Avvocato Vercellotti | Avvocato del Digitale | Legal for Digital
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Unico Avvocato del Digitale®️ d’Italia

In questo canale troverai aggiornamenti legali relativi al mondo del Digitale come Gdpr, Copyright, Contest, Digital Contracts e gestione legale della Brand Reputation

Per una consulenza: studio@legalfordigital.it
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🎁 WEBINAR GRATUITO

Tag
: #legaltech

“Assistente virtuale: gestione delle problematiche legali”

Proprio così, hai letto bene! L’academy apre di nuovo le porte a tutti per un giorno… ma i posti sono limitati!

Hai la possibilità di capire:
✔️ quali collaborazioni puoi creare e come regolarle
✔️ come gestire i rapporti coi clienti
✔️ quali responsabilità ed esoneri di responsabilità sono necessari.

Iscriviti al webinar per scoprire quali saranno le altre tematiche che andrò a trattare!

👇 Segui il link per registrarti

🔺Partecipa perché l’evento rimarrà registrato solo per i membri dell’academy.

Quando sarà il grande evento?

🗓Giovedì 9 giugno ore 18:00

👉 Segnalo in agenda per non perdertelo!

Hai tempo per iscriverti fino al 7 giugno!

Ci vediamo on-line!
🎯 RECENSIONI: TI SEI ADEGUATO ALLE NUOVE REGOLE?

Tag
: #ecommerce

Il 28 maggio scorso era il termine entro cui l’Italia doveva aver recepito la Direttiva Omnibus, emanata dall’EU nel 2019.

A pochi giorni dalla scadenza, disegno di legge che prevede la delega al governo per il recepimento della Direttiva era in corso di esame in commissione.

Allora c’è ancora tempo per adeguarsi?
No: molto probabilmente la legge sarà self-executing, quindi immediatamente esecutiva.

La Direttiva non si occupa solo di mettere un’ulteriore stretta alle recensioni false, obbligando i venditori ad essere molto più trasparenti in merito a come vengono acquisite le recensioni, ma contiene altre importanti novità, che vanno ad impattare sulla redazione delle condizioni di vendita.

Tu hai adeguato il tuo e-commerce?

👉 Leggi l’articolo per sapere se sei a rischio di sanzioni!


😉 @avvocatovercellotti
🎯GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL CONTRATTO

Tag
: #contratti

Qui puoi trovare una checklist di tutti gli elementi che non possono mancare all’interno del tuo contratto.

1️⃣ Le parti: è facile stabilire chi è la controparte quando è un libero professionista, meno scontato quando siamo di fronte ad una società in cui ci sono più soci con diversi ruoli: chi è autorizzato a firmare per quell’attività? Se la persona che firma non è autorizzata il contratto è carta straccia;
2️⃣ L’attività si intende la definizione nel dettaglio dell’attività da svolgere. Con questo intendo che deve essere chiarito qual è il servizio, cosa comprende ed eventualmente cosa non comprende;
3️⃣ Prezzo e modalità di pagamento: va esplicitato il prezzo nel totale e come andrà pagato: in anticipo, a rate. E, in questo secondo caso, andrà definita la scadenza di ogni rata. Se invece c’è un acconto e un saldo vanno inserite le date di pagamento di entrambi. Se ci sono pagamenti particolari, ad esempio a performance, vanno definiti criteri e data di scadenza di ogni pagamento a obiettivo raggiunto;
4️⃣ Durata del contratto: ci sono attività one shot, come una formazione della durata di 8 ore, dove, esaurite queste 8 ore, l’attività è terminata. Abbiamo attività continuative, come la gestione di un account social, in cui va definita la durata del contratto e può essere prevista le modalità di rinnovo tacito;
5️⃣ Gli exit del contratto: abbiamo già citato la possibilità di rinnovo: è obbligatorio prevedere un termine di disdetta in caso di rinnovo tacito. Si può prevedere un recesso a favore nostro, come fornitori del servizio, e/o a favore del cliente. Ricordo che la previsione del diritto di recesso non è obbligatoria nel momento in cui si collabora con un soggetto professionista o società (quindi non con un privato). Un altro exit è la clausola risolutiva espressa che fa venire meno il contratto a determinate condizioni, come ad esempio il mancato pagamento.
6️⃣ Obblighi: non solo del fornitore, ma anche del cliente. Pensiamo a tutte quelle attività che deve svolgere il cliente per permetterci di collaborare. È chiaro che cambia da attività ad attività, ma pensiamo anche solo alle necessità di consegna di un determinato materiale da parte del cliente, senza quel materiale spesso l’attività non si può svolgere.
7️⃣ Autorizzazioni: cosa intendo? Se penso ad un’attività di gestione social è necessaria l’autorizzazione ad accedere agli account e gestirli, oltre che l’accesso al business manager. Se penso ad una gestione di un sito web bisogna considerare tutte le credenziali per accedere e poter agire su quel sito. Ma non solo, se pensiamo a tutte le autorizzazioni che riguardano l’accesso al materiale e il relativo obbligo di riservatezza, perché magari il fornitore del servizio entra in contatto con informazioni che devono rimanere riservate.
Poi possiamo avere tutta una serie di clausole eventuali.
Accettazione espressa delle clausole: non è una clausola del contratto ma è fondamentale per la sua validità, in altre parole serve la doppia firma del contratto da entrambe le parti.

📌 Siamo noi avvocati a doverci occupare della redazione del contratto, ma ci teniamo che i nostri clienti abbiano già un’infarinatura sull’argomento.

Per questo abbiamo creato Legal for Digital Academy!

Un’academy in cui trovare ogni settimana contenuti e nozioni fondamentali per aumentare le tue competenze in ambito legale.

Academy legale si.. ma mica scritta in legalese!!

Se ancora non l’hai fatto, candidati subito!

👇 Ecco il link alla landing

😉 @avvocatovercellotti
🎯 CORSO PRATICO PER ASSISTENTI VIRTUALI

Tag:
#legaltech

Un nuovo corso dell’avvocato del digitale!

Il corso è rivolto agli assistenti virtuali. Qualsiasi sia la tua specializzazione le implicazioni legali sono all’ordine del giorno. Non farti cogliere impreparato.

COSA PREVEDE IL PROGRAMMA?

✔️ Un’ora di formazione pratica e 30 minuti di Q & A
✔️ Poca teoria e tanta pratica con i case study

QUALI ARGOMENTI TRATTEREMO?

Principalmente 4 punti:

1️⃣ Collaborazione con i clienti.
2️⃣ Trattamento dati personali.
3️⃣ Collaborazione con colleghi.
4️⃣ Diritto d’autore.

🎧 Se pensi che questi argomenti possano esserti utili, non perdere l’occasione e iscriviti al corso online dell’avvocato del digitale!

🗓 QUANDO: 30 giugno 2022 ore 18:00.

💥 solo 90 posti disponibili!
💥 Non perderti la promo in earlybird!

🔺 Le iscrizioni sono aperte fino al 26 giugno ore 18.00

👇 Se sei iscritto in academy vai al post dell’evento che c’è l’offerta riservata per te!

😉 @avvocatovercellotti
🎯 TI SPIEGO LA BLOCKCHAIN CON LINGUAGGIO ACCESSIBILE

Tag
: #NFT #copyright

Di fronte a questa importante evoluzione non si può far finta di niente.
Per le sue caratteristiche è possibile che la blockchain avrà un impatto importante nelle nostre vite.

Questa tecnologia, o registro distribuito, o nuova internet non ha un’applicazione limitata all’ambito finanziario, e anche pensarla solo in relazione al Metaverso o agli NFT è limitante.

Non ambiamo a dare una spiegazione tecnica o tecnologia della blockchain, ci limitiamo al nostro ambito legale, e all’utilizzo che può essere fatto dai professionisti del web per tutelare le proprie opere d’ingegno di copy e grafiche.

Visto che noi quanto voi siamo spesso vittime di plagio!

Sappiamo che, come spesso accade, il legislatore non è al passo con le evoluzioni tecnologiche, quindi al momento ci atteniamo agli aggiornamenti della giurisprudenza.

👉 Inizia a formarti sulla blockchain!

👉 Leggi il mio articolo sul blog dello studio!


😉 @avvocatovercellotti
🎯UN’INTELLIGENZA ARTIFICIALE HA DIRITTO AL COPYRIGHT?

Tag:
#copyright

Sappiamo che, in Italia, il diritto d’autore tutela la creazione di opere creative e originali.

🤖 Ma se a creare l’opera non è una persona ma un’intelligenza artificiale?

Riportiamo un caso successo negli Stati Uniti, quando il 14.02.2022 è stata respinta, dal Copyright Office, la richiesta di proteggere, attraverso il copyright, l’opera d’arte creata da un’intelligenza artificiale.
La macchina ideata dal Dott. Stephen Thaler, chiamata “Creativity Machine” ha realizzato un’immagine bidimensionale intitolata “A Recent Entrance to Paradise”.

Già nel 2018, il Dott. Thaler aveva depositato una richiesta di registrazione dell’opera indicando la macchina come unica autrice dell’opera e sé stesso come richiedente della registrazione, in quanto proprietario della macchina.

La richiesta di registrazione è stata rifiutata. Ma perché?

Motivo del rigetto è che in mancanza dell’apporto creativo umano si è ritenuto che l’opera non potesse beneficiare della tutela del Copyright regolata dalla normativa statunitense.

Il Dott. Thaler presentò, poi, ricorso al Review Board, chiedendo la revisione della domanda, a fondamento di due principi:

1️⃣ nella legislazione americana non è presente un esplicito divieto di tutelare opere create da un’intelligenza artificiale;
2️⃣ negli Stati Uniti ci sono già entità artificiali che godono dei “diritti di copyright” su opere d’arte, ad esempio le società.

Pensiamo, infatti, ad un’opera creata da un dipendente di un’azienda: a chi spetta il diritto di sfruttamento economico dell’opera?

Al datore di lavoro che, se anche fosse una società, ne sarebbe titolare dei diritti sull’opera. Questo succede anche quando è una persona giuridica ad acquistare i diritti d’autore sull’opera, e pure in questo caso si tratta di un’entità non umana ad esserne titolare.

Nonostante ciò, anche il Review Board, non ha accolto la richiesta, ritenendo essenziale l’intervento umano per la creazione di un’opera sottolineando come la Corte Suprema abbia sempre interpretato in modo uniforme e coerente tale definizione, in cui risulti necessario un nesso tra la mente umana e l’espressione creativa.

È stato anche sottolineato come le società non siano analoghe alle macchine artificiali ai fini del copyright perché queste ultime non possono impegnarsi contrattualmente. Infatti nel caso in cui l’opera venga realizzata dal dipendente, questo è vincolato da un contratto con la società, al contrario una macchina non può sottoporre alcun contratto.

Partiamo dal presupposto che il diritto di copyright negli Stati Uniti è diverso da quello presente in Italia. Probabilmente in Italia lo scienziato sarebbe riuscito ad ottenere la protezione: infatti mentre la legislazione statunitense tutela principalmente i diritti patrimoniali d’autore e per far valere giudizialmente i diritti sull’opera è necessaria la registrazione della stessa, in Italia il diritto d’autore nasce nel momento in cui si crea l’opera.

Tuttavia, in entrambi i casi si ha un vuoto legislativo.

Con il passare del tempo si avranno sempre di più opere create da intelligenze artificiali e allora di chi sono queste opere se non possono essere né della macchina né del proprietario della macchina?

Se tu fossi il legislatore, quale scelta faresti per colmare questo vuoto legislativo?

👉 Conosci l’academy?

Ancora no?! Rimediamo subito!

L’academy nasce per poter trasmettere nozioni base di diritto ai nostri clienti. Questo perché?

Un professionista del web con nozioni di diritto è un passo avanti rispetto agli altri!

Ma non solo, puoi trovare contenuti informativi, come questo, in modo da restare sempre aggiornato su varie tematiche.

E tu cosa aspetti? Non restare indietro!

👇 Ecco il link alla landing

😉 @avvocatovercellotti
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🎯 TUTELA TE E I TUOI CLIENTI

Tag:
#legaltech

Sei un assistente virtuale e aspiri a scalare il business?

Sei nel posto giusto!

Se devi impostare le regole del rapporto di collaborazione con il tuo cliente o prevedi di avere dei colleghi collaboratori, questo corso è adatto a te.

Hai ancora pochi giorni per usufruire della promo: se acquisti entro il 20 giugno ore 18:00 con coupon sconto EARLYBIRD pagherai solo 69 euro (IVA compresa)!

🚀 Poca teoria ma molta pratica, linguaggio accessibile a tutti, senza dare nulla per scontato.

🤔 È necessario avere competenze legali? Assolutamente no!

Ma dopo il corso sarai in grado di gestire tutte le implicazioni legali che derivano dalla tua professione.

Ed è fondamentale, perché il tuo cliente dà per scontato che tu svolga le tue mansioni in conformità con la legge. Se poi utilizzi le tue competenze anche per tutelarti, rispetto a clienti e collaboratori, per te è ancora meglio!

Cosa aspetti?

👉Corri a iscriverti!

💥 Solo 90 posti disponibili!
💥 Se fai parte di LFD academy vai nella sezione eventi dove trovi la promo a te dedicata.

👇Per i dettagli del programma link qui sotto!
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🎯 TI È MAI CAPITATO DI CONCLUDERE UN CONTRATTO TRA PIÙ PARTI?

Tag:
#contratti

Ad uno studente dell’academy sì.
Ci ha chiesto quindi un chiarimento sulla piattaforma:
una web agency è tutelata nei contratti multipli?

Abbiamo deciso di condividere la risposta anche con te, visto che questa prassi del contratto tra più parti è sempre più frequente:

📝Sempre più spesso le aziende collaborano insieme per chiedere delle prestazioni alla web agency.

Fino a qualche anno fa la prassi era che un’unica azienda si intestava il contratto, e poi veniva fatta una divisione interna per le varie prestazioni e pagamenti.

Oggi, invece, le aziende tendono a chiedere una contrattualizzazione diversificata per ognuna di esse. Questo consente anche di usufruire del piano di restituzione dei soldi a fondo perduto da parte dello Stato, il cosiddetto PNRR.

👀 Un aspetto da chiarire è la differenza tra “parti” e “soggetti” nel contratto. Normalmente in un contratto tra cliente e agenzia/freelance le parti sono due: da una parte abbiamo il fornitore del servizio (la web agency) e dall’altra il beneficiario dello stesso, vale a dire il cliente. Può succedere che da una parte o dall’altra i soggetti siano più di uno:

Ci sono più soggetti-fornitori: la parte contrattuale è una sola, ma all’interno della stessa ci sono più soggetti. Può esserci l’agenzia che sviluppa il sito, il freelance che si occupa dell’advertising su Google, e il grafico che realizza il logo. I soggetti sono molteplici, ma la parte è una.

Ci sono più clienti: spesso succede, come nel caso a noi proposto, che il fornitore è unico, ma i beneficiari del servizio sono più clienti. Se la prestazione è unica e va a beneficio di tutti e tre i soggetti, la cosa migliore è avere un unico contratto. Ma se ciascuno dei soggetti ha diritto a prestazioni diverse, la situazione è diversa. Pensiamo ad esempio allo sviluppo di tre siti web: la redazione di un unico contratto non ha senso, anche perché comporterebbe un appesantimento delle responsabilità del fornitore (la web agency). Mettiamo che i clienti siano soddisfatti per due dei tre siti. Per il terzo sito invece nascono delle discussioni. Essendo il contratto unico, quindi unica la prestazione del fornitore, quest’ultimo dovrà rispondere come se tutti e tre i siti web non rispondessero alle aspettative dei clienti. Questo perché la prestazione non è divisibile.

Quanto una web agency è tutelata nei contratti multipli?

Non si può dare una risposta univoca: bisogna valutare l’oggetto del contratto.

Questo è uno dei tanti contenuti pubblicati nella nostra academy. Il nostro obiettivo è rendere comprensibile le materie legali a tutti, dando consigli e rispondendo alle tue domande.

Ebbene sì: in academy puoi chiederci di approfondire le tematiche che più ti interessano e noi creeremo un contenuto ad hoc!

Cosa aspetti?

👇Candidati al link qui sotto!

😉 @avvocatovercellotti
🎯SE SEI UN ASSISTENTE VIRTUALE NON PUOI PERDERLO!

Tag:
#legaltech

Di cosa parlo?

Del corso che ho pensato per te!

Il termine per iscriverti alla live sta per scadere!

Partecipando alla diretta avrai una grande opportunità: fare le tue domande all’avvocato del digitale.

Infatti ben 30 minuti del corso sono dedicate ai Q&A!

Termine d’iscrizione:

🗓 26 giugno

👇Vai sulla landing per saperne di più!

P.s. Se fai parte di LFD academy vai nella sezione eventi dove puoi trovare la promo a te dedicata!
🔔 10+1 vere risposte legali su GA e Gdpr

Tag:
#GDPR

Google Analytics è illegale?
E GA4 è a norma di Gdpr?
Cosa dobbiamo fare adesso?
Quali sono le possibili soluzioni?

Quante domande, quante risposte discutibili in giro o almeno valutabili…

Noi di Legal For Digital abbiamo pensato di fare qualcosa in più o almeno di diverso e dare risposta alle 10+1 domande essenziali per comprendere tutta la questione davvero nel dettaglio.

Vogliamo fare qualcosa di diverso, una live per mettere tutti i puntini sulle i alla luce del provvedimento del Garante Italiano ma non solo.

Parleremo di CNIL (Garante Francese), parleremo di aspetti tecnici, di software alternativi e di molto altro..

In poche parole abbiamo cercato di fare del nostro meglio per darvi una visione completa e il più chiara possibile sulla questione.

Ti aspettiamo questa sera alle 17:00 con una live che era pensata solo per gli iscritti a Legal For Digital Academy ma abbiamo deciso di regalare gratuitamente a tutti.

Ah dimenticavo: se vieni in live puoi scoprire una super sorpresa che abbiamo deciso di fare a tutti!

👇Qui sotto il link per accedere
🎯SCOPRI LA NOSTRA SORPRESA PER TE PER LA QUESTIONE GA E GDPR!

Tag:
#legaltech

Ieri noi di Legal For Digital abbiamo tenuto una live sul tema dell’illecito utilizzo di Google Analytics..

Che dire se non: abbiamo fatto il botto!!!

Un sacco di gente, più di 340 iscritti e una media di 220 persone presenti cariche di domande e affamate di riposte.

Noi abbiamo fatto del nostro meglio, eravamo già pronti con le 10+1 domande essenziali per chiarire tutta la questione Analytics, ma ne sono uscite altre molto interessanti.

È stata più di un’ora e mezza intensa e densa di tanto, davvero tanto, a livello legale, a livello tecnico, a livello pratico. Una vera ora di Legal Tech.

E dopo aver fatto tutto ciò, ci siamo chiesti in studio cosa potessimo fare in più???

E abbiamo pensato di fare un regalo ai nostri migliaia di iscritti alla newsletter:
➡️ la registrazione integrale dell’intera live di ieri

Ma ancora non eravamo soddisfatti e quindi abbiamo pensato di fare di più…

➡️ Quindi da ieri sera stiamo lavorando su una MINI GUIDA nata dalla nostra live con tutto quello che sappiamo sulla questione illecito utilizzo di GA, soluzioni pratiche, alternative a GA, questione GA4, visione legale degli altri Garanti UE e molto altro ancora.

Tutti gli iscritti alla newsletter di Legal For Digital riceveranno tutto questo mercoledì alle 13:57

Ma attenzione non ti stiamo obbligando a iscriverti alla nostra newsletter, fallo solo se ti interessa essere sempre aggiornato sulle tematiche di Legal Tech.

Ora però sai anche quali esclusive hanno gli iscritti alla nostra newsletter. E vuoi essere dei nostri anche tu trovi il link qui sotto

Se vuoi rimanere nella disinformazione legale: NON ISCRIVERTI!!!
🎯 RISPOSTA AL VOSTRO QUESITO DI OGGI

Tag: #GDPR

Da questa mattina stanno arrivando a tantissimi di voi, mail di un certo Federico L. che richiede la cancellazione dei suoi dati dal vostro sito.

Decine di clienti di Legal For Digital ci hanno segnalato questa situazione e anche tanti di voi sui social con messaggi o tag nei vari gruppi.

Cerchiamo di fare un po’ chiarezza:
1️⃣ la richiesta di cancellazione dei propri dati personali è qualcosa di lecito e corretto ed è prevista dal Gdpr
2️⃣ consigliamo di non aprire link sospetti o di cui non conosciamo l’origine (la sicurezza non è mai troppa)
3️⃣ sicuramente Federico si è informato molto bene sul discorso Google Analytics e Gdpr di questi giorni (avrà mica visto la nostra live di lunedì: cita i proveddimenti del CNILL, la grande live di Scorza con Flora e Matomo 😏)
4️⃣ la richiesta di cancellazione dei dati non deriva direttamente dalla pronuncia su GA del Garante italiano, nel senso che, in astratto, Federico avrebbe potuto chiedere la cancellazione dei suoi dati per qualsiasi altro software utilizzato dal titolare del sito o senza neanche dover giustificare la richiesta
5️⃣ la cancellazione dei dati personali deve essere totale, quindi anche se questi siano salvati in altri database o piattaforme e non solo da Google
6️⃣ erroneamente Federico chiede di interrompere ogni trattamento futuro dei suoi dati con GA. Tuttavia, se procedessimo alla cancellazione dei suoi dati non potremmo poi impedirgli un nuovo consenso all’utilizzo degli strumenti di tracciamento (tra i quali magari GA) sul nostro sito. Inoltre non deve essere un terzo a vietarci l’utilizzo di un tool/software/ecc
7️⃣ la richiesta da parte di Federico di risposta con l’avvenuta cancellazione dei dati entro 1 mese dalla richiesta è corretta poiché è quanto previsto dal Gdpr
8️⃣ mi sembra che il buon Federico sia un attivista digitale e che odi abbastanza GA in ogni sua forma 😏

Quindi cosa fare:
se utilizzate Google Analytics non anonimizzato siete tenuti alla cancellazione dei dati di Federico. Nel caso fosse necessario potete richiedere specifiche sul suo Ip o sul giorno e ora di accesso al vostro sito. In caso contrario sareste passibili di sanzione per trattamento illecito di dati personali (ricordo che l’Ip completo è un dato personale)
se utilizzate Google Analytics anonimizzato non potete procedere alla cancellazione dei suoi dati personali perché essi non sono in vostro possesso (non disponete di un Ip completo) e quindi gli risponderei di conseguenza. È chiaro che se non disponete di questo dato non potete averlo neppure salvato in altri database. Consiglio comunque di rispondere per evitare eventuali sanzioni derivanti dalla mancata risposta alla richiesta dell’interessato

➡️ Permettetemi una battuta: se proprio il Federico odia tanto Google e non vuole essere tracciato usi una VPN e elimini il problema alla radice

In generale tutta la questione è una gran rottura di scatole, soprattutto se le mail dovessero moltiplicarsi per più utenti per ogni sito web 😓

Al solito tutto è in itinere e possiamo anche commettere qualche errore/inesattezza ma noi di Legal for Digital cerchiamo di darvi risposte legali corrette nel più breve tempo possibile, seppur in giornate lavorative full come oggi (e ieri e domani 😏)

➡️ Condividi e taggaci se ti è stato utile 🤗
🎯 Abbiamo fatto una cosa carina con i ragazzi di MARKETERS

Tag: #legaltech

Domani alle 10:00 esce la loro newsletter e ho avuto il piacere di condividerne una parte 😍

➡️ Se poi qualcuno di voi si è perso la guida di Legal For Digital sulla questione Google Analytics trovarete anche questa nella loro mail di domani.

Poter condividere le proprie competenze a favore di tutti fa proprio un bel effetto. Questo lavoro mi sta regalando anche questo 🤗
🎯 Nuova Guida mai vista prima su GA?

Tag:
#GDPR

È uscita una nuova guida mai vista prima sulla questione Google Analytics e Gdpr!!!

L’ho scoperto ieri sera grazie a una vostra segnalazione (siete mitici!).

Il titolo è minimamente clickbait o meglio leggermente ingannevole ma proseguite e capirete il perchè.

Appena mi girano il link vado per scaricarla e:

1️⃣Atterro su una pagina di un sito e il banner dei cookie si sembra un po’ strano: manca sia il pulsante per le preferenze che qualsiasi pulsante o X per rifiutare i cookie non tecnici;
2️⃣Mi sono detto, magari ci sono solo cookie tecnici e quindi non serve alcun consenso. Invece ci sono ben 41 cookie statistici e ben 53 di marketing. Direi che il consenso serve e come!
3️⃣Sia i cookie statistici che di marketing sono già tutti preselezionati. Perché?
4️⃣Poi si apre un typeform per la raccolta dati: nome, cognome, mail, numero di telefono. Tutti dati necessari per avere la guida?!? Quindi decido di proseguire usando tutti dati fake;
5️⃣Alla fine del form mi viene chiesto obbligatoriamente di accettare la privacy policy per proseguire (in più non viene indicata la finalità del trattamento) ma non c’è alcun link per visionarla. Il consenso informato e preventivo è sconosciuto qui?
6️⃣Mi viene data infine la conferma che avrei ricevuto la guida nella mia mail e aspetto;
7️⃣Controllo la privacy policy per sapere per quali finalità sono stati raccolti i miei dati. Cosa ci fanno con il mio numero di telefono???? Diciamo che le informazioni sono “scarne”
8️⃣Dopo molte ore di guide su GA neanche l’ombra (ecco perché il titolo Guida Mai Vista) ma in compenso avrei “regalato” i miei dati personali senza nulla in cambio e senza sapere cosa ne faranno…

Volutamente non ho messo alcun riferimento a chi ha organizzato questa “cosa” e non voglio cadere nella diffamazione esprimendomi in modo più diretto ;)

Volutamente ho solo riportato i fatti e posto domande alle quali non possiamo avere risposta.

Chiudo l’autopsia di questo contenuto (vedetevi anche le immagini) con un augurio: facciamo le cose per bene quando le facciamo, tutti sbagliano, ma questo non è un singolo errore ma uno Tsunami di problemi legali!

Poi la libertà di parola permette a tutti di parlare e scrivere di quello che si vuole, ed è giusto che sia così. Lascio a voi ogni altra valutazione.
🎯FAI LE GRAFICHE PER INSTAGRAM E POI LE USANO OVUNQUE

Tag:
#copyright

Il tuo cliente lo può fare, ma una soluzione per impedirlo c’è.

Prendiamo come riferimento i template degli account IG del nostro studio: sono stati creati da veri professionisti del digitale.
Hanno elaborato le grafiche per ogni tipologia di post: caroselli, recensioni, logo cliente, grafiche per post testuali, webinar, blog. Il tutto moltiplicato per tre account. Direi un bel po’!

Ma se il grafico realizza un template per Instagram, e poi vede che il cliente riutilizza lo stesso template anche su Linkedin o Facebook? Ci sono addirittura clienti che prendono lo stile identificato dal grafico nella realizzazione del template e lo applicano anche nelle grafiche del blog o del sito.

Sicuramente al grafico non fa piacere, visto che è un po’ come se gli venisse rubato il lavoro. In più, le grafiche vengono studiate per il social di destinazione, quindi il lavoro viene svalutato.

Di solito a questo punto ti do la soluzione legale del problema ma…
questa volta non ce l’ho!

Questo perché nei contratti standard dei grafici viene stabilito che i diritti di paternità dell’opera e la proprietà intellettuale dei contenuti rimarranno sempre in capo al grafico. Al contrario, il diritto di sfruttamento delle opere realizzate dovrà essere ceduto al cliente. Essendo questo diritto di sfruttamento ceduto al cliente, quest’ultimo sarà libero di farne ciò che vuole.

A dire il vero una soluzione a questo problema c’è, ma difficilmente viene applicata.

Infatti tramite una licenza potremmo porre una limitazione ai diritti di sfruttamento, ovvero un diritto di utilizzo delle grafiche circoscritto al social network concordato. Come le creative commons molto conosciute.

Perché è una soluzione poco comune? Quando mi ritrovo a parlare di questa problematica nel redigere il contratto al cliente/grafico, non riscontro un forte interesse, anzi.

Un’altra soluzione che non coinvolge il contratto c’è:

Il grafico può proporre al cliente una comunicazione per un social, e proporre l’up-selling per declinare la stessa grafica anche per gli altri social network, per una cifra appetibile per il cliente. Questo chiaramente tenendo conto che le grafiche hanno dimensioni leggermente diverse per i vari social network. Potrebbe essere una soluzione per monetizzare e non trovarci in una situazione critica?

E se dovesse capitare a te? Fatti trovare preparato!

Iscrivendoti alla nostra academy potrai confrontarti con altri professionisti del tuo settore, trovare case study e raccontarci la tua esperienza!

Che tema vuoi approfondire?

👇Candidati e scrivicelo nella sezione “dimmelo tu”!
🎯La mail di Federico Leva non sarà più un problema!

Tag:
#GDPR

L’abbiamo fatto di nuovo, dopo la Guida sul provvedimento del Garante e GA, abbiamo lavorato tutto sabato e metà domenica per creare un’altra Mini guida sul “problema” Federico Leva.

Già il giorno dopo l’inizio “tsunami Federico” avevamo creato un post puntuale qui su Telegram per mettere a terra una serie di punti pratici e utili fin da subito.

Ma non bastava ed ecco una Mini Guida per tutti i nostri iscritti alla newsletter di Legal for Digital che, oltre alla questione Federico, ci insegna come gestire tutte le richieste degli interessati.

Questi sono solo alcuni dei punti che troverete nella guida:
🔺Cosa è successo in concreto
🔺I due errori di Federico
🔺Cosa prevede il Gdpr sul tema
🔺Come potrebbe agire Federico in concreto
🔺Le 8 cose che non devi fare assolutamente
🔺Le azioni che devi compiere per rispettare il Gdpr
🔺Come comunicare in modo legale con Federico
🔺Quello che nessuno ti ha detto su questo tema!
Quest’ultima è una chicca grossa come un’anguria Daytona!

A dire il vero questo mattina, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato il super video di Matteo Flora. Direi una vera e propria bomba, con in più anche l’intervista al buon Federico Leva.

Vi consigliamo inoltre di vederlo perché, tra l’altro, tratta alcuni punti come la possibilità di gestione dei dati da parte di siti ad uso non professionale e anche un altro possibile errore commesso da Federico.

Ecco qui il link: https://www.youtube.com/watch?v=1lUPak9qJkg

➡️ Domani alle 13:57, giusto dopo il tg sportivo e il tempo di un caffè, tutti gli iscritti alla newsletter di Legal for Digital potranno leggersi la nostra guida.

Non sei ancora iscritto?

😡 Allora PENTITI subito e rimedia al tuo peccato:
https://legalfordigital.ac-page.com/newsletter

Più di così, noi di Legal for Digital non potevamo fare ;)
🎯 Nell’occhio dei garanti europei sono cadute anche le fan page di Facebook!

Tag: #GDPR

Le fan page sono uno strumento utilissimo per il business ma pongono degli interrogartivi sul relativo trattamento dei dati dell’utente (interessato a livello privacy).

Il Garante tedesco ha pubblicato delle specifiche FAQ in merito, e a una prima lettura le informazioni non sono delle più rosee.

Le questioni in verità riguardano due aspetti fondamentali:

1️⃣ chi è il titolare del trattamento?

➡️ Come affermato dalla Corte di Giustizia Europa i titolari sono sia Meta che il titolare della fan page. Occorre pertanto un accordo specifico tra questi due soggetti che diventano cootitolari dei dati

2️⃣ il trasferimento dei dati extra UE

➡️ Alla luce delle recenti questioni che hanno investito GA questo elemento è più che mai sotto la lente dei Garanti europei. Direi che questo lo sapevamo già.

🫣Quindi cosa fare al momento?

In attesa di decisioni in merito per continuare ad utilizzare le fan page l’unica strada percorribile sembra quella di stipulare un accordo di cootitolarità specifico tra titolare e Meta fornendo informativa specifica agli interessati.
La mia opinione è ad oggi questo risulta molto difficile sia a livello pratico (potete immaginare il perché) che probabilmente a livello legale (dati extra UE?, modalità e finalità di trattamento dei dati?)

Qualcosa sta bollendo in pentola e speriamo che sia solamente un modo per spingere per un accordo USA-UE e non un modo per aprire la strada a sanzioni per noi.

Ultimo parere a titolo completamente personale: la dittatura dei dati americana è un dato di fatto e non si può pensare di recuperare 20 anni di pseudo abbandono delle società UE per certe tematiche in pochi anni in seguito a qualche sentenza dei garanti europei 😏
🎯TU HAI SEMPRE LA RISPOSTA PRONTA?

Tag:
#legaltech

L’avvocato no, e spesso e volentieri non ha nemmeno fonti a cui fare riferimento.

Questo contenuto vuole parlare della difficoltà di essere un avvocato, o meglio ancora: la difficoltà di essere un avvocato che si occupa di nuove tecnologie.

La sensazione spesso è quella di solitudine. Rispetto ad un avvocato classico non ci sono sentenze, non c’è dottrina a cui aggrapparsi, non ci sono articoli da cui prendere spunto.

😞 Non c’è assolutamente niente e ci si sente soli.

Tante volte non ci sono nemmeno delle norme di riferimento, ma bisogna interpretare normative generali.

Ti dirò di più: tante volte l’interpretazione è così profonda che ti rendi conto che stai creando qualcosa di nuovo, stai definendo una linea da seguire.

🤔 Il problema qual è?

La definizione di quella linea legale non è detto che sia giusta.

Allora bisogna capire a cosa affidarsi:
📌 esperienza: aver visto tanti altri casi in quell’ambito ha sicuramente arricchito la tua esperienza, che può essere verticale, e ti aiuta ad affrontare la situazione
📌 collaborazione: puoi contare su altri professionisti di studio verticale su queste materie e con cui può nascere una collaborazione duratura
📌 buon senso legale, e fidatevi è davvero importante.

La difficoltà rimane però un elemento limitante: non c’è quasi mai qualcosa di facile e tante volte ti ritrovi con le spalle al muro.

Ma poi…

Dall’altra parte ci sono grande orgoglio e soddisfazione: ti rendi conto che tante volte sei il primo studio ad aver realizzato per la prima volta un documento per una determinata attività legale.

👉 Ora come ora NFT e Metaverso la fanno da padroni, e anche qui le normative stentano ad arrivare.

Questo contenuto è un po’ particolare: non è un contenuto formativo su aspetti legali, non porta un case study e nemmeno una soluzione a una problematica legale.

Ma spesso si sente il bisogno di esternare i propri pensieri, e allora perchè non farlo con professionisti del tuo settore?

Il mondo del digitale è ancora tutto da scoprire, ma circondarsi delle persone giuste può fare la differenza.

In academy avrai la possibilità di confrontarti con i migliori del settore, ascoltare le loro esperienze e raccontare la tua!

Tocca con mano cosa vuol dire essere un passo avanti agli altri e iscriviti alla nostra academy!