🎁 Che cosa significhi, ancora non lo sa nessuno: "Crack the code" è infatti uno degli slogan che accompagnano il nuovo contest lanciato da OnePlus in collaborazione con Google, "Crackables"e che prenderà il via il prossimo 18 settembre. Non è ancora chiaro come si svolgerà il concorso né quali saranno i premi finali, ma è probabile che si tratti di un evento simile a quello lanciato da OnePlus l'anno scorso per la promozione del nuovo Top di Gamma OnePlus 6, che coinvolse Gameloft e il suo celebre gioco mobile Asphalt 8: Airborne.
👶🏻 Arriva finalmente in Italia YouTube Kids, la suite di YouTube dedicata esclusivamente ai bambini: i contenuti sono filtrati da Google perché siano adatti ad un pubblico di minori, mentre il genitore potrà controllare le attività del figlio e impostare un timer per regolare l'uso della piattaforma. Va ricordato comunque che spesso l'app non si è dimostrata in grado di filtrare completamente i contenuti presentati, offrendo ai suoi utilizzatori video non idonei o palesemente per adulti.
💀 Tristi, tristi notizie per gli utenti Android: Google ha deciso infatti di discontinuare Inbox, la versione "alternativa" di GMail lanciata nel 2014 e che verrà chiusa definitivamente nel marzo 2019.
Tag: #OnePlus, #Google, #Contest, #YouTube, #YouTubeKids, #Inbox, #GMail.
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👶🏻 Arriva finalmente in Italia YouTube Kids, la suite di YouTube dedicata esclusivamente ai bambini: i contenuti sono filtrati da Google perché siano adatti ad un pubblico di minori, mentre il genitore potrà controllare le attività del figlio e impostare un timer per regolare l'uso della piattaforma. Va ricordato comunque che spesso l'app non si è dimostrata in grado di filtrare completamente i contenuti presentati, offrendo ai suoi utilizzatori video non idonei o palesemente per adulti.
💀 Tristi, tristi notizie per gli utenti Android: Google ha deciso infatti di discontinuare Inbox, la versione "alternativa" di GMail lanciata nel 2014 e che verrà chiusa definitivamente nel marzo 2019.
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😓 Anzi: per i moderatori di contenuti si tratta di un lavoro terribile. Secondo un'inchiesta del sito The Verge, i moderatori di Facebook sarebbero sottoposti a pressioni psicologiche "inumane" a causa dell'alta quantità di contenuti illegali revisionata ogni giorno, che spazia dal gore alla pedofilia, a fronte di un salario relativamente modesto (tra i 24mila e i 30mila dollari l'anno). Come conseguenza, alcuni avrebbero sviluppato sintomi da stress post-traumatico (PSTD), altri si sarebbero convinti delle teorie complottiste incaricati di moderare, altri ancora farebbero uso di droghe leggere e avrebbero rapporti sul luogo di lavoro.
👮🏻♂️ Tuttavia, affidarsi ad algoritmi che sostituiscano gli esseri umani nella moderazione dei contenuti non sembra funzionare: ne sa qualcosa YouTube, che da diversi giorni è al centro di un ciclone mediatico per via dell'alto numero di contenuti pedopornografici riscontrati nella sezione "YouTube Kids", dedicata ai ragazzi. Ma non sono gli unici: uno psicologo ha trovato una serie di canali che, all'interno di video per bambini, inserivano istruzioni per il suicidio e l'autolesionismo minorile. I canali sono stati ovviamente cancellati.
💸 Il 5G si avvicina, ma quanto inlfuirà la nuova tecnologia sui prezzi delle promozioni? Marc Allera, a capo dell'operatore britannico EE, sostiene che il 5G dovrebbe provocare un aumento di 2€/3€ delle attuali tariffe.
Tag: #Facebook, #Moderatori, #YouTube, #YouTubeKids, #Scandalo, #5G.
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👮🏻♂️ Tuttavia, affidarsi ad algoritmi che sostituiscano gli esseri umani nella moderazione dei contenuti non sembra funzionare: ne sa qualcosa YouTube, che da diversi giorni è al centro di un ciclone mediatico per via dell'alto numero di contenuti pedopornografici riscontrati nella sezione "YouTube Kids", dedicata ai ragazzi. Ma non sono gli unici: uno psicologo ha trovato una serie di canali che, all'interno di video per bambini, inserivano istruzioni per il suicidio e l'autolesionismo minorile. I canali sono stati ovviamente cancellati.
💸 Il 5G si avvicina, ma quanto inlfuirà la nuova tecnologia sui prezzi delle promozioni? Marc Allera, a capo dell'operatore britannico EE, sostiene che il 5G dovrebbe provocare un aumento di 2€/3€ delle attuali tariffe.
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🚕 La società sussidiaria di Google e specializzata nella produzione di automobili a guida autonoma ha infatti stretto una partnership con Nissan, Renault e Mitsubishi per “valutare opzioni di mercato”: non è stato infatti specificato alcun obiettivo comune alle aziende, ma secondo molti la guida autonoma sarà al centro della collaborazione. E sarebbe dovuta essere anche al centro della fusione tra il colosso FCA e Renault, che sarebbe ripreso dopo una prima (e apparentemente definitiva) interruzione: FCA, che da tempo collabora con Waymo (solo l’anno scorso fornì all’azienda oltre 60mila minivan), si è però avvicinata recentemente alla startup Aurora, anch’essa impegnata nella guida autonoma.
👶🏻 Grandi movimenti in casa YouTube: l’azienda starebbe infatti prendendo in considerazione l’idea di spostare tutti i video dedicati ai bambini all’interno dell’applicazione YouTube Kids, pur consapevole del fatto che quest’azione “potrebbe diminuire le entrate”. La scelta sarebbe dettata non solo dalla dovuta apprensione dei dirigenti YouTube nei confronti di scandali coinvolgenti minori avvenuti in passato, ma anche a causa dell’apertura di un’indagine federale sulle pratiche di salvaguardia dei bambini e minorenni sulla piattaforma, considerate inefficienti.
🎙 Buone notizie invece per gli amanti dei podcast: l’app Waze ha infatti annunciato la propria integrazione con l’app per podcast Castbox, permettendo così di controllare la riproduzione dei podcast per come avviene già oggi con la musica sulle piattaforme Spotify e (ma solo negli USA) Pandora.
Tag: #Waymo, #FCA, #Renault, #GuidaAutonoma, #YouTube, #YouTubeKids, #Waze, #Podcast, #Castbox.
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👶🏻 Grandi movimenti in casa YouTube: l’azienda starebbe infatti prendendo in considerazione l’idea di spostare tutti i video dedicati ai bambini all’interno dell’applicazione YouTube Kids, pur consapevole del fatto che quest’azione “potrebbe diminuire le entrate”. La scelta sarebbe dettata non solo dalla dovuta apprensione dei dirigenti YouTube nei confronti di scandali coinvolgenti minori avvenuti in passato, ma anche a causa dell’apertura di un’indagine federale sulle pratiche di salvaguardia dei bambini e minorenni sulla piattaforma, considerate inefficienti.
🎙 Buone notizie invece per gli amanti dei podcast: l’app Waze ha infatti annunciato la propria integrazione con l’app per podcast Castbox, permettendo così di controllare la riproduzione dei podcast per come avviene già oggi con la musica sulle piattaforme Spotify e (ma solo negli USA) Pandora.
Tag: #Waymo, #FCA, #Renault, #GuidaAutonoma, #YouTube, #YouTubeKids, #Waze, #Podcast, #Castbox.
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🇨🇳 Il Wall Street Journal, in collaborazione con altri analisti, avrebbe scoperto che il produttore di smartphone cinese avrebbe ottenuto, da parte del governo di Pechino, aiuti statali per un valore complessivo di 75 miliardi di dollari dal 1998 ad oggi. Principalmente, in forma di linee di credito e prestiti per 46 miliardi, a cui si sommano 25 miliardi di dollari di agevolazioni fiscali, 2 miliardi in sconti sull’acquisto di terreni e 1,6 miliardi in sovvenzioni. Una generosità piuttosto singolare, se si tiene conto che nel 2014-19 somme simili sono state 17 volte superiori a quelle concesse a competitor come Nokia e Ericsson; 16 miliardi di dollari di prestiti sono poi stati concessi dalle banche cinesi le quali, essendo controllate dallo Stato, solitamente non si espongono per prestiti tanto grandi mentre nel caso di Huawei hanno sfondato ogni record storico. Huawei ha annunciato un’azione legale, sostenendo di non aver ricevuto alcun aiuto superiore a quelli solitamente concessi alle aziende in Cina.
👶🏻 YouTube avrebbe preso seriamente in considerazione l’idea di revisionare manualmente ogni video selezionato per la visione su YouTube Kids, versione del sito dedicata ai bambini. La necessità sarebbe nata dopo alcuni scandali che hanno danneggiato seriamente la reputazione della compagnia, causati dalla scoperta su YouTube Kids di video dai contenuti disturbanti ma indirizzati ad un pubblico di minori - nonostante la piattaforma si proponga come “spazio sicuro” nel quale i bambini possono guardare video senza problemi. L’idea, quasi arrivata a compimento, sarebbe stata bloccata in extremis dalla CEO dell’azienda, Susan Wojciki: secondo la sua opinione, se YouTube avesse autorizzato tali controlli si sarebbe ufficialmente trasformato in una “società di media”, le quali detengono un maggiore grado di responsabilità nei confronti dei contenuti presenti al loro interno.
📸 Sony non sarebbe in grado di venire incontro alle esigenze del mercato delle fotocamere per smartphone: per quanto l’azienda detenga il 50% dello spazio di mercato (producendo, tra le altre cose tutte le fotocamere degli iPhone), la domanda di lenti e sensori di fotocamere sarebbe così alta - visto l’aumentare delle lenti su ogni singolo modello di smartphone - che l’azienda “si troverà costretta a scusarsi con i consumatori”, secondo le parole di Terushi Shimizu, a capo della produzione di semiconduttori.
Tag: #Huawei, #Smartphone, #YouTube, #YouTubeKids, #Sony, #Fotografia.
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👶🏻 YouTube avrebbe preso seriamente in considerazione l’idea di revisionare manualmente ogni video selezionato per la visione su YouTube Kids, versione del sito dedicata ai bambini. La necessità sarebbe nata dopo alcuni scandali che hanno danneggiato seriamente la reputazione della compagnia, causati dalla scoperta su YouTube Kids di video dai contenuti disturbanti ma indirizzati ad un pubblico di minori - nonostante la piattaforma si proponga come “spazio sicuro” nel quale i bambini possono guardare video senza problemi. L’idea, quasi arrivata a compimento, sarebbe stata bloccata in extremis dalla CEO dell’azienda, Susan Wojciki: secondo la sua opinione, se YouTube avesse autorizzato tali controlli si sarebbe ufficialmente trasformato in una “società di media”, le quali detengono un maggiore grado di responsabilità nei confronti dei contenuti presenti al loro interno.
📸 Sony non sarebbe in grado di venire incontro alle esigenze del mercato delle fotocamere per smartphone: per quanto l’azienda detenga il 50% dello spazio di mercato (producendo, tra le altre cose tutte le fotocamere degli iPhone), la domanda di lenti e sensori di fotocamere sarebbe così alta - visto l’aumentare delle lenti su ogni singolo modello di smartphone - che l’azienda “si troverà costretta a scusarsi con i consumatori”, secondo le parole di Terushi Shimizu, a capo della produzione di semiconduttori.
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