google, lo sa bene avendo trasmesso solo nel 2020 oltre un bilione di minuti di videochiamate. Tutto ciò mette però in sofferenza l'infrastruttura telematica del pianeta: è per questo che Google ha presentato Lyra, un nuovo codec per la compressione dell'audio nelle videochiamate. Lyra è stato testato su migliaia di ore di audio in oltre 70 lingue, garantendo così un’efficiente riproduzione del parlato e un'efficace compressione dell'audio trasmesso. Stando alle prime demo, l'audio filtrato da Lyra sulle connessioni più deboli (fino a 2G) è di qualità inferiore ma completamente comprensibile. Lyra, attualmente attivo su Google Duo, diventerà presto open-source affinché sia adottato da quante più piattaforme possibili.

🐦 Buone notizie per gli utenti Android di Twitter, che a partire da oggi potranno accedere e partecipare agli Spazi - versione di Twitter delle stanze virtuali di Clubhouse; entro la fine del mese dovrebbero essere in grado anche di creare Spazi autonomi.

Tag: #Italia, #Statistiche, #StreamingVideo, #GoogleDuo, #Lyra, #Twitter, #Spazi.

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🗣 Grande anteprima dal Google I/O! Alcuni sviluppatori hanno infatti scoperto una nuova funzionalità, chiamata “Guacamole”, relativa al Google Assistant e capace di abilitare l’uso dell’assistente personale di Google senza la parola chiave “Hey Google”. In questo modo sarebbe possibile dare ordini diretti ai propri dispositivi smart alimentati dal Google Assistant senza anticipare i comandi dal termine “Hey Google”. (via @appelmoladg)

Tag: #AirDrop, #Apple, #Sicureza, #Twitter, #Spazi, #Google, #GoogleAssistant.

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🐦 Gli Spazi arrivano anche su Android: Twitter ha confermato l’arrivo anche per gli utenti del sistema operativo di Google della capacità di avviare Spazi (alternativa di Twitter di Clubhouse) autonomi - funzione che finora era appannaggio solo dei partecipanti alla beta dell’applicazione. (via @appelmoladg)

Tag: #Luna, #Nokia, #4G, #Meteo, #Eco, #Inquinamento, #Twitter, #Spazi.

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🐦 Volete aprire uno “Spazio” su Twitter? Non dovete più aspettare: Twitter ha avviato il rollout per tutti gli utenti Android della facoltà di avviare i propri “Spazi”, stanze virtuali à la Clubhouse dotate però di live-captioning e, in futuro, di opzioni di monetizzazione. L’unica pecca? Vi occorreranno almeno 600 follower per avviare uno Spazio! (via @appelmoladg)

Tag: #Apple, #Epic, #AppleVsEpic, #Fortnite, #Vodafone, #Google, #Operatori, #Twitter, #Spazi.

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🐦 Mettete un biglietto d’ingresso ai vostri “Spazi”, la versione di Twitter delle Stanze di Clubhouse: da oggi chiunque abbia almeno 18 anni, 1.000 follower e abbia tenuto almeno tre Spazi nell’ultimo mese potrà tenere Spazi a pagamento, a patto di essere disposto a cedere il 20% della quota a Twitter (dopo aver calcolato un -30% di commissioni richiesto da Apple e Google). (via @appelmoladg)

Tag: #Google, #NewYork, #Batteria, #Twitter, #Spazi.

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