🇨🇳 Huawei ha infatti svelato oggi il suo SO alternativo ad Android: si chiamerà HarmonyOS nella sua versione internazionale, mentre manterrà il nome di HongMengOS in Cina, dove sarà inizialmente distribuito in esclusiva. Il SO, il cui sviluppo è stato avviato più di 10 anni fa, sarà integrato in smartwatch, dispositivi di infotainment e smart TV, nonostante possa essere caricato su qualsiasi device grazie alla sua natura modulare e open-source: stando a quanto dichiarato dai rappresentanti di Huawei, HarmonyOS è “molto più veloce e sicuro di Android”, mentre in termini di prestazioni IPC è “almeno cinque volte più veloce di Fuchsia OS”, il sistema operativo di riserva di Google. L’azienda ha tuttavia sostenuto di voler continuare ad utilizzare Android fin quanto possibile, riservandosi di adottare HarmonyOS su più larga scala qualora le sanzioni statunitensi rendano impossibile proseguire la collaborazione con Google.

🗞 Facebook stringe nuove partnership con gli editori, aumentando il catalogo di servizi offerti: da una parte infatti giunge notizia che il social network abbia raccolto l’adesione di ABC News, Dow Jones, Bloomberg e The Washington Post per la creazione di una sezione esclusiva dedicata all’informazione giornalistica, dove gli editori avrebbero pieno controllo nella gestione della visualizzazione delle notizie - le quali sarebbero comunque leggibili solamente sul sito della testata, mentre Facebook fungerebbe da catalizzatore e filtro di lettori. Al contempo, Facebook ha aggiunto CollegeHumor, BritBoxTV e altri network di contenuti video in una nuova sezione a pagamento della piattaforma Watch del social, dove per 4,99$/mese gli utenti potranno visualizzare contenuti esclusivi e godere di altri vantaggi.

🌍 Google ha invece avviato il testing globale della modalità di navigazione in Realtà Aumentata su Google Maps: chiamata “Virtual Positioning System”, o “VPS”, verrà integrata nei dispositivi che supportano ARCore o ARKit - la cui lista ufficiale è disponibile QUI.

Tag: #Huawei, #HarmonyOS, #HongMengOS, #Facebook, #Giornali, #Google, #GoogleMaps.

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🇨🇳 Nel corso di un incontro di presentazione del sistema operativo alternativo ad Android dell’azienda, HarmonyOS, è stato specificato che non sarà integrato sui prossimi device Huawei, in quanto la compagnia intende mantenersi all’interno del sistema operativo di Google fino a quando sarà possibile. Ciò non significa che non sarà oggetto di pesanti investimenti: gli sviluppatori di app per HarmonyOS (compatibile con le app Android, tra le altre cose) potranno trattenere sino al 90-85% dei guadagni, contro il 70% di App Store e Google Play; del miliardo di dollari che Huawei intende poi spendere nel finanziamento di risorse per sviluppatori, l’80% sarà rivolto a programmatori e developers che lavorano al di fuori della Cina, a sottolineare la vocazione internazionale del sistema operativo.

🇪🇺 Google for Jobs, la piattaforma per la ricerca di impiego già integrata nel motore di ricerca in alcuni Paesi europei, è stata messa sotto accusa da 23 diversi portali di ricerca di lavoro presso il Commissario Europeo per la Concorrenza. All’interno della lettera inviata all’autorità, Google viene accusato di offrire all’interno del suo portale servizi similari a qualunque piattaforma di offerte di impiego, portando ad una penalizzazione della concorrenza in quanto incapace di competere con la centralità del motore di ricerca; Google for Jobs è attualmente attivo in Francia, Regno Unito, Spagna e Germania, Paese dove due case editrici hanno già provveduto a denunciare Google per quanto sta accadendo all’Antitrust locale.

🔋 Segnaliamo a tutti gli utenti Android che l'ultimo aggiornamento di Google Play Services pare abbia introdotto un bug che causa un pesante consumo di energia: vi suggeriamo di effettuare un downgrade ad una versione precedente di Google Play Services e di seguire i NOSTRI SAGGI CONSIGLI in attesa di un fix da parte di Google.

Tag: #HarmonyOS, #Huawei, #Google, #UE, #Antitrust, #GooglePlayServices, #Android.

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📊 Un futuro che però sembra destinato a svilupparsi unicamente in Cina: lo sostiene una ricerca di Counterpoint Technology Market Research, secondo la quale il sistema operativo raggiungerà nel 2020 una percentuale di mercato pari al 2% nel territorio cinese, ma potrebbe concludere l’anno già al 5% - senza tuttavia superare, a livello di spedizioni globali per Huawei, lo 0,03%. Le ragioni di una possibile e rapida espansione di Harmony OS è da cercare nel lancio di due smartphone di fascia bassa e nella probabile adozione del SO da parte di Samsung e LG, che in Cina hanno una presenza pari all’1%; Huawei, che non intende infastidire la predominanza di Android, agirà liberamente sul territorio cinese proprio per via dell’assenza di piani di espansione del SO di Google nell’area.

🎮 Conoscete Denuvo? Si tratta di una tecnologia molto nota ai giocatori su PC, la quale offre soluzioni per combattere la pirateria online e limitare la diffusione di copie pirata di giochi a pagamento; le ragioni della reputazione diffusa non dipendono solo dalla sua efficacia, ma anche dalle implicazioni (negative) che spesso la sua integrazione comporta sulle prestazioni dei suddetti giochi. Ebbene, Idreto - la società sviluppatrice - ha annunciato l’arrivo di Denuvo per Android, che potrà essere integrato nei giochi per Android ad .apk già ultimato, garantendo un impatto minimo sulle prestazioni; data la popolarità però dei giochi gratuiti (ma con IAP) su Android, è probabile che non vedrà una diffusione capillare.

🇪🇺 L’Unione Europea avvierà molto probabilmente un’indagine su Libra, la criptovaluta annunciata da Facebook il cui lancio è previsto per la prossima estate, in quanto l’uso dei dati degli utenti potrebbe danneggiare i competitor in termini anti-concorrenziali; si indagherà inoltre sulle modalità di integrazione di Libra su WhatsApp e Instagram.

Tag: #Huawei, #HarmonyOS, #Android, #Giochi, #GooglePlay, #Facebook, #Privacy.

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🇨🇳 I device Huawei non saranno equipaggiati con i Google Play Services. Huawei ha sviluppato però tre alternative: la prima, la più strutturata, sono gli Huawei Mobile Services (HMS), la cui diffusione sarà incentivata da un fondo di un miliardo di dollari e da una percentuale degli introiti superiore a quella destinata da Google agli sviluppatori (85%, contro il 70% di Google Play). In secondo luogo, Huawei progetta di permettere il sideload dei Play Services e persino lo sblocco del bootloader, nella speranza che il mondo delle Custom ROM venga in aiuto al produttore; tuttavia, sembra che le cose non vadano bene quanto annunciato. Molti sviluppatori cinesi hanno segnalato che il sistema operativo proprietario HarmonyOS è ben lontano dall’essere completo, in quanto persino la stessa demo del SO sarebbe piena di bug, e ancora incompleta.

🔐 Buone notizie invece per l’Italia: il Belpaese ha avviato (finalmente!) lo sviluppo di un “perimetro di sicurezza nazionale cibertnetica”, grazie ad un decreto-legge approvato in giornata dal Consiglio dei ministri. Tra le infrastrutture strategiche che saranno coinvolte ci sarà anche la Borsa Italiana e il 5G, sul quale il governo ha aumentato le sue capacità di golden power - ossia di controllo sugli investimenti esteri. Sempre a proposito del 5G, un nuovo Centro di certificazione pubblico si occuperà di test su dispositivi hardware e software per verificare la presenza di vulnerabilità, sia per contratti presenti che passati; sarà eseguito anche un censimento di tutte le reti ed i sistemi informativi strategici per l’Italia, e le aziende che non collaboreranno rischiano sino ad 1,2 milioni di euro di multa.

🇮🇹 Ma non è l'unica sorpresa: il governo starebbe infatti considerando l'idea di sviluppare una tessera digitale unificata per carta d’identità, tessera sanitaria, identità digitale e aggiungerebbe anche la possibilità di accedere ad un conto corrente bancario o postale a scelta.

Tag: #HarmonyOS, #Cina, #Huawei, #Cina, #Italia, #5G, #Sicurezza.

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👁 Sarebbe meglio di no! Secondo la società Cure53, l’app ufficiale del Partito Comunista Cinese, Study the Great Nation, sarebbe in realtà un potente strumento di sorveglianza di massa. L’app non soltanto utilizzerebbe una crittografia molto debole all’interno delle sue funzionalità di messaggistica, ma archivierebbe i file all’interno dello smartphone così da renderli vulnerabili alla lettura da parte di altre app. Ma la più grande stortura di quest’app riguarda la presenza di linee di codice che le permetterebbero di ottenere comandi da “superutente”: praticamente sarebbe in grado di eseguire il rooting in autonomia sullo smartphone sul quale è installato, così da prelevare conversazioni telefoniche, il registro delle posizioni e altro ancora. L’app, assente dal Play Store, è disponibile nell’App Store cinese e su altre piattaforme; oltre ad essere stata oggetto di una forte campagna stampa, la sua installazione è obbligatoria per molti dipendenti pubblici cinesi.

🇨🇳 Rimanendo in tema, pare che Huawei abbia piani molto controversi per espandere la quantità di smartphone che avranno HarmonyOS, il sistema operativo alternativo ad Android, installato al proprio interno. Un nuovo report vedrebbe Huawei proporre ai propri utenti l’installazione in modalità dual boot di HarmonyOS, proponendo come giustificazione la decisione di Google di non permettere l’aggiornamento dell’interfaccia proprietaria EMUI - fatto totalmente non confermato. Forse questa potrebbe essere la strategia scelta da Huawei per portare HarmonyOS a scalare le classifiche dei sistemi operativi: il CEO della compagnia ha promesso che entro il 2020 occuperà la quinta posizione tra i SO a livello mondiale, arrivando quindi a superare lo 0,77% di Linux (al primo posto troviamo Android con il 39%, Windows con il 35%, iOS con il 13,7% e MacOS con il 13,2%).

📺 Facebook sarà costretto a pagare 40 milioni di dollari in un accordo stretto con una serie di aziende ed utenti business che avevano accusato il social network di gonfiare il numero delle metriche dei video, sino anche al 900%; tuttavia, la piattaforma si è rifiutata di riconoscere la propria responsabilità nelle distorsioni.

Tag: #Cina, #Sicurezza, #Privacy, #HarmonyOS, #Huawei, #Facebook.

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👥 Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, ha appena svelato i dettagli della sua nuova creatura: si chiama WT:Social, ed è appunto un social network che si promette di finanziarsi attraverso le donazioni degli utenti - proprio come accade su Wikipedia, non esisteranno banner pubblicitari; sarà concentrato attorno alla condivisione di articoli, notizie e contenuti di qualità, affiancati da un sistema strutturato di fonti e riferimenti inseribili dall’utente al fine di combattere la disinformazione online. L’ordine di distribuzione dei contenuti sarà cronologico (non esistendo ancora un pulsante di “Mi Piace” e dunque un algoritmo di selezione delle notizie più popolari); sarà possibile commentare ogni contenuto, oppure condividerlo sulle “SubWiki”, contenitori a metà strada tra i gruppi Facebook ed i subreddit di Reddit, nei quali discutere di argomenti più specifici. Per entrare in WT:Social, che conta già 50mila utenti (ma Wales punta ad almeno 5 milioni) occorre iscriversi ad una lista d’attesa, oppure pagare 12€/mese o 90€/anno per accedere immediatamente.

🇨🇳 Huawei potrebbe ricevere una nuova proroga di sei mesi al ban imposto dagli Stati Uniti, sostiene Politico, la quale però non farebbe altro che rimandare ancora una volta la soluzione della controversia; pertanto il Vice Presidente di Huawei, Vincent Pang, ha voluto fare chiarezza sullo stato di sviluppo del SO concorrente di Android, Harmony OS. Secondo Pang, saranno necessari ancora 6/9 mesi perché Harmony OS possa veramente considerarsi pronto ad uno sbarco sugli smartphone; sempre nel 2020 dovrebbe avvenire anche lo sbarco su PC e wereable, mentre il 2021 sarebbe l’anno del salto di qualità, durante il quale il sistema operativo dovrebbe ricevere una profonda integrazione tra ambiente hardware e software tale da renderlo veramente competitivo. Tutto questo potrebbe non accadere, se Google ricevesse una licenza per commerciare con Huawei.

📬 Google ha deciso di avviare in autonomia la release della tecnologia RCS negli Stati Uniti: dopo le dichiarazioni degli operatori statunitensi, che hanno annunciato un sistema di gestione proprietario per la commercializzazione dei messaggi RCS, Google ha preferito optare per la via solitaria ed evitare di rimanere vittima di quelli che, effettivamente si configurano più come concorrenti che alleati. Nel frattempo, con la nostra Piccola Guida potete attivare gli RCS anche voi, in Italia.

Tag: #Wikipedia, #SocialNetwork, #WTSocial, #Huawei, #USA, #HarmonyOS, #RCS, #Google.

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🔋 Il virgolettato è d’obbligo in questo caso, dato che gli eventuali sviluppi della ricerca appena approvata dalla Commissione Europea sulle batterie elettriche non vedrà la luce prima del 2031. Ma le premesse sono promettenti: l’Italia, insieme ad altri sei Paesi (Svezia, Germania, Belgio, Finlandia, Francia e Polonia) finanzierà lo sviluppo di nuove tecnologie legate alle batterie elettriche per l’alimentazione di smartphone, dispositivi elettronici nonché, ovviamente, automobili. I finanziamenti, quantificati nella cifra di 3,1 miliardi di euro, prenderanno la forma di aiuti di Stato e si prevede che porteranno a finanziamenti privati per oltre 5 miliardi di euro, che si riverseranno su tutta la filiera produttiva. Margharete Vestager, Vice-Presidente Esecutivo per la competizione, ha benedetto l’operazione la quale, pur essendo “rischiosa e ambiziosa”, è di “interesse strategico per l’economia e la società europea”.


🇨🇳 Non vedete l’ora di mettere le mani su uno smartphone dotato di HarmonyOS, il sistema operativo proprietario di Huawei alternativo ad Android? Dovrete rimandare le vostre speranze ad un futuro indefinito, in quanto l’azienda ha specificato che non sarà implementato sugli smartphone, benché vedrà la luce su altri dispositivi. A partire dal 2020 dunque, secondo le parole del presidente dell’area Consumer Business Software di Huawei, la compagnia cinese avvierà la produzione di device equipaggiati con HarmonyOS, ma tra questi non saranno presenti né smartphone, né PC o tablet, e questa linea riguarderà sia il mercato cinese, sia quello globale. Ricordiamo che si tratta solamente dell’ultima di tante contraddittorie dichiarazioni su HarmonyOS, e non è detto che non seguano altre smentite o conferme in merito.

🇮🇹 Buone notizie per gli utenti Android che possiedono un conto presso la banca Intesa SanPaolo: da oggi è possibile associare a Google Pay le carte di credito del gruppo bancario.

Tag: #Smartphone, #Batterie, #UE, #Italia, #HarmonyOS, #Cina, #GooglePay.

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🎶 Grazie al lavoro dell’analista informatica Jane Wong, siamo in grado di scoprire in anticipo quali funzioni Spotify progetta di introdurre nel prossimo futuro. In particolare c’è una bella sorpresa ad attendere i profili gratuiti del servizio: Spotify infatti liberalizzerà l’accesso all’ascolto offline della musica, funzione di cui ogni utente potranno usufruire per 30 minuti al giorno. Per tutti gli altri è in arrivo la modalità Karaoke, che visualizzerà il testo di una canzone in sincrono con la musica - nel caso in cui non siano disponibili versioni instrumental del brano selezionato per questa modalità, sarà comunque possibile regolare il volume della voce nella canzone originale. Infine, è in arrivo sia una nuova interfaccia per Spotify per automobili, sia la modalità “Group Session” tramite la quale sincronizzare la riproduzione di un brano su vari smartphone connessi alla stessa rete WiFi.

📉 Più i giorni passano, più Huawei vede esaurirsi le sue possibilità di mantenere la produzione di smartphone ai livelli dell’anno passato. L’amministrazione Trump sembra decisa a fare terra bruciata del mercato dei chipset, tanto che Huawei potrebbe essere in grado di produrre solo 50 milioni di smartphone per tutto il 2021: lo riporta la piattaforma The Elec citando direttamente i piani industriali di Huawei per il prossimo anno, a riprova del fatto che l’azienda si vedrebbe costretta a calare del -74% il proprio regime di produzione, perlomeno per i prossimi 18 mesi. Se il settore hardware piange, lo stesso però non si può dire di quello software: benché il sistema operativo alternativo di Huawei HarmonyOS non fosse stato inizialmente ideato per gli smartphone, pare che già a partire dal 2021 sarà pronto per essere venduto all’interno dei telefoni della compagnia.

🛒 Gli italiani apprezzano Alexa, l’assistente virtuale di Amazon? A quanto pare, sì: secondo il gigante dell’e-commerce, solo negli ultimi 12 mesi Alexa ha aiutato i suoi utilizzatori italiani ad aggiungere 3 milioni di prodotti nel proprio carrello Amazon; ha avviato per due milioni di volte dei timer per ricette (complice probabilmente il lockdown), e in un numero altrettanto alto di casi ha interagito con l’illuminazione delle abitazioni in cui è presente.

Tag: #Spotify, #StreamingMusicale, #Huawei, #Smartphone, #HarmonyOS, #Amazon, #Italia, #Alexa.

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🇪🇺 Facebook ha infatti fatto ricorso contro la decisione dell’Irish Data Protection Commission (IDPC), l’organismo europeo a cui spetta la protezione dei dati dei cittadini dell’UE, di interrompere ogni condivisione di dati personali tra gli Stati Uniti e l’Europa. Qualche settimana fa la Corte di Giustizia Europea aveva sorprendentemente abolito il Privacy Shield, accordo sulla condivisione dei dati tra i due continenti, sostenendo che la sua impostazione giuridica non proteggeva i dati dei cittadini europei dalle attività di sorveglianza di massa condotte dal governo statunitense. Se l’intento della IDPC è di evitare che i dati di utenti europei siano archiviati in server statunitensi, quello di Facebook è di mantenere lo stato delle cose esistente prima dell’abolizione del Privacy Shield, in attesa che si giunga ad un accordo più organico tra UE e USA.

🛠 Il settore software di Huawei avanza senza intoppi, a differenza di quello hardware, tanto più che gli smartphone in possesso dell’interfaccia MIUI 11 già a partire dal 2021 potrebbero essere suscettibili ad un aggiornamento alla versione 2.0 di HarmonyOS - benché non sia stato specificato, speriamo sia una scelta a discrezione dei loro proprietari. Nel frattempo crescono anche i numeri del suo app store proprietario, AppGallery, il quale - benché lontano dai numeri di Google Play - dispone ora di 73.000 applicazioni e di 700 milioni di utenti. Infine, pare che Huawei sia decisa a concorrere con Google anche nel campo dei motori di ricerca: è stato osservato che il portale Petal Search, inizialmente pensato come interfaccia per la ricerca di app su AppGallery, ora integri notizie provenienti sia da motori di ricerca esterni (Bing) sia da un’indicizzazione proprietaria, propria dei motori di ricerca.

📛 Rimanendo in territorio cinese, Reuters riporta che il governo di Pechino preferirebbe che la divisione statunitense di TikTok “morisse” (e quindi si arrendesse ad un ban negli Stati Uniti) piuttosto che cedere all’imposizione del governo americano di una vendita forzata. D’altra parte Donald Trump ha sottolineato l’improbabilità di un’estensione della scadenza entro la quale TikTok dovrà trovare un compratore americano - rendendo la situazione ancora più scottante per ByteDance, società proprietaria di TikTok.

Tag: #UE, #Facebook, #Privacy, #Huawei, #Smartphone, #HarmonyOS, #AppGallery, #TikTok, #Cina, #TrumpVsTikTok.

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🇮🇹 Lo sostiene una ricerca condotta da Euipo, l’ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, che ha confrontato i dati messi a disposizione con i risultati di un sondaggio identico svolto tre anni fa. Ne emerge un quadro confortante: solo il 6% degli italiani ha ammesso di aver effettuato l’accesso a contenuti online illegali, contro una media europea dell’8%. A piratare sono soprattutto i giovanissimi, compresi in un’età tra 15 e 24 anni: la media è del 25%. Tuttavia, si registra una lenta migrazione verso i servizi di streaming e altre piattaforme legali: il 45% ha detto di aver pagato per accedere a contenuti protetti da diritto d’autore, dato in aumento del +17% dal 2017. La chiave è la qualità e la facilità d’accesso ai contenuti: l’89% ha ammesso che preferirebbe usare fonti legali di consumo se il prezzo fosse ragionevole.

🔋 Huawei brevetta una nuova tecnologia per potenziare le batterie agli ioni di litio - come? Ottimizzando l’impiego di materiali già noti nel campo, come il grafene. Quest’ultimo fungerebbe da materiale conduttivo, immerso in una miscela composta - tra le altre - da alcol polivinilico, polistirene e amido. Il “trucco” di questa nuova batteria consiste nell’uso di due adesivi, legati tramite processi chimici al silicio contenuto nella batteria; questi adesivi permettono al litio e al grafene di frenare l’espansione delle particelle di silicio, che normalmente si espandono e provocano una diminuzione della durata della vita della batteria. Il risultato? Una batteria che dopo 50 cicli conserva un tasso di ritenzione superiore al 90%.

📲 Huawei ha già diffuso le prime versioni di HarmonyOS, il suo nuovo sistema operativo, agli smartphone compatibili - tuttavia, non aspettatevi grandi novità. Secondo gli studi compiuti dagli sviluppatori di XDA Developers su HarmonyOS, pare che il s.o. sia praticamente un rebranding di Android, di cui conserva molti tratti in comune; una scelta condivisibile ma che raffredda gli entusiasmi verso questo nuovo competitor nel campo dei s.o. mobili.

Tag: #Italia, #Pirateria, #Statistiche, #Huawei, #Batterie, #HarmonyOS, #Android.

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🕵🏻‍♀️ In realtà facciamo riferimento a Google Payments Ltd, società deputata alla gestione dei pagamenti in Europa. Stando alle ricostruzioni della procura di Milano, l’azienda Transpart avrebbe versato tangenti per 6 milioni a vari manager della società Leonardo con lo scopo di aggiudicarsi appalti; i soldi sarebbero stati inviati negli Stati Uniti, e da qui rediretti verso Irlanda, Panama ma anche Inghilterra. Google Payments Ltd e Google Ireland entrano in scena in questo passaggio: dato che i servizi di pagamento di Google non mostrano il mittente ma solo il disponente (ossia, Google Payments), Transpart se ne sarebbe servita per impedire di risalire ai mandanti. Nonostante l’uso dei servizi di Google sia stato legittimo, le due aziende sono state comunque iscritte nel registro degli indagati per riciclaggio.

⚙️ Il Galaxy S21 sarà uno smartphone pieno di processori - parola di Samsung. A partire dal nuovo Exynos 2100: prossimo concorrente del Qualcomm Snapdragon 888 (di cui vi abbiamo parlato qui), è un octa-core composto da un core ARM Cortex X-1 (2,9GHz), 3 core Cortex A-78 e quattro core Cortex A-55. Completano il set una GPU ARM Mali-G78 e una NPU (per la gestione delle attività dell’Intelligenza Artificiale) tri-core. Il nuovo Exynos 2100 può sostenere il 5G, fotocamere fino a 200MPX con sei sensori e la gestione delle riprese di quattro fotocamere alla volta, utile per lo scatto di immagini ultrawide o molto zoomate. A livello di prestazioni, rispetto al suo predecessore l’Exynos 2100 vanta una riduzione del -20% dei consumi di energia e un aumento del +10% delle performance.

🤔 Android o HarmonyOS? La scelta del nuovo sistema operativo da inserire sul prossimo P50 è lacerante per Huawei, considerando che il ban sull’uso delle app di Google perdurerà per un bel po’; pare dunque che Huawei intenda lasciare agli utenti la scelta se utilizzare il nuovo sistema operativo HarmonyOS o Android (senza Google App), oppure variare il sistema operativo equipaggiato in base al mercato di destinazione.

Tag: #Italia, #Google, #GooglePayments, #Samsung, #Exynos2100, #SoC, #SamsungGalaxy, #S21, #HarmonyOS, #Huawei, #Android.

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🐑 La rivista Ars Technica ha analizzato il sistema operativo di Huawei: al di là delle complicate procedure necessarie per mettere le mani sul codice - tra cui una verifica della durata di 2 giorni dei documenti di identità del richiedente - è emerso che HarmonyOS non sarebbe altro che una copia senza modifiche originali di Android, tanto che l’unica differenza tra i due codici sarebbe la sostituzione operata da Huawei del termine “Android” con “HarmonyOS”. L’emulazione del sistema operativo, necessaria per verificare la stabilità delle app sviluppate per HarmonyOS, non avverrebbe poi in locale ma in streaming (similmente a Stadia), forse su uno smartphone in Cina. La scelta di un simile rebranding (per ora limitato al mercato cinese) sarebbe nata dalla volontà del governo di Pechino di convincere i suoi cittadini di essere in possesso di un sistema operativo proprietario.

👋 Jeff Bezos non sarà più CEO di Amazon: entro la fine dell’anno si dimetterà, passando il testimone all’attuale presidente di AWS, Andy Jassy. Bezos rimarrà comunque presidente esecutivo di Amazon. Jassy, benché non abbia goduto della stessa esposizione mediatica che ha reso Bezos una figura conosciuta a livello mondiale, è una delle persone-chiave di Amazon, avendo dato vita alla principale fonte di guadagno dell’azienda - l’affitto di server per siti web, piattaforme per videogiochi e applicazioni tramite gli Amazon Web Services. Il passaggio di consegne non avviene in un momento qualsiasi: Amazon è infatti al suo massimo splendore grazie alla pandemia (l’utile netto è salito a 7,2 miliardi di dollari, dai 3,3 miliardi dell’anno scorso) e Bezos ritiene che sia il periodo migliore per evitare scossoni nell’azienda.

🦊 La VPN di Mozilla arriverà anche in Europa: dopo un primo lancio in Nuova Zelanda, USA e Canada, sarà accessibile a partire dalla fine del primo trimestre del 2021 in Francia e Germania; per un prezzo di 5$/mese, il servizio VPN (costruito attorno al protocollo Wireguard) permette di accedere a 280 server sparsi in 30 Paesi differenti.

Tag: #Huawei, #HarmonyOS, #Android, #Android10, #Cina, #JeffBezos, #Amazon, #VPN, #Mozilla.

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📌 Starlink su smartphone 🛰 | HarmonyOS vs iOS 🇨🇳 | LA PA su Android 🇮🇹

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Tag: #Starlink, #HarmonyOS, #Cina, #Apple, #iOS, #PA, #Italia.

📌 Nuove allerte IT-Alert ☢️ | HarmonyOS cresce ancora 🇨🇳 | Meta obbedisce al DMA 🔗

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